Molestie sessuali
La mia attuale ragazza (sto insieme a lei da poco più di un mese) ieri mi ha confessato che il compagno di sua madre che ormai vive con loro da quattro anni, due mesi fa quando la madre partì l'ha molestata e solo 3 giorni fa lo ha raccontato alla madre. Adesso non so come la Cosa si evolverà,lei mentre lo raccontava si è messa a piangere,volevo chiedervi cosa potrei fare per aiutarla? Cosa le posso dire? Ce il rischio che quest'esperienza la cambi o traumatizzi per sempre?
[#1]
Gentule utente,
Le molestie e gli abusi sessuali sono sempre da considerarsi come eventi traumatici, ma ciò che risulta essere rilevante è la risposta soggettiva.
Essa dipende da diversi fattori come ad esempio: l'età della vittima quando sono accaduti i fatti, la durata dell'abuso, il tipo di relazione che lega la vittima con l'abusatore, se si tratta appunto di violenza intrafamiliare. Inoltre giocano un ruolo importante le caratteristiche di personalità della persona, la presenza di disturbi psicologici nel momento dell'abuso, l'uso esplicito di violenza e la presenza o meno di penetrazione.
È molto importante che la sua ragazza possa condividere con qualcuno quanto è accaduto e ricevere il dovuto sostegno affinche possa superare gradualmente il trauma ed evitare che questo si "fissi" portando allo sviluppo di patologie psicologiche più serie.
Per quanto il sostegno offerto da lei e probabilmente dalla madre risulti essere importantissimo, è preferibile consultare uno psicologo per ricevere un sostegno strutturato e competente. Provi a proporle questa soluzione.
Tanti auguri
Le molestie e gli abusi sessuali sono sempre da considerarsi come eventi traumatici, ma ciò che risulta essere rilevante è la risposta soggettiva.
Essa dipende da diversi fattori come ad esempio: l'età della vittima quando sono accaduti i fatti, la durata dell'abuso, il tipo di relazione che lega la vittima con l'abusatore, se si tratta appunto di violenza intrafamiliare. Inoltre giocano un ruolo importante le caratteristiche di personalità della persona, la presenza di disturbi psicologici nel momento dell'abuso, l'uso esplicito di violenza e la presenza o meno di penetrazione.
È molto importante che la sua ragazza possa condividere con qualcuno quanto è accaduto e ricevere il dovuto sostegno affinche possa superare gradualmente il trauma ed evitare che questo si "fissi" portando allo sviluppo di patologie psicologiche più serie.
Per quanto il sostegno offerto da lei e probabilmente dalla madre risulti essere importantissimo, è preferibile consultare uno psicologo per ricevere un sostegno strutturato e competente. Provi a proporle questa soluzione.
Tanti auguri
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 12/07/2016.
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