Insicurezza del partner
Gentili esperti,
sono un ragazzo di 24 anni e sto insieme alla mia fidanzata da 7 anni. il problema a cui volevo chiedervi consiglio riguarda proprio la mia lei. L'anno scorso lei ha interpretato un mio avvicinamento agli amici, persone con cui avevo legato dopo anni in cui avevo perso l'ideale dell amicizia dopo cattive esperienze capitatemi all'università. Lei ha interpretato tutto ciò come un mio tradimento, in quanto per un breve periodo ho dato un po' meno peso a lei e più a loro. a questo è seguito un mio periodo di sconforto dovuto alla concomitanza di tanti problemi familiari e non, in questa situazione ho cercato di sfogarmi, sbagliando però dicendole che lei parlava sempre delle stesse cose, quasi come se ai suoi occhi le avessi detto che non doveva raccontarmi dei suoi problemi penso, questa cosa sembra averla colpita enormemente e oggi dopo un anno a fasi alterne, durante i litigi specialmente, me lo rinfaccia. lei, estremamente fragile per il suo vissuto, ha come perso la fiducia in me, che io non riesco a riacquistare a quanto a pare ai suoi occhi, anche se sono tornato a essere quello di prima, avendo imparato a trovare l'equilibrio tra le amicizie e gli affetti che contano. se dopo più di un anno lei non riesce a elaborarlo, come posso aiutarla a fare ciò? c'è una maniera per aiutarla in questo processo di elaborazione a farle riacquistare fiducia in me? io stesso mi sono sentito in colpa per tutto questo, essendomi sempre dedicato a lei anima e corpo, e a posteriori mi sono sentito un po' come se l'avessi tradita nella fiducia che riponeva in me. lei oggi non ha fiducia in me , almeno penso, ne ha a fasi alterne in base anche a quella che è la situazione di stress legato al lavoro o all'università che lei può vivere in determinati momenti. molte volte dopo questo fatto, non ho saputo esattamente come comportarmi con lei, come prenderla essendo assai emotiva, fragile, per non commettere l errore di ferirla in qualche maniera. in certi momenti lei prova per me, o meglio dice, di volermi fare quello che io ho fatto a lei, che vuol farmi soffrire come io ho fatto soffrire lei. Quando lei parla così, io mi sento male, ma so il più delle volte che lei non pensa queste cose, che è spinta dalla rabbia e dal rancore, come posso fare combatterli? senza che lei me lo chiedesse ci sono sempre stato per ogni sua necessità e continuo ancora oggi a farlo anche quando "mi tratta male".
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
sono un ragazzo di 24 anni e sto insieme alla mia fidanzata da 7 anni. il problema a cui volevo chiedervi consiglio riguarda proprio la mia lei. L'anno scorso lei ha interpretato un mio avvicinamento agli amici, persone con cui avevo legato dopo anni in cui avevo perso l'ideale dell amicizia dopo cattive esperienze capitatemi all'università. Lei ha interpretato tutto ciò come un mio tradimento, in quanto per un breve periodo ho dato un po' meno peso a lei e più a loro. a questo è seguito un mio periodo di sconforto dovuto alla concomitanza di tanti problemi familiari e non, in questa situazione ho cercato di sfogarmi, sbagliando però dicendole che lei parlava sempre delle stesse cose, quasi come se ai suoi occhi le avessi detto che non doveva raccontarmi dei suoi problemi penso, questa cosa sembra averla colpita enormemente e oggi dopo un anno a fasi alterne, durante i litigi specialmente, me lo rinfaccia. lei, estremamente fragile per il suo vissuto, ha come perso la fiducia in me, che io non riesco a riacquistare a quanto a pare ai suoi occhi, anche se sono tornato a essere quello di prima, avendo imparato a trovare l'equilibrio tra le amicizie e gli affetti che contano. se dopo più di un anno lei non riesce a elaborarlo, come posso aiutarla a fare ciò? c'è una maniera per aiutarla in questo processo di elaborazione a farle riacquistare fiducia in me? io stesso mi sono sentito in colpa per tutto questo, essendomi sempre dedicato a lei anima e corpo, e a posteriori mi sono sentito un po' come se l'avessi tradita nella fiducia che riponeva in me. lei oggi non ha fiducia in me , almeno penso, ne ha a fasi alterne in base anche a quella che è la situazione di stress legato al lavoro o all'università che lei può vivere in determinati momenti. molte volte dopo questo fatto, non ho saputo esattamente come comportarmi con lei, come prenderla essendo assai emotiva, fragile, per non commettere l errore di ferirla in qualche maniera. in certi momenti lei prova per me, o meglio dice, di volermi fare quello che io ho fatto a lei, che vuol farmi soffrire come io ho fatto soffrire lei. Quando lei parla così, io mi sento male, ma so il più delle volte che lei non pensa queste cose, che è spinta dalla rabbia e dal rancore, come posso fare combatterli? senza che lei me lo chiedesse ci sono sempre stato per ogni sua necessità e continuo ancora oggi a farlo anche quando "mi tratta male".
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
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Gentile Utente,
Chiariamo una cosa: per tradimento si intende stare con altro dal partner, emotivamente e fisicamente.
Gli amici sono una risorsa non un problema.
Se la sua ragazza è fragile, insicura, e pretende la galera, forse dovrebbe farsi aiutare nel decodificare il suo vissuto così contoeverso, con queste modalità non andrete molto lontano.
Un amore per essere sano e longevo deve basarsi sulla dimensione del piacere, non del bisogno.
Nessuno puó fare da terapeuta all'altro.
Chiariamo una cosa: per tradimento si intende stare con altro dal partner, emotivamente e fisicamente.
Gli amici sono una risorsa non un problema.
Se la sua ragazza è fragile, insicura, e pretende la galera, forse dovrebbe farsi aiutare nel decodificare il suo vissuto così contoeverso, con queste modalità non andrete molto lontano.
Un amore per essere sano e longevo deve basarsi sulla dimensione del piacere, non del bisogno.
Nessuno puó fare da terapeuta all'altro.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 13/07/2016.
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