Paura dell'abbandono
Salve dottori, chiedo scusa in anticipo per il papiro e ringrazio chiunque di voi avrà la pazienza di leggerlo e rispondermi. ho scelto questa pagina perchè spero di trovare tra voi qualcuno che possa capirmi e aiutarmi ad abbandonare questa rabbia che mi porto dentro e che sta rovinando i miei rapporti personali. I miei genitori si sono separati ormai 12 anni fa, mio padre è sparito nella notte lasciando solo una lettera. Dopo neanche un mese abbiamo scoperto che il mutuo della casa non veniva pagato da mesi e che questa era stata pignorata dalla banca costringendo me e mia madre a trasferirci in una piccola mansarda nella quale vivo ancora adesso e vi assicuro che mi ha limitata altamente.. Passarono 2 anni, avevo quasi recuperato equilibrio nella mia vita ma poi mio padre si fece vivo e col supporto di mia madre, che non voleva privarmi del rapporto con lui nonostante tutto, lo feci pian piano rientrare nel mio mondo dandogli fiducia. Scoprii di avere un fratello nato da pochi mesi, altra batosta, iniziai a frequentare la sua nuova famiglia. Avevo 11 anni e il tutto mi turbava molto, finivo per piangere ogni volta che andavo e desideravo solo ritornare a casa. Mio padre era turbato solo dal dal fatto che io gli facessi fare una brutta figura di fronte agli amici della sua compagna, e quest'ultima gli diede l'ordine di non portarmi più lì. Era il 2006 e da allora non ho più rivisto mio fratello. Mio padre è sparito per un anno per poi farsi nuovamente vivo e limitarsi a una chiamata alla sera e a sfoggiarmi ogni tanto con i suoi colleghi perché col tempo ho ottenuto grandi risultati scolastici e non solo, sempre col sudore sulla fronte e con l'aiuto di mia madre perché lui mi ha sempre dato un quarto rispetto a ciò che dovrebbe dare ogni genitore. Mi ritrovo a quasi 22 anni e non riesco ad allacciare un rapporto emotivo con un ragazzo perché credo sempre di non essere abbastanza, di non essere il tipo di persona di cui innamorarsi e mi precludo una delle emozioni più belle che esistano. Sono perennemente convinta che potrebbero abbandonarmi e per questo motivo ho innalzato un muro che fa ombra su tutto il resto, e sono stanca. Sento che la fonte della mia rabbia e della mia diffidenza sia lui, vorrei spalancare le porte e buttar fuori tutto ciò che mi avvelena da anni ma non so come iniziare. Sento che la sua è una presenza assente, non provo nessun affetto ormai, la chiamata che si ripete ogni sera è insulsa e vuota come il nostro rapporto e questo atteggiamento si ripercuote anche nei miei rapporti personali, non riesco ad aprire le porte del mio cuore. Spesso penso di sparire dalla sua vita come lui ha fatto migliaia di volte con me ma sento che non cancellerebbe tutto il male che mi ha fatto, anzi. Avrei bisogno di un consiglio, di un parere che venga da una persona che possa comprendermi. Come si fa a curare certe ferite? Come si fa ad aprire il proprio cuore ad un uomo "estraneo" quando il primo a schiacciarlo è stato tuo padre?
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Cara ragazza, spiace sentire quanto dolore e quanta rabbia questa situazione le ha creato..ma insieme rifletta su come è stata brava, intelligente e generosa insieme a sua madre,,Le farebbe bene farsi aiutare per poter raccontare e liquidare tutto questo dolore , liberarsene e pensare che non è Lei che non è abbastanza , ma questo suo padre è uno che non ha avuto coraggio di essere chiaro, e maturo e responsabile.. perchè la vita è complessa e si può sbagliare , ma non con tutti questi ,mi permetto di dire.,. pasticci.
Prima o poi troverà Lei la forza di dirglielo. ma intanto si dia aiuto per realizzare che si merita di essere amata perchè è una bella persona, intelligente e capace di autosuperamento perfino..
Le faccio molti auguri, ci riscriva , saremo contenti di sapere che si prende cura di sè, della ragazza in gamba che è ora e della bambina delusa che è stata.. Cerchi di volersi bene , di stimarsi, di darsi degli obbiettivi anche professionali e di raggiungerli..
La sua .. resilienza ..lo merita..
Prima o poi troverà Lei la forza di dirglielo. ma intanto si dia aiuto per realizzare che si merita di essere amata perchè è una bella persona, intelligente e capace di autosuperamento perfino..
Le faccio molti auguri, ci riscriva , saremo contenti di sapere che si prende cura di sè, della ragazza in gamba che è ora e della bambina delusa che è stata.. Cerchi di volersi bene , di stimarsi, di darsi degli obbiettivi anche professionali e di raggiungerli..
La sua .. resilienza ..lo merita..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 24/07/2016.
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