Ansia, insicurezza,bassa autostima
Salve,scrivo qui perchè sento,percepisco di non star bene.Sono sempre stato una persona riservata , nella mia vita ho sempre preferito tenermi tutto dentro , non ho mai cercato una spalla su cui piangere , o semplicemente qualcuno con cui sfogarmi.Da circa un paio di anni ho notato in me un cambiamento, nel senso che tendo ad essere pessimista , soprattutto a causa del lavoro che non mi soddisfava e non mi soddisfa tuttora .Ad essere sincero in questo periodo magari mi sono un pò complicato la vita , nel senso che ho scommesso qualche euro in più , non parlo di cifre da capogiro ma comunque episodi che mi hanno fatto innervosire e non poco.Fino ad arrivare a circa 7 mesi fa quando la mia ragazza , con cui stavo da circa 4 anni mi lascia , perchè presa da un'altra persona .Questo fatto mi ha gettato nello sconforto , e non poco .Sono stato molto molto male , ma credo che comunque abbia avuto una reazione abbastanza comune,ma comunque è stato uno schock .Da quel momento mi ha assalito una sensazione di ansia , sento di avere la tachicardia e non riesco a 'gestire il tempo' , è come se andassi sempre di fretta , anche se non ho nulla da fare.Circa 3 mesi fa la mia ragazza è tornata sui suoi passi , io dopo un mesetto di rifiuti l'ho riaccolta tra le mie braccia solo perchè ho sentito il suo cuore esplodere la prima volta che ci siamo rivisti.Io nel frattempo ho fatto un piccolo investimento che essendo 'fresco' mi ha limitato economicamente e attendo di raccogliere i frutti.Il mio problema è che non riesco ad essere felice , non riesco a non pensare ai problemi , non riesco a lasciarmi scivolare tutto addosso, non rido più,penso continuamente che la mia ragazza mi lascerà nuovamente , stare con lei è come se fosse un'attesa dell'inevitabile,mi sento inferiore a lei , inferiore a tutti coloro che riescono a sorridere e scherzare nonostante i problemi della vita.Ho sempre un nodo in gola , la mattina mi sveglio male ,stanco fisicamente e mentalmente.Vorrei tanto crearmi 'una base ' su cui ripartire : me stesso.Mi sono trascurato per troppo tempo , perchè non riesco ad impormi sugli altri ,ad imporre le mie idee,mi rendo conto di aver perso la mia personalità , mi rendo conto di dipendere troppo dalla mia fidanzata,quando le sto lontano ,sto male e non vedo l'ora di rivederla, ho il terrore di apparire come lei non vuole, triste e pessimista.Vorrei solo guardare alla vita in maniera differente e spero che questo sia possibile.Grazie
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Salve,
capisco quanto sia faticoso vivere il malessere che descrive.
Dal suo racconto, mi sento di dire che è consapevole dei suoi stati d'animo, che ci comunica in modo chiaro.
Senz'altro eventi negativi della vita possono gettarci nello sconforto e farci vedere nero per un periodo. Tuttavia lei sembra sottolineare che un senso di ansia, pessimismo e tristezza la caratterizzino in linea generale, più o meno da un periodo consistente.
Il senso di inferiorità e di insicurezza di cui parla potrebbero essere un nucleo importante su cui soffermarsi, perché potremmo dire che siano collegati al suo tipico stato d'animo.
Dalle sue parole mi sembra di rintracciare anche un senso di solitudine. Ho avuto questa impressione perché ha detto che tende a tenersi tutto dentro e questo mi fa pensare che non ha potuto costruire legami autentici e profondi né affidarsi nei momenti difficili della sua vita.
Senz'altro può guardare alla vita in modo differente, costruendo un senso di sicurezza e di fiducia di base. Per fare questo, secondo il mio punto di vista, bisogna ripercorrere la propria storia e occuparsi di quelle ferite che possono riguardare il suo passato più antico.
In questo modo potrà migliorare la qualità della sua vita, essere più ottimista, più spensierato e meno allarmato. Potremmo dire che potrà essere se stesso e, così, cercare intorno a sé un nuovo mondo da abitare, insieme agli altri.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
capisco quanto sia faticoso vivere il malessere che descrive.
Dal suo racconto, mi sento di dire che è consapevole dei suoi stati d'animo, che ci comunica in modo chiaro.
Senz'altro eventi negativi della vita possono gettarci nello sconforto e farci vedere nero per un periodo. Tuttavia lei sembra sottolineare che un senso di ansia, pessimismo e tristezza la caratterizzino in linea generale, più o meno da un periodo consistente.
Il senso di inferiorità e di insicurezza di cui parla potrebbero essere un nucleo importante su cui soffermarsi, perché potremmo dire che siano collegati al suo tipico stato d'animo.
Dalle sue parole mi sembra di rintracciare anche un senso di solitudine. Ho avuto questa impressione perché ha detto che tende a tenersi tutto dentro e questo mi fa pensare che non ha potuto costruire legami autentici e profondi né affidarsi nei momenti difficili della sua vita.
Senz'altro può guardare alla vita in modo differente, costruendo un senso di sicurezza e di fiducia di base. Per fare questo, secondo il mio punto di vista, bisogna ripercorrere la propria storia e occuparsi di quelle ferite che possono riguardare il suo passato più antico.
In questo modo potrà migliorare la qualità della sua vita, essere più ottimista, più spensierato e meno allarmato. Potremmo dire che potrà essere se stesso e, così, cercare intorno a sé un nuovo mondo da abitare, insieme agli altri.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
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Utente
Grazie dottore per la risposta immediata.Di certo il mio atteggiamento, il mio essere pessimista è un qualcosa che ho sempre avuto in me e che magari col tempo e con gli ostacoli che la vita ti mette di fronte , sta venendo fuori e appare più palese agli occhi di chi guarda.Io odio proprio questo , il fatto di apparire come sono.Non rido , sorrido.Sempre pronto con la battuta sarcastica , quasi in senso di critica verso il mondo che mi circonda.Vedo tanta ,troppa sufficienza.Mi reputo una persona molto intelligente e a volte pagherei per adattarmi al contesto , che io giudico superficiale .Non voglio assolutamente peccare di presunzione,dico quello che sento.Tra l'altro sono anche una persona molto fedele , non tanto perchè sono molto innamorato ma perchè non ho mai avuto la voglia di contattare o approcciarmi ad altre persone.Forse è semplicemente una questione di compagnie,forse avrei bisogno di persone in grado di stimolarmi .Sento che il tempo sta passando e mi sento 'fermo' mentre tutto cammina e va avanti.Tra l'altro ultimamente ho fatto un'investimento che mi ha costretto ad un sacrificio economico notevole , ma non l'ho fatto con la piena convinzione.E' come se io stesso aggiungessi 'tasseli negativi' a ciò che sto costruendo.
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Leggendo le sue parole, sento che la costellazione emotiva emersa inizialmente si complessifica di ulteriori aspetti. Sento ad esempio un senso di delusione e rabbia, e sento ancora un senso di solitudine.
Questo spettro emotivo e la storia che lo caratterizza dev'essere approfondito. In proposito, ha già provato a rivolgersi a uno psicoterapeuta o ne valuterebbe l'opportunità? Sento in lei l'importante desiderio di confrontarsi e poter condividere ciò che sente. Ed è fondamentale uno spazio idoneo affinché i suoi vissuti possano essere espressi e ascoltati, con la massima attenzione che meritano.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo spettro emotivo e la storia che lo caratterizza dev'essere approfondito. In proposito, ha già provato a rivolgersi a uno psicoterapeuta o ne valuterebbe l'opportunità? Sento in lei l'importante desiderio di confrontarsi e poter condividere ciò che sente. Ed è fondamentale uno spazio idoneo affinché i suoi vissuti possano essere espressi e ascoltati, con la massima attenzione che meritano.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
Utente
Sicuramente in questo periodo sto valutando l'opzione di rivolgermi ad uno specialista.Non mi fa nessuna paura l'idea di farlo,nel senso che non avrei timore o vergogna .So perfettamente che mi trovo in una situaZione di stand by e non mi farebbe male una 'spinta'...Lo dimostra il fatto che io mi trovi qui a discuterne con lei e lo faccio anche per capire 'la gravità ' della situazione.Quello che so è che ho sicuramente tutti i mezzi per uscirne e che il fatto di non essermi realizzato professionalmente abbia inciso e non poco .D'altro canto in vita mia non mi sono mai sentito soddisfatto né tanto meno felice.Sto con una ragazza che amo alla follia ma allo stesso tempo ho paura di lei.Ho paura che possa andar via di nuovo ,anche a causa del mio continuo star giù.Mi sforzo tanto e cerco di mostrarmi migliore , più ottimista.Sento di aver sbagliato anche a perdonarla , avrei dovuto respingerla a costo di morire...ma non ho avuto la forza.Ho paura di tutto in questo momento e questa sensazione di tachicardia non mi abbandona.
[#5]
Sono fiducioso che potrà affrontare il suo malessere. È giusto che trovi un po' di quella soddisfazione di cui sente la mancanza.
Mi sembra vivere un dissidio interiore rispetto alla sua storia sentimentale. Da una parte il suo forte sentimento d'amore per lei, dall'altra la paura di essere lasciato e, come dicevamo, forse un senso di delusione e rabbia per il dolore che le ha provocato.
Questa situazione non può non generare in lei un malessere incisivo.
Posso capire che provi a essere ottimista, però è anche importante che lei possa essere se stesso ed essere amato semplicemente per quello che è. A volte viviamo con la convinzione che se siamo noi stessi verremo rifiutati e abbandonati.
Questo discorso apre molti capitoli della sua vita che sono fondamentali per affrontare il suo disagio attuale e trovare in sé, nel tempo, la forza per vivere autenticamente.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Mi sembra vivere un dissidio interiore rispetto alla sua storia sentimentale. Da una parte il suo forte sentimento d'amore per lei, dall'altra la paura di essere lasciato e, come dicevamo, forse un senso di delusione e rabbia per il dolore che le ha provocato.
Questa situazione non può non generare in lei un malessere incisivo.
Posso capire che provi a essere ottimista, però è anche importante che lei possa essere se stesso ed essere amato semplicemente per quello che è. A volte viviamo con la convinzione che se siamo noi stessi verremo rifiutati e abbandonati.
Questo discorso apre molti capitoli della sua vita che sono fondamentali per affrontare il suo disagio attuale e trovare in sé, nel tempo, la forza per vivere autenticamente.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#6]
Utente
La ringrazio per l'attenzione che mi ha rivolto.Ad essere sincero non ho mai superato a pieno ciò che è accaduto con lei ,soprattutto per uno come me che ha sempre messo i valori , il rispetto avanti a tutto.Se io l'ho accettata nuovamente nella mia vita è solo perchè non ho mosso un dito , non ho scatenato in lei reazioni tipo compassione , ma perchè lei in un momento particolare della sua vita (avendo 23 anni) ha sentito il bisogno di cambiare , sbagliando clamorosamente a detta sua.Però io sono un tipo che non ascolta le parole , non mi interessano ,guardo e sento con gli occhi e con il cuore e mi sono fidato delle mie sensazioni.Sicuramente quello che è successo con lei e quello che ancora mi scatena è la goccia che ha fatto uscire fuori tutte le mie paure ed insicurezze, quindi penso che continuando con questo atteggiamento fallirei sotto tutti gli aspetti, è vero che una persona che ci ama dovrebbe accettarci per come siamo però alla lunga stanca e tutti non vorrebbero al proprio fianco una persona che guarda al futuro con pessimismo,già la vita è dura.Come quella metafora del bicchiere d'acqua, vorrei imparare a posare questo benedetto bicchiere.
[#7]
I valori e il rispetto sono principi molto grandi e per niente scontati, è una ricchezza averli. Anche l'intuito, che riconosce di avere, è un aspetto che indica una sua sensibilità e capacità di ascolto profondo.
Devo dire che il suo racconto si arricchisce sempre più di dettagli importanti legati alla sua storia e ai suoi sentimenti. Mio malgrado, approfondirli in questa sede non è possibile. È necessario uno spazio idoneo, con i tempi adeguati, per prendersi cura, nel modo dovuto, della sua esperienza esistenziale.
Sento in lei il desiderio di raccontarsi e fermarsi ad ascoltare.
Valuti quindi l'opportunità di parlare con uno psicoterapeuta, per trovare quello scambio fondamentale per affrontare il suo malessere.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Devo dire che il suo racconto si arricchisce sempre più di dettagli importanti legati alla sua storia e ai suoi sentimenti. Mio malgrado, approfondirli in questa sede non è possibile. È necessario uno spazio idoneo, con i tempi adeguati, per prendersi cura, nel modo dovuto, della sua esperienza esistenziale.
Sento in lei il desiderio di raccontarsi e fermarsi ad ascoltare.
Valuti quindi l'opportunità di parlare con uno psicoterapeuta, per trovare quello scambio fondamentale per affrontare il suo malessere.
Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.7k visite dal 11/07/2016.
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