Depressione a causa di una ragazza

Buongiorno cari dottori,
sto vivendo dei giorni di forte disagio, che mi provoca malessere anche fisico a causa della mia ragazza.
Sono stato da sempre innamorato di lei, da quando ero bambino.
3 anni fa abbiamo avuto una piccola relazione e quando è finita (lei è tornata con il suo ex), ho vissuto un periodo di forte depressione accompagnata dall' uso di droghe.
Sono stato in terapia da un bravo psicoterapeuta e le cose pian piano sono tornate a posto ed io ho riconominciato ad essere felice. La pensavo raramente e non avevo un bel ricordo di lei.

Dopo 3 anni, a Dicembre scorso, lei ritorna, si fa sentire e mi dice delle parole d'amore, io riprovo tutte le emozioni positive dell'inizio, le farfalle nello stomaco e la voglia di viverla. Ritorniamo insieme.
Le cose sembrano vadano bene fino a quando non iniziano i primi litigi.

Nei litigi io cerco di essere dettagliato nel spiegarle le mie preoccupazioni e cosa non mi è piaciuto dei suoi comportamenti, mentre lei cerca sempre di rigirare la frittata facendo passare me per quello che non capisce e che sta sbagliando.
Non prende in esame il problema ma si aggrappa ai modi e ai cavilli per trovarsi nella ragione.

Ogni volta che discutiamo uno lei attacca il telefono e passano giorni/settimane fino a quando uno dei due non si fa vivo. Il 90% delle volte sono io.
Quando litighiamo e lei attacca il telefono sento la mia dignità calpestata, perchè pur amandola, non voglio essere trattato così.

Più i giorni di silenzio aumentano e più io sto male. Non mangio, sono ansioso, non riesco a concentrarmi, mi gira la testa.
Rivivo quelle sensazioni di depressione che avevo superato. Sabato scorso sono stato molto tentato di fare ancora uso di droghe (cosa che non faccio da 1 anno).
Sto male e sono frustrato, mentre scrivo sento lo stomaco chiuso. Mangio pochissimo e a sforzo. Non mi sto allenando più in palestra e non riesco a concentrarmi sul lavoro.

Ormai ho capito che lei ha questo modo di fare incompatibile con me. Forse se ne approfitta perchè sa che io la amo troppo.
Ma io ci sto male e non riesco a lasciarla. Mi ha in pugno e io mi sento impotente.
Non mi sento più uomo e non ho più stima in me stesso.
Piango ed è l'unica cosa che riesco a fare.

Come può una persona condizionare così tanto la vita di un'altra?
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, Le consiglio di ritornare dal suo terapeuta e di non cedere di fronte a queste manovre di una ragazza che mette in atto delle dinamiche di potere, questa vuole vincere , sentirsi sempre up , avrà problemi, un'infanzia poco affettiva, ma questo non deve interessare Lei mio caro.. la lasci andare..
Adesso è un adulto e può leggere con sguardo intelligente le vicende.. essere usato, crudelmente, da una che vuole il potere è autodistruttivo , si ribelli e faccia altro.. una vacanza altrove , per esempio e cambi il n. di telefono..
Ci riscriva , saremo contenti di sentirla vincente..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Monica Zoni Psicologo 164 13
Gentile ragazzo,
le relazioni d'amore hanno dinamiche complesse e quelle arricchenti e gratificanti si basano sull'incontro di diverse variabili e sulla presa di consapevolezza di ciò che noi stiamo mettendo nella relazione stessa.
Lei ha diritto ad una relazione d'amore soddisfacente, e non è detto che questo debba avvenire necessariamente con la ragazza a cui sta "correndo dietro" in questo momento....
"io la amo troppo", scrive . Dipende da questo amore il suo benessere? Perché?
Forse ha ancora bisogno di aiuto....
Legga l'articolo dal link qui sotto, per cominciare
Buone cose


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1787-dipendenza-affettiva-aspetti-psicologici-e-terapeutici.html

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Forse se ne approfitta perchè sa che io la amo troppo.>

Gentile Utente,
forse, ma non è questo il punto.
Il focus dovrebbe essere spostato su lei e sul suo modo di stare in questo rapporto, da cui sembrerebbe (ipotesi) dipendente.
Credo sarebbe opportuno sentisse nuovamente il parere del suo terapeuta, magari per una ripresa del percorso, potrebbe mancare ancora un pezzetto di strada da fare anche per non ricadere, nei momenti no, nell'uso di sostanze che comunque segnalerebbero anch'esse una eventuale tendenza a dipendere da qualcuno o qualcosa per recuperare un migliore benessere (tentativo disfunzionale).
Solo ipotesi da qui, il suo ex curante può senza dubbio dare risposte appropriate dato che la conosce personalmente.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it