Né sola né accompagnata
Gentili dottori,
sono una ragazza di 23 anni che non riesce a creare per nessun motivo un rapporto stabile con un'altra persona. Sono stata insieme a un ragazzo per tanti anni, mi è stato vicino in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di un nuovo punto di riferimento (dato che poco prima mio padre se n'era andato di casa) e credo di non aver amato più nessuno dopo di lui. Negli ultimi due anni insieme abbiamo fatto un tira e molla infinito (sono iniziati i brutti litigi) e ogni volta che ci lasciavamo io sentivo il bisogno di uscire con una nuova persona. Mi sono sempre affezionata troppo e subito, diventavano il mio pensiero fisso per qualche settimana, ma alla fine queste storie duravano pochissimo, non si superava il bacio perchè appena vedevo che da parte dell'altro le intenzioni si facevano più serie, iniziavo a notare (o a trovare?) tutti difetti che facevano accrescere solo il mio senso di colpa e di angoscia. Io e il mio ex ci siamo lasciati circa 9 mesi fa, lui è tornato parecchie volte e solo in una di queste ho avuto dei dubbi, per poi capire che non si era risolto niente in realtà, lui era ancora lui e io non so più chi sono. Credevo di essere passata oltre e di aver superato questo bisogno di compensare l'immenso vuoto che sento dentro ogni volta che sono sola, credevo di aver incontrato veramente una persona con cui poter finalmente costruire qualcosa di più serio, ma non è così e solo realizzarlo mi fa sprofondare nel buio più totale. Forse questa nuova persona la volevo solo perchè non potevo averla in un immediato futuro. Inoltre, ho sofferto anche di bulimia, pensavo di essere riuscita a guarire da questo, ma, nonostante gli episodi siano diminuiti perchè riesco a mantenere di più il controllo, quando mi sento così giù sento il bisogno di tirar fuori tutto quello che mangio. Tutto questo si ripercuote sullo studio e sulle mie passioni. Non riesco a studiare come vorrei, né provo entusiasmo nel fare cose che prima mi piacevano. Cosa c'è che non va in me? Perché non riesco a stare sola? E perché non riesco a stare con qualcuno? Mi scuso per lo sfogo e vi ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
Cordiali saluti
sono una ragazza di 23 anni che non riesce a creare per nessun motivo un rapporto stabile con un'altra persona. Sono stata insieme a un ragazzo per tanti anni, mi è stato vicino in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di un nuovo punto di riferimento (dato che poco prima mio padre se n'era andato di casa) e credo di non aver amato più nessuno dopo di lui. Negli ultimi due anni insieme abbiamo fatto un tira e molla infinito (sono iniziati i brutti litigi) e ogni volta che ci lasciavamo io sentivo il bisogno di uscire con una nuova persona. Mi sono sempre affezionata troppo e subito, diventavano il mio pensiero fisso per qualche settimana, ma alla fine queste storie duravano pochissimo, non si superava il bacio perchè appena vedevo che da parte dell'altro le intenzioni si facevano più serie, iniziavo a notare (o a trovare?) tutti difetti che facevano accrescere solo il mio senso di colpa e di angoscia. Io e il mio ex ci siamo lasciati circa 9 mesi fa, lui è tornato parecchie volte e solo in una di queste ho avuto dei dubbi, per poi capire che non si era risolto niente in realtà, lui era ancora lui e io non so più chi sono. Credevo di essere passata oltre e di aver superato questo bisogno di compensare l'immenso vuoto che sento dentro ogni volta che sono sola, credevo di aver incontrato veramente una persona con cui poter finalmente costruire qualcosa di più serio, ma non è così e solo realizzarlo mi fa sprofondare nel buio più totale. Forse questa nuova persona la volevo solo perchè non potevo averla in un immediato futuro. Inoltre, ho sofferto anche di bulimia, pensavo di essere riuscita a guarire da questo, ma, nonostante gli episodi siano diminuiti perchè riesco a mantenere di più il controllo, quando mi sento così giù sento il bisogno di tirar fuori tutto quello che mangio. Tutto questo si ripercuote sullo studio e sulle mie passioni. Non riesco a studiare come vorrei, né provo entusiasmo nel fare cose che prima mi piacevano. Cosa c'è che non va in me? Perché non riesco a stare sola? E perché non riesco a stare con qualcuno? Mi scuso per lo sfogo e vi ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile signorina,
Lei stessa ha già evidenziato i "nodi" su cui lavorare..
- "l'immenso vuoto che sento dentro ogni volta che sono sola, "
- "ho sofferto anche di bulimia, pensavo di essere riuscita a guarire da questo, ma, nonostante gli episodi siano diminuiti perchè riesco a mantenere di più il controllo, quando mi sento così giù sento il bisogno di tirar fuori tutto quello che mangio"
- "Perché non riesco a stare sola?"
Gli aspetti che Lei evidenzia sono sicuramente correlati e hanno radici profonde e situate indietro nel tempo.
Le gioverebbe tanto farsi aiutare e iniziare un percorso che la porti a trovare, in quei bisogni apparentemente NON SODDISFABILI, le reali cause e la possibilità di costruire relazioni soddisfacenti
Buone cose
Lei stessa ha già evidenziato i "nodi" su cui lavorare..
- "l'immenso vuoto che sento dentro ogni volta che sono sola, "
- "ho sofferto anche di bulimia, pensavo di essere riuscita a guarire da questo, ma, nonostante gli episodi siano diminuiti perchè riesco a mantenere di più il controllo, quando mi sento così giù sento il bisogno di tirar fuori tutto quello che mangio"
- "Perché non riesco a stare sola?"
Gli aspetti che Lei evidenzia sono sicuramente correlati e hanno radici profonde e situate indietro nel tempo.
Le gioverebbe tanto farsi aiutare e iniziare un percorso che la porti a trovare, in quei bisogni apparentemente NON SODDISFABILI, le reali cause e la possibilità di costruire relazioni soddisfacenti
Buone cose
Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556
[#2]
"Perché non riesco a stare sola? E perché non riesco a stare con qualcuno?"
Le domande che pone credo che meritino un'attenzione particolare, sono molto importanti e su cui sarebbe importante lavorare con un nostro Collega.
Intanto le lascio uno spunto su cui riflettere, quello che lei chiama il "bisogno di compensare l'immenso vuoto che sento dentro ogni volta che sono sola".
Ecco, questo credo sia un punto nevralgico su cui soffermarsi.
Non è in discussione il suo legittimo desiderio di trovare una persona con cui stare e condividere un tratto di strada, ma il "bisogno" termine che indica un senso di "necessità", la sua difficoltà a stare sola con se stessa e, di conseguenza, a voler trovare qualcuno (o qualcosa come il cibo ad esempio) che riempia il vuoto che sente.
Tuttavia appena qualcuno si avvicina lei si allontana innescando un circolo vizioso di avvicinamento e allontanamento, aspetto questo che andrebbe discusso in un percorso di psicoterapia.
Cosa ne pensa?
Le domande che pone credo che meritino un'attenzione particolare, sono molto importanti e su cui sarebbe importante lavorare con un nostro Collega.
Intanto le lascio uno spunto su cui riflettere, quello che lei chiama il "bisogno di compensare l'immenso vuoto che sento dentro ogni volta che sono sola".
Ecco, questo credo sia un punto nevralgico su cui soffermarsi.
Non è in discussione il suo legittimo desiderio di trovare una persona con cui stare e condividere un tratto di strada, ma il "bisogno" termine che indica un senso di "necessità", la sua difficoltà a stare sola con se stessa e, di conseguenza, a voler trovare qualcuno (o qualcosa come il cibo ad esempio) che riempia il vuoto che sente.
Tuttavia appena qualcuno si avvicina lei si allontana innescando un circolo vizioso di avvicinamento e allontanamento, aspetto questo che andrebbe discusso in un percorso di psicoterapia.
Cosa ne pensa?
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 24/07/2016.
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