Elaborazione del lutto
Buongiorno, volevo un consulto riguardo l elaborazione di un lutto che mi ha riguardato molto bene.
Si tratta infatti del mio bambino che morto dopo una nascita prematura, in seguito a complicanze legate alla terapia intensiva neonatale, ci ha lasciato dopo soli due mesi dalla nascita.
In due mesi vi è stata la possibilità di stringere un rapporto con il nostro piccolo , di creare un contatto fatto di carezze, sguaurdi, odori suoni che solo due genitori innamorati del loro primo cucciolo possono capire, sempre però attraverso un incubatrice e mai direttamente.
E' morto in seguito a sofferenze atroci e queste sofferenze non potrò mai dimenticarle, non sono riuscita a stringerlo se non da morto e non ho potuto avere un rapporto a pelle, cosa che tra mamma e bambino dovrebbe esserci da subito.
Mi sento in colpa per averlo "partorito prima" e averlo fatto soffrire, anche se non dipendeva da me ma è stato un evento inarrestabile.
Mi manca essere mamma, credo di avere dei sentimenti repressi e dei comportamenti materni che non ho potuto attuare.
Come posso elaborare questo lutto difficile?come posso aggirare sentimenti di dolore legati ad una mancanza enorme del fatto che ora avrei dovuto avere un bimbo di un anno accanto a me ma non ho nulla solo ricordi e non dei piu belli.Per una mamma sentire piangere il proprio figlio una volta partorito e poi noi tenerlo piu accanto ma vederlo attaccato a fili, macchine e sottoposto a esami terribili è straziante.Vederlo poi spegnersi piano piano è incancellabile.
Grazie dell' aiuto.
Si tratta infatti del mio bambino che morto dopo una nascita prematura, in seguito a complicanze legate alla terapia intensiva neonatale, ci ha lasciato dopo soli due mesi dalla nascita.
In due mesi vi è stata la possibilità di stringere un rapporto con il nostro piccolo , di creare un contatto fatto di carezze, sguaurdi, odori suoni che solo due genitori innamorati del loro primo cucciolo possono capire, sempre però attraverso un incubatrice e mai direttamente.
E' morto in seguito a sofferenze atroci e queste sofferenze non potrò mai dimenticarle, non sono riuscita a stringerlo se non da morto e non ho potuto avere un rapporto a pelle, cosa che tra mamma e bambino dovrebbe esserci da subito.
Mi sento in colpa per averlo "partorito prima" e averlo fatto soffrire, anche se non dipendeva da me ma è stato un evento inarrestabile.
Mi manca essere mamma, credo di avere dei sentimenti repressi e dei comportamenti materni che non ho potuto attuare.
Come posso elaborare questo lutto difficile?come posso aggirare sentimenti di dolore legati ad una mancanza enorme del fatto che ora avrei dovuto avere un bimbo di un anno accanto a me ma non ho nulla solo ricordi e non dei piu belli.Per una mamma sentire piangere il proprio figlio una volta partorito e poi noi tenerlo piu accanto ma vederlo attaccato a fili, macchine e sottoposto a esami terribili è straziante.Vederlo poi spegnersi piano piano è incancellabile.
Grazie dell' aiuto.
[#1]
Gentile Signora,
quello che le è successo è davvero terribile e penso che sia possibile immaginare solo lontanamente il suo dolore, per chi non l'ha provato.
Il senso di colpa che sente è normale, in questi casi, perchè una madre si sente responsabile di quello che accade al suo bambino anche quando non dipende affatto da lei, e non è da escludere che quello che ha passato abbia provocato anche l'insorgenza di un Disturbo Depressivo.
Da quanto scrive sono passati diversi mesi dalla perdita del vostro piccolo: non ne ha parlato con nessuno?
L'ospedale non le ha proposto delle sedute di sostegno psicologico?
quello che le è successo è davvero terribile e penso che sia possibile immaginare solo lontanamente il suo dolore, per chi non l'ha provato.
Il senso di colpa che sente è normale, in questi casi, perchè una madre si sente responsabile di quello che accade al suo bambino anche quando non dipende affatto da lei, e non è da escludere che quello che ha passato abbia provocato anche l'insorgenza di un Disturbo Depressivo.
Da quanto scrive sono passati diversi mesi dalla perdita del vostro piccolo: non ne ha parlato con nessuno?
L'ospedale non le ha proposto delle sedute di sostegno psicologico?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile signora,
mi associo a quanto detto dalla collega e le dico che comunque i lutti si elaborano e si superano in genere abbastanza bene con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Le consiglio perciò di icontattare questo professionista.
Cordiali saluti
mi associo a quanto detto dalla collega e le dico che comunque i lutti si elaborano e si superano in genere abbastanza bene con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Le consiglio perciò di icontattare questo professionista.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#3]
Utente
grazie per le Vostre risposte, tengo a precisare che l ospedale che ospitava mio figlio mette a disposizione una psicologa onestamente discutibile.
La suddetta psicologa è integrata a tutto lo staff e ne fa talmente parte che ad ogni colloquio genitori-medici riguardo lo sviluppo della situazione clinica, presenzia senza nemmeno chiedere ai genitori se è necessaria la sua figura.
Nell' unico colloquio con questa psicologa la frase che ha colpito noi genitori è stata : "-tutto lo staff farà esperienza grazie alla morte del vostro bimbo per non ripetere altri errori o leggerezze in futuro".
Mi chiedo che tipo di aiuto avrebbe potuto dare questa professionista a dei genitori che stavano perdendo il loro bambino.
Come ultima domanda chiedo alla Dott.ssa Massaro che tipo di segni e sintomi da il disturbo depressivo? Quali sono i campanelli di allarme su cui devo vigilare?.
Grazie. Alessia
La suddetta psicologa è integrata a tutto lo staff e ne fa talmente parte che ad ogni colloquio genitori-medici riguardo lo sviluppo della situazione clinica, presenzia senza nemmeno chiedere ai genitori se è necessaria la sua figura.
Nell' unico colloquio con questa psicologa la frase che ha colpito noi genitori è stata : "-tutto lo staff farà esperienza grazie alla morte del vostro bimbo per non ripetere altri errori o leggerezze in futuro".
Mi chiedo che tipo di aiuto avrebbe potuto dare questa professionista a dei genitori che stavano perdendo il loro bambino.
Come ultima domanda chiedo alla Dott.ssa Massaro che tipo di segni e sintomi da il disturbo depressivo? Quali sono i campanelli di allarme su cui devo vigilare?.
Grazie. Alessia
[#4]
Mi spiace molto che la sua esperienza in ospedale sia stata questa, ma è importante che si faccia seguire da un nostro collega per elaborare quello che le è successo.
Per quanto riguarda i disturbi depressivi i sintomi sono tanti (dal calo dell'umore alla perdita di interesse per singoli aspetti o per la vita in generale) e deve essere un professionista a valutare il quadro per porre un'eventuale diagnosi.
Non è poi da escludere che possa soffrire di un disturbo post-traumatico, soprattutto se è tormentata giorno e notte dai ricordi di quanto accaduto.
L'importante ora è non tanto la diagnosi, ma che cerchi aiuto dopo un così lungo tempo di sofferenza.
Non potrà mai dimenticare, ma potrà riuscire ad accettare e a ricordare con minore angoscia, trovando magari il desiderio di avere un altro bambino, quando e se sarà pronta.
Per quanto riguarda i disturbi depressivi i sintomi sono tanti (dal calo dell'umore alla perdita di interesse per singoli aspetti o per la vita in generale) e deve essere un professionista a valutare il quadro per porre un'eventuale diagnosi.
Non è poi da escludere che possa soffrire di un disturbo post-traumatico, soprattutto se è tormentata giorno e notte dai ricordi di quanto accaduto.
L'importante ora è non tanto la diagnosi, ma che cerchi aiuto dopo un così lungo tempo di sofferenza.
Non potrà mai dimenticare, ma potrà riuscire ad accettare e a ricordare con minore angoscia, trovando magari il desiderio di avere un altro bambino, quando e se sarà pronta.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 27/07/2016.
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