Cardiofobia
Salve.Ho 20 anni e mell'ultimo periodo ho una paura impressionante che mi possa venire un infarto a causa della stress e temo di avere la cardiomiopatia da stress nonostante i molti controlli che ho fatto.Ho una paura incontrollabile mi spavento per ogni cosa e ho sempre paura che il mio cuore si possa fermare a causa di uno spavento.Sono 5 mesi che lo stress mi tormenta.Secondo lei come posso placare questa paura?Grazie
[#1]
Gentile ragazzo,
il problema mi sembra chiaramente psicologico: per superare questa paura, devi rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare la problematica, avendo già escluso problemi fisici.
Cordiali saluti,
il problema mi sembra chiaramente psicologico: per superare questa paura, devi rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare la problematica, avendo già escluso problemi fisici.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile utente,
quel che può fare nel frattempo è sospendere qualsiasi tipo di ricerca di informazioni su internet e di richiesta medica specialistica (avendo già escluso cause di natura organica).
Continuare a fare esami approfonditi non farà altro che placare momentaneamente le sue paure per poi ripresentargliele in forma più acuta subito dopo; questo è sicuramente il primo passo da fare.
Fuori da ogni dubbio è che, se, come ci scrive, la situazione si protrae già da sei mesi, è indispensabile rivolgersi ad un terapeuta che possa aiutarla a superare il problema in tempi brevi.
Cordialmente,
quel che può fare nel frattempo è sospendere qualsiasi tipo di ricerca di informazioni su internet e di richiesta medica specialistica (avendo già escluso cause di natura organica).
Continuare a fare esami approfonditi non farà altro che placare momentaneamente le sue paure per poi ripresentargliele in forma più acuta subito dopo; questo è sicuramente il primo passo da fare.
Fuori da ogni dubbio è che, se, come ci scrive, la situazione si protrae già da sei mesi, è indispensabile rivolgersi ad un terapeuta che possa aiutarla a superare il problema in tempi brevi.
Cordialmente,
Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)
[#5]
Se ha escluso cause organiche e fisiche, direi di sì.
Non è infrequente che in periodi di particolare stress fisico ed emotivo si facciano spazio queste preoccupazioni, a cui poi dando più peso di quel che meritano, si finisce per strutturarle in un disturbo invalidante, come nel suo caso.
Si rivolga ad un collega e vedrà che si risolverà.
Sono comunque a disposizione per qualsiasi altra richiesta/chiarimento.
Un saluto,
Non è infrequente che in periodi di particolare stress fisico ed emotivo si facciano spazio queste preoccupazioni, a cui poi dando più peso di quel che meritano, si finisce per strutturarle in un disturbo invalidante, come nel suo caso.
Si rivolga ad un collega e vedrà che si risolverà.
Sono comunque a disposizione per qualsiasi altra richiesta/chiarimento.
Un saluto,
[#7]
Porti pazienza, è necessario lavorarci sù affinchè questi sintomi vadano via. Inoltre, eviti di prestare eccessiva attenzione al minimo segnale: questo peggiorerà soltanto la situazione.
Intanto affronti questi sintomi con la consapevolezza che non sono (fortunatamente) alterazioni fisiche e che, una volta seguito un percorso terapeutico, potranno totalmente essere eliminati.
Un saluto,
Intanto affronti questi sintomi con la consapevolezza che non sono (fortunatamente) alterazioni fisiche e che, una volta seguito un percorso terapeutico, potranno totalmente essere eliminati.
Un saluto,
[#9]
Caro utente,
non è possibile prevedere quale tecnica adopererà il collega, questo dipende dal suo orientamento, dal suo modo di lavorare e da una serie di altre variabili che si instaurano nel rapporto tra paziente/terapeuta.
Stia però tranquillo, niente di particolarmente complesso o invasivo. Ricordi che il fine ultimo (condiviso sia da lei che dal terapeuta a cui si affiderà) è quello di farle raggiungere uno stato di benessere. Per cui il collega lavorerà solo ed esclusivamente mirando a questo.
Ciò che lei deve fare è affidarsi allo specialista e seguire le eventuali indicazioni, vedrà che sarà più semplice di quel che pensa!
Cordialmente,
non è possibile prevedere quale tecnica adopererà il collega, questo dipende dal suo orientamento, dal suo modo di lavorare e da una serie di altre variabili che si instaurano nel rapporto tra paziente/terapeuta.
Stia però tranquillo, niente di particolarmente complesso o invasivo. Ricordi che il fine ultimo (condiviso sia da lei che dal terapeuta a cui si affiderà) è quello di farle raggiungere uno stato di benessere. Per cui il collega lavorerà solo ed esclusivamente mirando a questo.
Ciò che lei deve fare è affidarsi allo specialista e seguire le eventuali indicazioni, vedrà che sarà più semplice di quel che pensa!
Cordialmente,
[#11]
Non posso dirle quale tecnica utilizzerei per alcuni motivi fondamentali: prima di tutto perchè ho pochissime informazioni su lei e sulla sua storia e in secondo luogo perchè una terapia richiede un setting adeguato che ovviamente non ha nulla di paragonabile ad una pagina online come questa.
Per cui si fidi delle indicazioni che le sono state date finora e consulti un collega; qualsiasi altro tipo di ricerca o di approfondimento sarebbe superficiale e poco utile.
Mi aggiorni più in là se lo ritiene opportuno.
Un saluto ed un sincerio augurio,
Per cui si fidi delle indicazioni che le sono state date finora e consulti un collega; qualsiasi altro tipo di ricerca o di approfondimento sarebbe superficiale e poco utile.
Mi aggiorni più in là se lo ritiene opportuno.
Un saluto ed un sincerio augurio,
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 4k visite dal 20/07/2016.
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