Ansia, angoscia, depressione.. Ho bisogno d'aiuto..
Salve a tutti. Mi chiamo Angelo e ho 22 anni. Soffro d'ansia e attacchi di panico da diverso tempo. Un anno fa, avevo superato tutti i miei problemi, paure e riuscivo a controllare il mio sintomo (dispnea). Con il mio psicoterapeuta decidiamo di smettere con le sedute e che ero completamente guarito. Qualche mese fa, senza alcun motivo logico, mi riprende il respiro corto. Ma essendo un problema che avevo già superato, riuscivo a gestirmelo e a vivere tranquillamente. Ora invece, sono 2 settimane, che sto veramente malissimo e soffro ogni giorno. Ho difficoltà a deglutire, sento una strana sensazione in gola e sulla bocca dello stomaco. Ho paura di mangiare perché sono emetofobico e questa cosa si è accentuata con questo sintomo. Ora sono completamente disperato e ho bisogno di aiuto.. Prendo la Paroxetina da 5 giorni e ancora nessun, miglioramento.. Forse a livello di sintomi, ma a livello depressivo ancora non ha fatto effetto.. Domani dovrò andare dalla psichiatra per sistemarmi il dosaggio del farmaco e vedere se darmi altro.. Comunque ho paura di non uscire più da questo tunnel dell'orrore.. sono completamente angosciato e terrorizzato.. Giù di morale.. 2 settimane che mangio quasi niente e ho perso 6 kili.. C'è una via d'uscita? Quanto tempo ci vorrà? Ho voglia di tornare a vivere e mi manca la mia vecchia vita serena.. Adesso ho iniziato a pensare alla morte ed è come se avessi smesso di vivere..
[#1]
Gentile Ragazzo,
oltre alla terapia farmacologica sarebbe a mio parere da rivalutare l'opportunità di una ripresa del percorso psicoterapico in abbinamento, data la sintomatologia descritta.
Fattori di stress, preoccupazioni, eventi critici nell'ultimo periodo?
Per i farmaci lo specialista competente è lo psichiatra, chieda allo specialista prescrivente.
Le suggerisco di sentire comunque anche il parere del suo terapeuta che la conosce direttamente per un'eventuale ripresa della psicoterapia.
Cordialità
oltre alla terapia farmacologica sarebbe a mio parere da rivalutare l'opportunità di una ripresa del percorso psicoterapico in abbinamento, data la sintomatologia descritta.
Fattori di stress, preoccupazioni, eventi critici nell'ultimo periodo?
Per i farmaci lo specialista competente è lo psichiatra, chieda allo specialista prescrivente.
Le suggerisco di sentire comunque anche il parere del suo terapeuta che la conosce direttamente per un'eventuale ripresa della psicoterapia.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta dr.ssa Rinella. Comunque è stato il mio terapeuta a mettermi in contatto con la psichiatra ed infatti mi disse che faremo una terapia farmacologica accompagnata da quella psicologica. Possono essere parecchi i motivi che mi hanno portato di nuovo in questo circolo vizioso. Con il mio psicologo si parlava del mio futuro e di quello che volevo fare. Cosi io ho deciso di fare il conservatorio (essendo un musicista amante della musica). Il giorno in cui stavo andando in quell'istituto per iscrivermi, ho iniziato a star male e ad avere questi sintomi che mi porto da 2 settimane. Arrivo al conservatorio, mi iscrivo per fare il pre-esame e mi dicono che poi mi sarei dovuto trasferire per continuare le lezioni. Da li è iniziata l'angoscia e i pensieri negativi. Fatto sta che poi mi hanno detto che non potevo farlo perché ci voleva più preparazione e quindi ho rinunciato all'idea e mi sono sentito più sollevato. Ma i giorni seguenti ho iniziato a star male e ad avere attacchi di panico con ansia frequente tutto il giorno. Fastidi in gola all'altezza del pomo d'adamo e sulla bocca dello stomaco. Bocca sempre secca e difficoltà a deglutire. Tutto ciò mi ha fatto pensare anche di avere qualche malattia..
[#3]
Bene, allora è seguito a dovere. Si affidi agli specialisti che l' hanno in cura , ogni sovrapposizione da qui è inutile, dato che sta seguendo la strada giusta per recuperare il suo benessere.
Abbia pazienza nel dare tempo ai trattamenti in atto di apportarle i benefici desiderati.
Cordialità
Abbia pazienza nel dare tempo ai trattamenti in atto di apportarle i benefici desiderati.
Cordialità
[#5]
Gentile utente,
spesso i farmaci hanno bisogno di alcuni giorni di tempo per portare effetti visibili.
Soprattutto, tra quanto inizierà il percorso terapeutico? Vedrà che così facendo avrà risultati ottimali.
Perciò non demorda, così come le suggeriva la collega, è seguito
adeguatamente, porti pazienza!
Un saluto,
spesso i farmaci hanno bisogno di alcuni giorni di tempo per portare effetti visibili.
Soprattutto, tra quanto inizierà il percorso terapeutico? Vedrà che così facendo avrà risultati ottimali.
Perciò non demorda, così come le suggeriva la collega, è seguito
adeguatamente, porti pazienza!
Un saluto,
Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)
[#6]
Utente
Domani dovrei andare dalla psichiatra per la prima volta e continuare la terapia con il mio psicologo, martedì. Oggi è il quinto giorno di paroxetina e domani la psichiatra mi sistemerà il dosaggio. Spero di tornare a vivere al più presto.. Vi ringrazio per aver risposto al mio consulto.. Avrei solo un'ultima domanda, un consiglio più che altro. La mattina appena sveglio, mi sento più angosciato e ansioso che mai. Perché? E c'è qualche modo per star meglio appena sveglio?
[#7]
Vedrà che allora domani la terapia farmacologica sarà rivista ed eventualmente modificata.
L'ansia mattutina è abbastanza frequente, è legata ad un senso di inadeguatezza e di fatica (avvertita spesso anche a livello fisico) e ad un senso di oppressione nei confronti degli impegni che dovranno essere svolti durante la giornata, uniti a nervosismo e irritabilità; è il suo caso?
Se la risposta è affermativa, ciò che posso consigliarle è di cercare di affrontare la giornata evitando di programmare ciò che dovrà fare e cercando di lasciar andare eventuali aspettative: lasci andare tutto come viene.
In secondo luogo (come sono certa farà), le consiglio di attenersi alle indicazioni del suo terapeuta e della sua psichiatra, vedrà che la aiuteranno.
Infine, abbia fiducia nelle sue capacità: è sempre e solo lei l'artefice del cambiamento che avverrà!
Cordialmente,
L'ansia mattutina è abbastanza frequente, è legata ad un senso di inadeguatezza e di fatica (avvertita spesso anche a livello fisico) e ad un senso di oppressione nei confronti degli impegni che dovranno essere svolti durante la giornata, uniti a nervosismo e irritabilità; è il suo caso?
Se la risposta è affermativa, ciò che posso consigliarle è di cercare di affrontare la giornata evitando di programmare ciò che dovrà fare e cercando di lasciar andare eventuali aspettative: lasci andare tutto come viene.
In secondo luogo (come sono certa farà), le consiglio di attenersi alle indicazioni del suo terapeuta e della sua psichiatra, vedrà che la aiuteranno.
Infine, abbia fiducia nelle sue capacità: è sempre e solo lei l'artefice del cambiamento che avverrà!
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.6k visite dal 17/07/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.