Apatia fulminante

Buongiorno, sono una ragazza di 32 anni e sono oramai disperata poiché da marzo 2014 sono innamorata, ricambiata, di un ragazzo di 35 anni che quasi puntualmente soffre di quella che io chiamo apatia fulminate e invalidante. Tale apatia lo fa letteralmente svegliare da un giorno con l'altro e lo porta a dire che "si sente spento", che si è raffreddato nei miei confronti, che si sente molto lontano da me. Passiamo periodi molto belli o cmq tranquilli e "normali" quando poi puntualmente dalla notte alla mattina si congela nei miei confronti e dice di non sentire più quel calore che tanto aveva per me(o che è molto confuso e vuole stare solo) e vuole lasciarmi (lo ha già fatto due volte e ora stiamo vivendo una nuova crisi), ma non esistono motivi oggettivi per cui sostenere questa tesi! La prima volta successe a gennaio 2015 e gliel'ho perdonata, la seconda a giugno dello stesso anno, motivo per cui ho chiuso. Peccato che a ottobre dello stesso anno lui torni in gran carriera da me, dicendo che sono la donna della sua vita etc etc...ha fatto di tutto per riconquistarmi, con tenacia e pazienza, e alla fine ho deciso di credergli: dopo qualche mese complicato a causa dei miei piedi di piombo ma che stava andando a migliorare e a far funzionare le cose, in questi giorni sta ripetendo la stessa storia. Figlio di una famiglia allegra e presente, senza grossi problemi e con una vita non particolarmente traumatizzata, perché fa così? Già a marzo 2015 gli suggerii un supporto psicologico che lui rifiutò assolutamente. Io però intanto mi ero informata con dei medici che mi avevano già avvisato che chi si comporta così è recidivo e non ne esce. Cosa posso fare? Devo lasciarlo? E' umiliante, ma lo amo....
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Se la storia con il ragazzo fosse recente avrei inquadrato questi episodi in altro modo.
Ma e' una storia di due anni e quindi e' diverso!
Potrebbe essere, e dico *potrebbe* in modo condizionale, non conoscendolo, che lui stia facendo *un gioco*. ..
Mi spiego, talvolta attirare l'attenzione, anche in modo inconsapevole, e' vitale. E porta ad assumere atteggiamenti idonei a tal fine.
Questo ragazzo e' sicuro di Lei e proviene da una famiglia *allegra presente e senza problemi*. .
Mi chiedo quindi quale possa essere l'obiettivo inconsapevole che persegue. E mi viene in mente il solito desiderio di tanti: ricevere attenzione. Perche' attenzione significa importanza.
Non posso da tale sede avanzare ipotesi cliniche. Ma ci rifletta! E cerchi di porsi in un'altra ottica. Meno disponibile. Meno vittimistica. Meno assoggettata. Insomma non *colluda*. *Colludere* significa *giocare con*, *stare al gioco*. Ecco! Provi a non farlo. Lo ignori. Non si precipiti a disperarsi.
Visto che e' una condotta ricorrente lasci che si confronti da solo con le conseguenze! Se si rendera' conto di stare male sara' lui a chiedere aiuto!
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, senza aver paura delle parole, qui secondo me ci vuole uno specialista, cioè conviene parlare col medico di base il quale , più da vicino di noi, potrà consigliare un supporto farmacologico.. uno psichiatra , non sappiamo se ci siano problemi di lavoro, di competizioni frustranti, di problemi con la fratria ,cioè con fratelli e coi fratelli simbolici che sono gli altri uomini... dire .. "una vita non particolarmente traumatizzante.".
può anche non cogliere o non conoscere i vissuti, le sconfitte personali e segrete e così via..
Insieme al supporto farmacologico una psicoterapia psicodinamica potrebbe essere una buona soluzione..
In fondo se la macchina di lui non partisse la porterebbe ad aggiustare.. e se non ci vedesse , questo lui andrebbe dall'oculista.. quindi.. i problemi si risolvono , ma da qualche parte
bisogna cominciare..
....Coraggio e lucidità, con molti auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Esposito, il fatto è che io già mi sono comportata così! Sia la prima che la seconda volta l'ho lasciato nel suo brodo, tanto che gli altri si stupivano di come riuscissi a essere impassibile! Eppure niente...siamo ancora qui....mi annienta che non sappia nemmeno spiegarsi oltre quel "mi sento spento": non ha capacità di analisi, penso abbia paura di se stesso! Ha lasciato tutti a bocca aperta per come si è comportato specie la prima volta...e tutti abbiamo voluto credere che fosse a causa di una certa immaturità/scarsissima autoconsapevolezza. Alcuni suoi amici mi dicono che lo sto trasformando da bambino a uomo. Ma ora non ne posso più. Stavolta gli ho detto che anziché chiudersi in se stesso dobbiamo affrontarla insieme, cosa mai fatta come coppia, ma chiede ancora tempo...come se il significato di certe cose dette fosse magicamente scomparso! Si può avere il dubbio una volta se una è l'altra metà cielo, non 3! E difatti nei periodi "buoni" mi ama moltissimo... Pensi che ha comprato casa per chiedermi la convivenza (su cui mi son presa tempo)! C'è qualcosa di patologico, per forza, è tutto troppo strano e senza senso! Ma come faccio a convincerlo ad andare o a fargli vedere quanto ha bisogno di essere aiutato? Ripeto: son riuscita a fargli fare una seduta e non ha proseguito.... Meglio lasciarlo?
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signrina
Non credo che sia necessario arrivare a tanto! Almeno per ora!
Ma certo c'e da capire in quale fase del processo lui ricavi il suo piacere! E' quello il nucleo da individuare! Per comprendere le cause del suo comportamento.
Del resto se lui non sperimenta il dolore e lo spiazzamento non accettera' alcuna terapia!

Lei continui a non fornire *soddisfazione* ai comportamenti di rifiuto che Le impone!

Come famiglia cosa ne sa Lei?
Ha fratelli o sorelle? Piu' grandi o piu' piccoli? I genitori? In che rapporti sta con loro?
[#5]
Utente
Utente
Infatti stavolta sono arrabbiata : mi sono stancata di dovermi girare a seconda delle sue lune! O anche farmi vedere così ponendo un aut-aut significa dargli importanza? Sono stanca di questi giochetti e vorrei trovare un modo più maturo di affrontare le cose, se no facevo un figlio!! Comunque certo che conosco la famiglia: mi vogliono bene e anche a me piacciono molto, pur essendo di nature differenti (loro di montagna, io del sud). Lui mi confessò (non tira mai fuori i suoi sentimenti più reconditi con nessuno, io con gran fatica riesco a farlo parlare a volte e anche lui lo riconosce ma sono l'unica cui si rivolge) tempo addietro che nutre un gran senso di colpa per i genitori poiché ha avuto un passato da "pecora nera" (che secondo me un po' amplifica e vive troppo male ma ognuno ha percezioni distorte del sè; ad ogni modo parliamo di doppia bocciatura a scuola, un periodo a lavoro finché poi è tornato a studiare fino a laurearsi, una carriera indipendente e faticosa ma diversa da quella voluta dai suoi, una storia con una ragazza disturbata che lo ha accusato di averla lasciata incinta e di suicidarsi, entrambe falsità), motivo stesso per cui secondo me vive una sorta di competizione sotterranea col fratello "parte buona", che è più grande di 5anni e a cui è molto legato. Si sentono ogni giorno (vivono in posti diversi ma al weekend si trovano a casa in montagna), corrono assieme, la sera bevono fiumi di alcol assieme (purtroppo da quelle parti c'è un uso smodato dell'alcol) con la differenza che il fratello buono quando si "spacca" si trasforma e dà spettacoli e lui gli fa da badante, andandolo a recuperare in giro. Il fratello fa il lavoro sicuro che i suoi volevano (in banca) ma è senza famiglia né mai si è visto con qualcuno, tanto che si nutrono sospetti sulla sua identità sessuale. Famiglia anche in senso allargato a nonni e zii comunque molto unita.
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Questa famiglia e'interessante! E lui si rappresenta come colui che la *disconferma*.
Potrebbe essere un problema grosso per lui! Di identita'!
Lei non calchi la mano o lo stimolera' alla *competizione*.
Gli dica che e' stanca e che desidera da lui un atteggiamento piu' maturo. E per raggiungere questo risultato e' intenzionata anche a partecipare ad una psicoterapia di coppia. (e' un modo di farlo riflettere),
E lo lasci a meditare su questo Suo sacrosanto desiderio!
Senza di Lei non avrebbe piu' un *pubblico* che lo considera rilevante! Le sembra?
[#7]
Utente
Utente
La ringrazio. La psicoterapia di coppia me la tirerebbe dietro, perché la prima seduta dalla psicologa, per fargliela digerire, l'ho fatta assieme a lui, e come le ho detto dopo di quella è andato una sola volta da solo e nulla più, dicendo che lui "è a posto". Per giunta ho appena sentito un suo amico il quale mi ha detto che qualche giorno fa ha parlato con lui e appunto gli ha detto che dentro ha questa inquietudine che non sa spiegarsi...sono in balìa del niente...grazie di cuore, chissà se resisto :)
[#8]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Lei Mi sembra molto forte e ce la fara'!
Ma non deve assumere su di se' tutto l'onere e il sacrificio! Questo lo ha certamente capito!
I miei auguri! Coraggio!