Le uniche cose che mi facevano stare meglio sono state il laboratorio teatrale,

Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni che studia all'università. Da bambina sono sempre stata solare, allegra e molto matura, nonostante avessi subito la perdita del padre all'età di 3 anni per un incidente d'auto. La mia vita è cambiata da quando ho iniziato le scuole superiori. I primi 2 anni in particolare sono stati orribili: piangevo tutti i giorni ero diventata insicura e introversa, i miei voti scolastici non erano un granché e con i compagni di classe non legavo più di tanto. Ho iniziato a soffrire di nausee mattutine, emicrania e crampi ogni giorno. Le uniche cose che mi facevano stare meglio sono state il laboratorio teatrale, in cui ho trovato anche molti amici e un anno di terapia psicologica per attenuare l'ansia. Con il passare degli anni alla fine sono stata meglio e credevo che dopo il liceo le cose sarebbero cambiate in meglio, anche perché finalmente potevo dar prova di ciò che valevo senza tutti questi disturbi che ho provato al liceo. Ma ahimè mi sbagliavo. Le cose sono andate liscio fino alla fine del primo anno di università in cui ero riuscita a dare tutti gli esami e anche con buoni voti in una facoltà difficile come chimica. In quello stesso anno avevo deciso di prendere la patente ma alle lezioni di pratica ho iniziato di nuovo a soffrire di attacchi di panico e ansia, tanto è vero che alla guida potevo risultare anche un pericolo. Il mio istruttore oltre che a riempirmi di insulti non ha fatto nulla per mettermi a mio agio. Alla fine anche se con una bocciatura ho preso la patente ma le cose hanno iniziato a precipitare con l'università. Sono sempre diventata piú distratta,pigra e nervosa, per preparare gli esami ci metto mesi e mesi e molte volte mi son rifiutata di andare a sostenerli per paura di essere bocciata e insultata. Per di più parlo con pochissime persone perché la maggior parte dei miei colleghi sono molto competitivi e dediti solo all'università. Mia madre ha iniziato a definirmi nullafacente (oltre che a continuare ad avere un atteggiamento iperprotettivo nei miei confronti) vedendo mia sorella e le mie amiche laureate e realizzate. Io mi sento come se fossi un peso per le persone vicina, mi sento inferiore a qualunque persona che mi stia intorno, anche del mio ragazzo. Il fatto che tutti siano felici e realizzati mi fa star male e mi fa sentire inutile. Non ho più un obiettivo e mi par di vivere in modo passivo ogni giornata della mia vita. Ringrazio di avere anche persone che mi vogliono bene e di non aver gravi problemi di salute ma non riesco tuttavia a trovare uno scopo nella vita e oltre a piangere per non aver concluso ancora niente nella vita e sentirmi un peso per mia madre e le persone vicine non faccio altro. Per di più non riesco neanche a guidare, se non per brevi e conosciuti tragitti. Non riesco a dedicarmi neanche a ciò che mi piace fare come leggere e programmare al pc. Vorrei un consiglio sul da farsi per uscire da questa situazione. Grazie per la cortese attenzione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

lo stato ansioso, se diventa imponente e patologico, impedisce di portare a termine obiettivi e progetti perché da una parte si è spesso intenti a rimuginare e a temere di affrontare gli impegni.
Quindi è comprensibile che all'università tu non riesca a portare avanti i tuoi studi.
Una conseguenza può essere sentirsi giù, senza motivazioni e senza fiducia in se stessi, soprattutto se accanto a noi vediamo persone che sembrano avere tutto ciò che noi desideriamo....

A questo punto, dal momento che hai già fatto una terapia psicologica, posso chiederti di che tipo e con quali obiettivi?

Quali sono gli obiettivi che ti eri prefissata e che non riesci a raggiungere?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei attribuisce importanti risultati alla psicoterapia effettuata in età adolescenziale.

Ha mai pensato di riprenderla?

Perchè rimanere in un limbo, immobile e infelice?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Intanto ringrazio per le cortesi risposte. Per quanto riguarda la psicoterapia ho potuto seguire solo per un anno dato il prezzo abbastanza alto per le sedute. Diciamo che mia madre non era molto entusiasta di pagare tutti quei soldi per le sedute. La terapia consisteva nell'affrontare lo stato d'ansia analizzandolo da un punto di vista esterno. Mi sono informata anche per lo sportello psicologico universitario ma ahimè è decisamente troppo lontano dalla mia sede di facoltà. Gli obiettivi che mi ero prefissata di raggiungere durante la terapia erano essenzialmente far passare il malessere fisico e soprattutto capire le cause. Ma credo che adesso la situazione sia radicalmente cambiata poiché oltre ad avere di nuovo gli stessi sintomi fisici ho anche una bassissima autostima dovuta al circolo vizioso dei fallimenti universitari
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Provi presso Consultorio a Lei più vicino.
Ci lavorano validi Colleghi, senza spesa per l'utente (al massimo un ridottissimo ticket).

Oppure può chiedere di essere seguita psicologicamente presso un "Centro per i disturbi alimentari", considerato il Suo peso. Sono centri dell'Azienda sanitaria e il contributo è come sopra.

Altra possibilità: nel Capoluogo esistono parecchie scuole di psicoterapia: in alcune gli/le studenti - già Psicologhe/i iscritte all'Albo, ofrono psicoterapia gratuitamente.

Sono entrata nei particolari perchè mi dispiace molto vederLa ferma e infelice.

Saluti cordiali.

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Utente
Utente
Fortunatamente non ho problemi alimentari! Sono in perfetta salute ! Erano invertiti i dati peso/altezza. Proverò a dare un'occhiata al consultorio più vicino, sperando di non essere ricevuta troppo in là. È una questione che ormai rimando da troppi anni e più passano gli anni più credo di peggiorare. Ormai è già tanto se riesco ad alzarmi dal letto. La ringrazio per la cortese risposta! Cordiali saluti
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