Malessere generale nelle relazioni
Salve gentili dottori, ho deciso di scrivere qui perché mi sto rendendo conto che la situazione mi sta un pó sfuggendo di mano. Ho 20 anni e sono una studentessa universitaria. La mia vita è sempre stata abbastanza tranquilla: ottima famiglia, amici pochi, ma sinceri, grandi ambizioni, sogni ed esperienze. Da qualche anno soffro di ansia generalizzata e attacchi di panico. Ultimamente (forse causa stress esami e lontananza da casa) mi sento priva di forze, "depressa", grigia dentro. Non ho voglia di uscire, stringere nuovi legami, scoprire, esplorare nuovi orizzonti. Mi sento ipocondriaca, asociale, problematica: tutte etichette che mi sono affibiata per giustificare i miei comportamenti. Mi sento perennemente fuori luogo, per questo evito contatti. Non ne ho voglia semplicemente. Spesso mi sento inferiore. (A chi? E per cosa poi?) Eppure ho 20 anni, soltanto 20 anni: sento che l'esistenza mi sta sfuggendo tra le mani, sono consapevole del fatto che io stia distruggendo, senza volerlo, gli anni più belli della mia vita, eppure continuo imperterrita a rinchiudermi nel microcosmo fatato e confortante che ho costruito pian piano con la forza dell'immaginazione. Sono sempre stata una studentessa appassionata, curiosa, bramosa di conoscenza, ma ultimamente ho constatato un calo del desiderio anche per lo studio e probabilmente questo è ciò che più mi spaventa perché non vorrei assolutamente compromettere il mio futuro. Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo, mi sono affezionata molto a lui, ma data la lontanza ci vediamo poco... quindi, a tutto ciò, si è aggiunta un'infinita e logorante attesa. Sento di star morire dentro o di essere morta già da un pezzo. Ma si può vivere così? Perdonate il discorso prolisso. Grazie in anticipo per la disponibilità e il vostro tempo prezioso.
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"Mi sento ipocondriaca, asociale, problematica: tutte etichette che mi sono affibiata per giustificare i miei comportamenti. Mi sento perennemente fuori luogo, per questo evito contatti"
Gentile Utente,
Sono roglessioni importati, da analizzare con cura e da trasformare in diagnosi clinica.
Si tratta di ansia.
Di insicurezza?
Di disturbo dell'umore?
Di depressione mascherata?
Di eventi traumatici?
Di altro...
Uno psicologo pe darà una mano per capire di cosa si tratta e soprattutto come risolvere
Gentile Utente,
Sono roglessioni importati, da analizzare con cura e da trasformare in diagnosi clinica.
Si tratta di ansia.
Di insicurezza?
Di disturbo dell'umore?
Di depressione mascherata?
Di eventi traumatici?
Di altro...
Uno psicologo pe darà una mano per capire di cosa si tratta e soprattutto come risolvere
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 03/07/2016.
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