Perche
Buongiorno a tutti.
Mi stavo chiedendo questo:
Perchè ho sempre paura di essere rifiutata dagli uomini?
Perchè quando sento che sto cominciando a coinvolgermi un po mi sento cosi insicura e mi rattristo? E' come se avessi la certezza che verrò rifiutata e che andrà male.
Gli stessi uomini coi quali, se ho poco interesse (quindi prima che mi coinvolga io), credo di poter fare innamorare... Non riesco a spiegarmelo. Perdo completamente la padronanza dei miei pensieri.
E ancora, è' possibile che siano la mia insicurezza e la mia ansia a rovinare e a rendere il tutto fallimentare?
Grazie mille.
Mi stavo chiedendo questo:
Perchè ho sempre paura di essere rifiutata dagli uomini?
Perchè quando sento che sto cominciando a coinvolgermi un po mi sento cosi insicura e mi rattristo? E' come se avessi la certezza che verrò rifiutata e che andrà male.
Gli stessi uomini coi quali, se ho poco interesse (quindi prima che mi coinvolga io), credo di poter fare innamorare... Non riesco a spiegarmelo. Perdo completamente la padronanza dei miei pensieri.
E ancora, è' possibile che siano la mia insicurezza e la mia ansia a rovinare e a rendere il tutto fallimentare?
Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
l'ansia e la paura di certo non sono buoni consiglieri, ne facilitano il mascere del sentimento.
Mi chiedo come , e se è stata amata da piccola..
Se si stima..
Se si vuol bene..
Se si piace..
La fidicia in se stessi è di certo il promo step per costruire una relazione...l'insicurezza la compromette.
Provi a consultare queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
È questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
l'ansia e la paura di certo non sono buoni consiglieri, ne facilitano il mascere del sentimento.
Mi chiedo come , e se è stata amata da piccola..
Se si stima..
Se si vuol bene..
Se si piace..
La fidicia in se stessi è di certo il promo step per costruire una relazione...l'insicurezza la compromette.
Provi a consultare queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6090-amore-e-paura-le-intermittenze-del-cuore.html
È questa video intervista:
https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Rgazza,
da qui è difficile dire da cosa dipende quello che le succede quando si rapporta agli uomini.
"Perchè ho sempre paura di essere rifiutata dagli uomini?
Perchè quando sento che sto cominciando a coinvolgermi un po mi sento cosi insicura e mi rattristo? E' come se avessi la certezza che verrò rifiutata e che andrà male."
Tuttavia desideravo sottolineare come forse la sua paura e insicurezza la mettano proprio nelle condizioni di essere rifiutata; inizia ad essere insicura e si rattrista ed inoltre, "ho la certezza .." e questo probabilmente non l'aiuta.
Cosa le fa credere di avere la certezza del rifiuto?
E' come se con questo atteggiamento lei cercasse conferma di non piacere agli uomini e, in questa conferma, l'idea di essere una persona che gli altri rifiutano. Perchè?
Spesso cerchiamo conferme a quello che pensiamo di essere/valere e mettiamo in atto atteggiamenti, frasi, comportamenti non verbali che vadano solo in quella direzione, piuttosto che cercare di disconfermare quello che pensiamo di essere e, nel suo caso, una ragazza da rifiutare.
Ha mai provato a rapportarsi in modo diverso?
Inoltre, il rifiuto degli altri non è piacevole per nessuno, ma mi chiedevo perchè questa forte paura, cos'è che la spaventa così tanto di questa eventualità (e non certezza)?
da qui è difficile dire da cosa dipende quello che le succede quando si rapporta agli uomini.
"Perchè ho sempre paura di essere rifiutata dagli uomini?
Perchè quando sento che sto cominciando a coinvolgermi un po mi sento cosi insicura e mi rattristo? E' come se avessi la certezza che verrò rifiutata e che andrà male."
Tuttavia desideravo sottolineare come forse la sua paura e insicurezza la mettano proprio nelle condizioni di essere rifiutata; inizia ad essere insicura e si rattrista ed inoltre, "ho la certezza .." e questo probabilmente non l'aiuta.
Cosa le fa credere di avere la certezza del rifiuto?
E' come se con questo atteggiamento lei cercasse conferma di non piacere agli uomini e, in questa conferma, l'idea di essere una persona che gli altri rifiutano. Perchè?
Spesso cerchiamo conferme a quello che pensiamo di essere/valere e mettiamo in atto atteggiamenti, frasi, comportamenti non verbali che vadano solo in quella direzione, piuttosto che cercare di disconfermare quello che pensiamo di essere e, nel suo caso, una ragazza da rifiutare.
Ha mai provato a rapportarsi in modo diverso?
Inoltre, il rifiuto degli altri non è piacevole per nessuno, ma mi chiedevo perchè questa forte paura, cos'è che la spaventa così tanto di questa eventualità (e non certezza)?
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
[#3]
Ex utente
Grazie mille per la sua riposta.
Sinceramente non lo so, come posso sapere se mi amo?
Ho la consapevolezza di essere paranoica , quello si.
Ma dentro di me è perennemente l'immensa paura di essere rifiutata o di non essere voluta bene; di avere a che fare con uomini che non si vogliono impegnare o che non mi desiderano al loro fianco.
In quel caso, seppur a vlte molto precocemente, io mi irrigidisco e sparisco, o faccio scenate...insomma... me la vivo malissimo.
Mi chiedo dove stia a verità e la ragione: la colpa è mia che li faccio scappare?
Se un uomo sta bene con me e gli piaccio, perchè poi mi lascia andare?
Come ci si comporta in questi casi?
Sinceramente non lo so, come posso sapere se mi amo?
Ho la consapevolezza di essere paranoica , quello si.
Ma dentro di me è perennemente l'immensa paura di essere rifiutata o di non essere voluta bene; di avere a che fare con uomini che non si vogliono impegnare o che non mi desiderano al loro fianco.
In quel caso, seppur a vlte molto precocemente, io mi irrigidisco e sparisco, o faccio scenate...insomma... me la vivo malissimo.
Mi chiedo dove stia a verità e la ragione: la colpa è mia che li faccio scappare?
Se un uomo sta bene con me e gli piaccio, perchè poi mi lascia andare?
Come ci si comporta in questi casi?
[#4]
Ex utente
Grazie dottoressa Manna per la sua risposta.
E' l'ipotesi alla quale stavo pensando anche io, mi spiego:
quando conosco un uomo palesemente interessato a me di solito sono molto disinvolta, mi diverto e loro mi conoscono cosi....molto amichevole.
Quando però subentrano altri miei sentimenti e quindi comincio a coinvolgermi ovviamente noto loro atteggiamenti (che molto probabilmente c'erano anche prima), ma li leggo in altro modo e perdo completamente la sicurezza di me. Insomma, la situazione si ribalta.
Io non sto piu bene e non mi sento piu sicura e disinvolta e probabilmente loro perdono interesse in quanto la cosa comincia ad non essere piu piacevole.
Il discorso però è che mi chiedo quanto queste situazioni vadano male per colpa mia e delle mie paure, o quanto in realtà siano effettivamente fuochi di paglia sin dall'inizio....
Tra poco rivedrò un ragazzo che non vedo da un po, col quale c'è stato qualcosa. Una bellissima amicizia e tanta sintonia (anche se so che gli piacevo). Ho un'estrema paura di vederlo...ho paura di sentirmi rifiutata. Ho paura di stare male.
Come mi devo comportare?
E' l'ipotesi alla quale stavo pensando anche io, mi spiego:
quando conosco un uomo palesemente interessato a me di solito sono molto disinvolta, mi diverto e loro mi conoscono cosi....molto amichevole.
Quando però subentrano altri miei sentimenti e quindi comincio a coinvolgermi ovviamente noto loro atteggiamenti (che molto probabilmente c'erano anche prima), ma li leggo in altro modo e perdo completamente la sicurezza di me. Insomma, la situazione si ribalta.
Io non sto piu bene e non mi sento piu sicura e disinvolta e probabilmente loro perdono interesse in quanto la cosa comincia ad non essere piu piacevole.
Il discorso però è che mi chiedo quanto queste situazioni vadano male per colpa mia e delle mie paure, o quanto in realtà siano effettivamente fuochi di paglia sin dall'inizio....
Tra poco rivedrò un ragazzo che non vedo da un po, col quale c'è stato qualcosa. Una bellissima amicizia e tanta sintonia (anche se so che gli piacevo). Ho un'estrema paura di vederlo...ho paura di sentirmi rifiutata. Ho paura di stare male.
Come mi devo comportare?
[#5]
Mi sembra che lei sia preoccupata a trovare una "colpa" a se stessa ossia ad imputare un eventuale rifiuto a sè. Perchè?
Come abbiamo detto, insicurezza, timori, .. non ci mettono nelle condizioni di presentarci al meglio, ma desideravo farla riflettere su un aspetto: all'inizio si pone in modo aperto ed amichevole, poi quando inizia a coinvolgersi perde la sicurezza di sè, vede nell'altro atteggiamenti (ipotizzo) di rifiuto e, come dice bene, "la situazione si ribalta".
Ecco, cosa cambia da quando è amichevole a quando inizia a coinvolgersi?
Per un attimo mettiamo da parte gli atteggiamenti degli altri e guardiamo a lei: quando una persona inizia a coinvolgersi verso un'altra persona implica che in qualche modo ci si metta un po' a nudo verso l'altro ossia iniziamo a farci conoscere, parlando, discutendo, condividendo dei momenti insieme, ... e quindi pian piano, se il rapporto va avanti, si instaura un maggior grado di intimità, uno conosce l'altra sempre più "in profondità".
Qua la inviterei a riflettee: se è in questo momento che scatta la paura del rifiuto, ossia quando l'altro inizia ad avvicinarsi un po' di più, le si sente forse maggiormente vulnerabile, più esposta a un eventuale giudizio, con la paura di non piacere forse del tutto e da qui inizia a vedere l'altro come rifiutante?
Naturalmente è un'ipotesi da prendere con cautela, ma se le va provi a pensarci un po' su.
Come abbiamo detto, insicurezza, timori, .. non ci mettono nelle condizioni di presentarci al meglio, ma desideravo farla riflettere su un aspetto: all'inizio si pone in modo aperto ed amichevole, poi quando inizia a coinvolgersi perde la sicurezza di sè, vede nell'altro atteggiamenti (ipotizzo) di rifiuto e, come dice bene, "la situazione si ribalta".
Ecco, cosa cambia da quando è amichevole a quando inizia a coinvolgersi?
Per un attimo mettiamo da parte gli atteggiamenti degli altri e guardiamo a lei: quando una persona inizia a coinvolgersi verso un'altra persona implica che in qualche modo ci si metta un po' a nudo verso l'altro ossia iniziamo a farci conoscere, parlando, discutendo, condividendo dei momenti insieme, ... e quindi pian piano, se il rapporto va avanti, si instaura un maggior grado di intimità, uno conosce l'altra sempre più "in profondità".
Qua la inviterei a riflettee: se è in questo momento che scatta la paura del rifiuto, ossia quando l'altro inizia ad avvicinarsi un po' di più, le si sente forse maggiormente vulnerabile, più esposta a un eventuale giudizio, con la paura di non piacere forse del tutto e da qui inizia a vedere l'altro come rifiutante?
Naturalmente è un'ipotesi da prendere con cautela, ma se le va provi a pensarci un po' su.
[#6]
Ex utente
Credo che lei abbia colpito nel segno.
E in aggiunta credo che sia anche la paura di farmi vedere coinvolta; come se la persona in questione perdesse di interesse nei miei confronti dal momento che mi vede più interessata. Qui nascono le paranoie e l'insicurezza di farmi vedere per quella che sono.
E in aggiunta credo che sia anche la paura di farmi vedere coinvolta; come se la persona in questione perdesse di interesse nei miei confronti dal momento che mi vede più interessata. Qui nascono le paranoie e l'insicurezza di farmi vedere per quella che sono.
[#8]
Ex utente
E si, è vero che cerco di darmi la colpa di quel che accade. Ma è un qualcosa che faccio per sentirmi meglio:
se la ragiono così è come se ammettessi che il modo che io ho di vedere le cose è particolarmente distorto. Di base, io in realtà non ho nulla che non va....ma sonoio stessa a creare certe situazioni con le mie paure.
se la ragiono così è come se ammettessi che il modo che io ho di vedere le cose è particolarmente distorto. Di base, io in realtà non ho nulla che non va....ma sonoio stessa a creare certe situazioni con le mie paure.
[#9]
"la paura di farmi vedere coinvolta; come se la persona in questione perdesse di interesse nei miei confronti dal momento che mi vede più interessata"
Ma perchè una persona che la vede interessata dovrebbe perdere interesse? Anzi dovrebbe essere contento di poter essere ricambiato, non crede?
Mi sembra importante inoltre quello che aggiunge dopo, "la paura di farmi vedere per quella che sono".
E poi c'è la paura che lui possa scappare dice.
E' come se, avendo già in mente di non poter piacere e quindi di poter essere rifiutata, lei stesse già (con i suoi atteggiamenti, paure, insicurezze,...) anticipando quello che più teme, (si preparasse/anticipasse il peggio diciamo) il rifiuto el'abbandono. Ma tutto questo prima di darsi la possibilità e la libertà di poter vivere una storia.
Dice bene nel suo ultimo post "Di base, io in realtà non ho nulla che non va....ma sono io stessa a creare certe situazioni con le mie paure", ecco credo questo sia un punto di snodo importante e da cui ripartire e magari da mettere già in pratica quando rivedrà quel suo amico.
Forse ricorderà la pubblicità di un po' di tempo fa di una nota marca di shampo "... perchè io valgo".
Il mio personale in bocca al lupo per tutto
Ma perchè una persona che la vede interessata dovrebbe perdere interesse? Anzi dovrebbe essere contento di poter essere ricambiato, non crede?
Mi sembra importante inoltre quello che aggiunge dopo, "la paura di farmi vedere per quella che sono".
E poi c'è la paura che lui possa scappare dice.
E' come se, avendo già in mente di non poter piacere e quindi di poter essere rifiutata, lei stesse già (con i suoi atteggiamenti, paure, insicurezze,...) anticipando quello che più teme, (si preparasse/anticipasse il peggio diciamo) il rifiuto el'abbandono. Ma tutto questo prima di darsi la possibilità e la libertà di poter vivere una storia.
Dice bene nel suo ultimo post "Di base, io in realtà non ho nulla che non va....ma sono io stessa a creare certe situazioni con le mie paure", ecco credo questo sia un punto di snodo importante e da cui ripartire e magari da mettere già in pratica quando rivedrà quel suo amico.
Forse ricorderà la pubblicità di un po' di tempo fa di una nota marca di shampo "... perchè io valgo".
Il mio personale in bocca al lupo per tutto
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 25/07/2016.
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