Mancanza di desiderio sessuale post lutto

Salve Dottori,
io e mio marito siamo sposati da 1 anno e da 2 mesi abbiamo perso la mamma di mio marito, dopo un calvario durato 2 anni, in quanto afflitta da un cancro al seno molto aggressivo con metastasi al cervello.
lei era una persona molto speciale ed era il collante della famiglia e la sua perdita è stata straziante perchè fino all'ultimo ci siamo sentiti impotenti di fronte al mostro del cancro che ce l'ha portata via. Abbiamo prestato assistenza fino all'ultimo soprattutto nei 6 mesi precedenti alla morte vedendo cose che sicuramente turberebbero chiunque.
mio marito era molto attaccato a sua madre e i nostri problemi di coppia sono iniziati in concomitanza con la sua malattia cioè 2 anni fa.
mio marito aveva perso un pò quella spontaneità e lo vedevo sempre più assente anche dal punto di vista sessuale.
negli ultimi mesi ovviamente è andata sempre peggio, lui fa fatica anche a baciarmi e alcune volte mi sento malissimo perché è come se lo rincorressi se lo " costringessi" ad avere rapporti con me, e questa cosa mi sta distruggendo. noi ne abbiamo parlato e lui mi ha risposto che ora ha tante preoccupazioni relative anche al papà che è rimasto solo ( anche se noi siamo una famiglia molto unita e stiamo tutti i giorni insieme ) oltre che al dolore per la perdita della mamma.
Lui è un marito meraviglioso ed è molto premuroso con me non mi fa mancare niente e solo che è come se l'avessi perso e come se non avessimo più la parola NOI nel nostro rapporto, ci affanniamo a fare sempre qualcosa per gli altri ma mai per noi.
LA MIA DOMANDA E' : E' NORMALE QUESTO COMPORTAMENTO DA PARTE DI MIO MARITO? E QUANTO DURERA' QUESTA SITUAZIONE? E POSSO AIUTARLO IN QUALCHE MODO A SUPERARE IL SUO DOLORE ( visto che è una persona molto chiusa e che non fa vedere mai la sua sofferenza )
spero di ricevere presto una vostra risposta.
vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei,

la distanza che sente da parte di suo marito capisco sia fonte di sofferenza. In coppia è necessario che ci sia un "noi", come lei dice, cioè momenti indispensabili di vicinanza affettiva che potremmo definire fusionali.

Se da una parte eventi difficili della vita possono rappresentare forti condizionamenti, come nel caso del doloroso lutto che suo marito, ma anche lei, avete subito, è pur vero che ognuno di noi reagisce in un modo specifico e soggettivo.

Lei fornisce un dettaglio che potrebbe essere importante, quando dice che suo marito "è una persona molto chiusa e che non fa vedere mai la sua sofferenza".
Purtroppo se suo marito si chiude in determinate situazioni, tentare di aprire certi discorsi potrebbe non portare all'obiettivo sperato. Così come insistere potrebbe essere controproducente.

Comprendo la sua frustrazione ed è giusto che lei possa problematizzare la situazione attuale, tenendo anche conto che va avanti da tempo ormai. Non è giusto che lei rincorra suo marito, l'amore è reciproco. Bisogna sentirsi desiderati e sentire anche la disponibilità dell'altro al proprio desiderio d'amore.

Se lui tuttavia non problematizza la situazione, lei non può fare molto per lui e, di conseguenza, per la sua vicinanza. Può evitare di insistere, può attendere, può attuare quei tentativi utili per far sentire a lui la sua mancanza, ma alla fine dev'essere anche lui a consentirvi di ritrovare quel "noi", di cui una coppia necessita, autenticamente.

Le ipotesi della distanza di suo marito possono essere numerose. Il lutto di per sé può essere drammatico. Se suo marito aveva un particolare attaccamento alla madre, ora magari sente un vissuto angoscioso e di colpa, che non è facile da affrontare.
In più se ha sentito in lei il suo vivo legittimo desiderio per lui, questo può avere aumentato il suo stato d'animo negativo. Se il desiderio aumenta in lui un vissuto di malessere, lui rinnegherà il proprio e, allo stesso tempo, dovrà anche allontanare il suo, perché lei glielo propone e glielo ricorda.

Tuttavia, accanto a questo mondo che il lutto sollecita e alle difficoltà familiari, mi sono chiesto se non possa esserci qualcos'altro che lo abbia allontanato. Bisognerebbe in tal senso approfondire i vissuti di ciascuno di voi e la vostra storia dal vivo.

Mi colpisce, ad esempio, quando dice che la madre era un "collante" e la sua assenza ora genera uno "scollamento" tra voi. Questo potrebbe significare che la vostra coppia esisteva anche per la presenza della mamma di lui? Lui è stato convinto di sposarsi o può avere sentito la necessità di realizzare un desiderio della madre?
Sono aspetti cruciali e delicati, che possono andare al di là del dolore del lutto in sé, su cui è fondamentale riflettere.

Può chiedergli, se crede, di fare una consultazione di coppia, magari emergono vissuti inattesi che potrebbero aprire un nuovo discorso tra di voi. Oppure, se lui non vuole saperne, può rivolgersi lei a un terapeuta che possa aiutarla in questa situazione di malessere, per trovare una strada possibile per lei.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
grazie mille per la sua tempestiva risposta Dr. de Sanctis,
per quanto riguarda la questione del volersi sposare lui era molto convinto ( almeno così sembrava e sembra ) e la mamma non ha mai spinto ad un nostro matrimonio.
lui vive bene la vita matrimoniale, la casa ecc. anzi mi dice che tornare a casa e dormire con me è la cosa che lo rende tranquillo. ecco perchè io non mi spiego il suo comportamento.
mi scusi per l'ulteriore sfogo.
grazie ancora.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Il lutto per la perdita della mamma e' forse il peggiore in assoluto.
Quindi Lei dovrebbe comprendere e accettare il dolore e le manifestazioni di chiusura di Suo marito. Per quanto anche Lei abbia partecipato al calvario di questa donna l'impatto che ha avuto su Suoi marito non e' comprensibile per Lei.
Occorrera' tempo.
Quanto non si puo' dire, ma certo oltre un anno.
Tempo nel quale Lei dovra' empaticament cercare di lenire il dolore che Suo marito stara' provando. Sempre piu' in silenzio. Perche' il dolore e' una cosa privata, intima. E non si condivide quasi mai!
Coraggio!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Capisco che si senta disorientata e nutrire dei dubbi, senza avere un orientamento da parte di lui, non la può rendere serena.
Credo che sia giusto che lei si interroghi sulle ragioni di questa distanza. Se riguardano il lutto o se ci sono, come dicevo, altri vissuti da chiarire, che possono riguardare il mondo interiore di lui e il legame con la madre, o anche la vostra relazione.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#5]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
vi ringrazio per le vostre risposte.
spero che tutto si risolvi presto.