Attacchi d'ira
Buongiorno,
Vi scrivo per un vostro gentile consulto. Dopo 4 anni, da qualche mese convivo con il mio ragazzo. È per lui che vi sto raggiungendo. In questi anni ci sono stati episodi non semplici per me da dimenticare, ma superati grazie al forte legame che mi stringe al mio compagno. In questi momenti (che capitavano ogni 3-4 mesi), per una sciocchezza usciva dai gangheri, con violenza verbale nei miei confronti ed urla a più non posso. Mi sono sempre chiesta da cosa derivasse un comportamento simile, con uno sbalzo evidente nei periodi "buoni"di dolcezza. Questa mattina ho trovato una confezione di Xanax e, da qui, mi spiego molte cose. Non so in quale dose e da quanto ne fa uso. Ho letto della dipendenza che porta e degli effetti collaterali (alcune sere ha dei crampi alle gambe, giustificati sempre dalla stanchezza del lavoro). Come posso affrontare questo argomento, senza turbarlo?come posso stargli vicino al meglio? Mi potete dire per favore come possiamo "liberarci"dallo Xanax? Lo scorso anno, in vacanza, ho scoperto sempre nello stesso modo che fa uso anche di Cialis. Affrontato, mi ha accusato di non stimolarlo a sufficienza. Può essere, invece, causa di uso di Xanas? Quali effetti collaterali potranno esserci in futuro? Non so se essere più distrutta per esseRe stata tenuta allo scuro di tutto o per la sua situazione. Vi ringrazio.
Vi scrivo per un vostro gentile consulto. Dopo 4 anni, da qualche mese convivo con il mio ragazzo. È per lui che vi sto raggiungendo. In questi anni ci sono stati episodi non semplici per me da dimenticare, ma superati grazie al forte legame che mi stringe al mio compagno. In questi momenti (che capitavano ogni 3-4 mesi), per una sciocchezza usciva dai gangheri, con violenza verbale nei miei confronti ed urla a più non posso. Mi sono sempre chiesta da cosa derivasse un comportamento simile, con uno sbalzo evidente nei periodi "buoni"di dolcezza. Questa mattina ho trovato una confezione di Xanax e, da qui, mi spiego molte cose. Non so in quale dose e da quanto ne fa uso. Ho letto della dipendenza che porta e degli effetti collaterali (alcune sere ha dei crampi alle gambe, giustificati sempre dalla stanchezza del lavoro). Come posso affrontare questo argomento, senza turbarlo?come posso stargli vicino al meglio? Mi potete dire per favore come possiamo "liberarci"dallo Xanax? Lo scorso anno, in vacanza, ho scoperto sempre nello stesso modo che fa uso anche di Cialis. Affrontato, mi ha accusato di non stimolarlo a sufficienza. Può essere, invece, causa di uso di Xanas? Quali effetti collaterali potranno esserci in futuro? Non so se essere più distrutta per esseRe stata tenuta allo scuro di tutto o per la sua situazione. Vi ringrazio.
[#1]
Gent. ma Utente,
forse un consulto psichiatrico potrebbe essere la soluzione migliore per affrontare una eventuale dipendenza dallo Xanax ed anche la possibilità di modulare, al meglio, una terapia farmacologica e/o una assunzione a scalare, monitorata dallo specialista che può governare al meglio anche gli sbalzi di umore che vanno inquadrati in modo corretto per fare una scelta elettiva, adeguata ai reali bisogni del suo ragazzo.
Spero che il suo ragazzo accolga la sua sollecitazione visto che sembra orientarsi, con una certa scioltezza, nell'assumere farmaci che lo possano sollevare da problemi di diversa natura e non sembra abituato ad affrontare in profondità quello che potrebbe essere un suo malessere importante.
Le chiederei anche di fare un'attenta riflessione sulla qualità della vostra relazione di coppia e su come la confidenza, l'intimità, la reciprocità,la fiducia, la, solidarietà e la vicinanza la caratterizzano.
Come ha reagito lei quando il suo compagno le ha detto che non si sente stimolato a tal punto da dover prendere il cialis?
Com'è che questo signore la tratta in questo modo e soprattutto com'è che lei permette che accada questo?
Ha comunicato al suo compagno il dispiacere di questa situazione?
Provi a condividere, in modo autentico, quello che sente e come si sente addolorata e preoccupata per come stanno andando le cose nella vostra vita.
Può condividere con lui la decisione di farvi aiutare, sia a livello psichiatrico per l'aspetto farmacologico che va affrontato in una sede opportuna, sia a livello psicoterapeutico per ciò che riguarda le vostre perplessità e sofferenze sia individuali che di coppia.
Le auguro di poter trovare il meglio per entrambi.
Cordialmente
Daniela Pellitteri
forse un consulto psichiatrico potrebbe essere la soluzione migliore per affrontare una eventuale dipendenza dallo Xanax ed anche la possibilità di modulare, al meglio, una terapia farmacologica e/o una assunzione a scalare, monitorata dallo specialista che può governare al meglio anche gli sbalzi di umore che vanno inquadrati in modo corretto per fare una scelta elettiva, adeguata ai reali bisogni del suo ragazzo.
Spero che il suo ragazzo accolga la sua sollecitazione visto che sembra orientarsi, con una certa scioltezza, nell'assumere farmaci che lo possano sollevare da problemi di diversa natura e non sembra abituato ad affrontare in profondità quello che potrebbe essere un suo malessere importante.
Le chiederei anche di fare un'attenta riflessione sulla qualità della vostra relazione di coppia e su come la confidenza, l'intimità, la reciprocità,la fiducia, la, solidarietà e la vicinanza la caratterizzano.
Come ha reagito lei quando il suo compagno le ha detto che non si sente stimolato a tal punto da dover prendere il cialis?
Com'è che questo signore la tratta in questo modo e soprattutto com'è che lei permette che accada questo?
Ha comunicato al suo compagno il dispiacere di questa situazione?
Provi a condividere, in modo autentico, quello che sente e come si sente addolorata e preoccupata per come stanno andando le cose nella vostra vita.
Può condividere con lui la decisione di farvi aiutare, sia a livello psichiatrico per l'aspetto farmacologico che va affrontato in una sede opportuna, sia a livello psicoterapeutico per ciò che riguarda le vostre perplessità e sofferenze sia individuali che di coppia.
Le auguro di poter trovare il meglio per entrambi.
Cordialmente
Daniela Pellitteri
Dr.ssa Daniela Pellitteri
[#2]
Ex utente
La ringrazio. Spero di riuscire ad avere una condivisione cuore a cuore. Come giustamente afferma, non credo abbia mai affrontato in profondità i suoi problemi, chiudendosi sempre più in se stesso. Sembra forte, ma è di una fragilità spiazzante. A parole ha sempre giudicato chi si fa aiutare con delle terapie... Io, al contrario, la trovo una dimostrazione di umiltà e coscienza di se. Come fare,allora?
a seguito di ogni attacco d'ira sarei potuta andar via. Ho deciso di rimanere per amore. Sono consapevole che con la sua violenza verbale riversa su di me molte frustrazioni, scatta per cose talmente banali e frivole che chiunque lascerebbe passare. Quando ho trovato il Cialis mi ha aggredito verbalmente, forse per la vergogna e l'imbarazzo. Sono consapevole che ha cercato e cerca di darmi colpe inesistenti. Sicuramente sessualmente mi ha messo delle incertezze. Mi sento equilibrata, tuttavia ora come lo scorso anno, mi stanno cadendo delle certezze e si stanno mettendo assieme pezzi di puzzle.
Dalla sua risposta non ho capito se gli attacchi di ira potrebbero essere causati da un sbagliato dosaggio di Xanas e/o da periodi di non somministrazione. Xanas e Cialis mi sembra una combinazione devastante. Quali sono i rischi?assume Cialis da circa 4anni (il mio compagno ha 43 anni).
La ringrazio,cordialmente
a seguito di ogni attacco d'ira sarei potuta andar via. Ho deciso di rimanere per amore. Sono consapevole che con la sua violenza verbale riversa su di me molte frustrazioni, scatta per cose talmente banali e frivole che chiunque lascerebbe passare. Quando ho trovato il Cialis mi ha aggredito verbalmente, forse per la vergogna e l'imbarazzo. Sono consapevole che ha cercato e cerca di darmi colpe inesistenti. Sicuramente sessualmente mi ha messo delle incertezze. Mi sento equilibrata, tuttavia ora come lo scorso anno, mi stanno cadendo delle certezze e si stanno mettendo assieme pezzi di puzzle.
Dalla sua risposta non ho capito se gli attacchi di ira potrebbero essere causati da un sbagliato dosaggio di Xanas e/o da periodi di non somministrazione. Xanas e Cialis mi sembra una combinazione devastante. Quali sono i rischi?assume Cialis da circa 4anni (il mio compagno ha 43 anni).
La ringrazio,cordialmente
[#3]
Gent.ma,
non essendo un medico psichiatra non mi permetto di dare pareri che non mi competono in relazione all'assunzione dei farmaci a cui lei fa riferimento.
Le consiglio di sollecitare il suo compagno, magari per fare dei controlli di routine, a rivolgersi, intanto, al vostro medico di famiglia.
Potrebbe essere un primo passo per comprendere il suo stato di salute e verificare come sta rispondendo il suo organismo all'assunzione dei farmaci.
D'altronde se non c'è la disponibilità, da parte di chi assume il farmaco, a farsi monitorare per il buon esito di qualsiasi terapia farmacologica come si fa ad intervenire?
Gli dica chiaramente quanto è preoccupata per la sua salute e quanto è interessata al vostro rapporto . A come è fortemente motivata nel trovare una soluzione che vi permetta di stare insieme nel modo migliore per entrambi.
Ascoltare le sue richieste, e percepire la sua completa disponibilità ad intraprendere un percorso di aiuto che preveda anche la sua presenza, potrebbe farlo sentire supportato e magari lo potrebbe sollecitare nel prendere una decisione che preveda il prendersi cura di se stesso ed anche della vostra relazione.
Questa è una indicazione e una possibilità e naturalmente rappresenta un tentativo; tuttavia proporsi in modo autentico e trasparente in un rapporto interpersonale può spesso rappresentare una reale opportunità di crescita e di maggiore conoscenza.
Abbia fiducia in se stessa e nelle sue possibilità e si metta in gioco, anche se in un gioco così serio ed importante come la vita in comune con una persona che amiamo, e si mostri come la donna innamorata e preoccupata che ha deciso di chiedere il nostro aiuto.
La saluto con cordialità .
Daniela Pellitteri
non essendo un medico psichiatra non mi permetto di dare pareri che non mi competono in relazione all'assunzione dei farmaci a cui lei fa riferimento.
Le consiglio di sollecitare il suo compagno, magari per fare dei controlli di routine, a rivolgersi, intanto, al vostro medico di famiglia.
Potrebbe essere un primo passo per comprendere il suo stato di salute e verificare come sta rispondendo il suo organismo all'assunzione dei farmaci.
D'altronde se non c'è la disponibilità, da parte di chi assume il farmaco, a farsi monitorare per il buon esito di qualsiasi terapia farmacologica come si fa ad intervenire?
Gli dica chiaramente quanto è preoccupata per la sua salute e quanto è interessata al vostro rapporto . A come è fortemente motivata nel trovare una soluzione che vi permetta di stare insieme nel modo migliore per entrambi.
Ascoltare le sue richieste, e percepire la sua completa disponibilità ad intraprendere un percorso di aiuto che preveda anche la sua presenza, potrebbe farlo sentire supportato e magari lo potrebbe sollecitare nel prendere una decisione che preveda il prendersi cura di se stesso ed anche della vostra relazione.
Questa è una indicazione e una possibilità e naturalmente rappresenta un tentativo; tuttavia proporsi in modo autentico e trasparente in un rapporto interpersonale può spesso rappresentare una reale opportunità di crescita e di maggiore conoscenza.
Abbia fiducia in se stessa e nelle sue possibilità e si metta in gioco, anche se in un gioco così serio ed importante come la vita in comune con una persona che amiamo, e si mostri come la donna innamorata e preoccupata che ha deciso di chiedere il nostro aiuto.
La saluto con cordialità .
Daniela Pellitteri
[#4]
Ex utente
Gentile dott.ssa Pellitteri,
La ringrazio. Non ho ottenuto, purtroppo, i risultati sperati. Ha negato di farne uso, trovando delle scuse su come la confezione vuota sia potuta entrare nel nostro bagno (della colf, di amici ecc). Anche in questo caso, ha esagerato nelle parole, minacciandomi di cacciarmi di casa., dal momento che sono iO a non credere e a non avere fiducia....
In confusione.
Un cordiale saluto
La ringrazio. Non ho ottenuto, purtroppo, i risultati sperati. Ha negato di farne uso, trovando delle scuse su come la confezione vuota sia potuta entrare nel nostro bagno (della colf, di amici ecc). Anche in questo caso, ha esagerato nelle parole, minacciandomi di cacciarmi di casa., dal momento che sono iO a non credere e a non avere fiducia....
In confusione.
Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 18/07/2016.
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