Attacchi d'ansia

Buonasera, mi scuso in precedenza per richiedervi l'ennesimo aiuto. Qualche mese fa avevo scritto perché non riuscivo a superare la rottura di una storia di 4 anni. I consigli mi sono stati utili se li guardò razionalmente, però dal punto di vista emotivo non riesco ad andare avanti. Alle scuole superiori avevo già avuto casi di attacchi di panico, dovuto alla situazione scolastica, passati completamente con l'università e il fidanzamento con il mio ex. Ma adesso sono tornati e negli ultimi giorni ho difficoltà ad affrontarli; succedono sopratutto la sera prima di andare a dormire e la mattina quando mi sveglio, non ho voglia di alzarmi e ho difficoltà ad iniziare la giornata, ma per fortuna una volta scesa dal letto riesco a nasconderli bene e a fingere, però dentro mi uccidono ma almeno non mi impediscono di andare avanti con la mia vita. Mi sento inadeguata, sbagliata, con tutte le colpe del mondo e sola. So che posso vivere senza il mio ex, che la vita va avanti e che lui non era il mio mondo, ma non riesco a metterlo in pratica. Non mi riconosco più, ero una persona decisa, indipendente e solare, e ora sono così solo quando fingo di stare bene davanti agli altri.Devo superarlo e dimenticare ma non so come fare, rivoglio la mia vita. C'è anche qualcosa di omeopatico che mi possa aiutare ad affrontare questi momenti?
Vi ringrazio per la pazienza e il grande lavoro che fate con i vostri consulti. Grazie molte
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<C'è anche qualcosa di omeopatico che mi possa aiutare ad affrontare questi momenti?>>

Gentile Ragazza,
se è questo il "rimedio" che cerca, si dovrebbe rivolgere ad un medico che si occupi di medicine alternative: noi psicologi non curiamo con farmaci di alcun tipo.

Se, invece, è intenzionata ad intraprendere un' altra strada, che la porti ad approfondire la questione per comprendere come potervi far fronte, sarebbe utile si facesse aiutare da un nostro collega di persona, dal momento che i tentativi compiuti da sola non hanno avuto l'esito desiderato.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta. Non credo si un rimedio, un appiglio momentaneo fino a che non riesco a trovare il tempo e la forza di andare a parla con qualcuno di persona. Farlo vorrebbe dire mettere da parte cose della mia vita e lo vedrei come un fallimento, il malessere ha vinto su di me. e aprirmi con una persona estranea faccia a faccia mi mette in difficoltà, sarà forse la paura di essere giudicata. Il problema è che ora ho paura di commettere degli errori, stare con delle persone con cui non vorrei pur di non sentirmi così, ma so che poi me ne pentirei e starei peggio.
La ringrazio ancora molto
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<sarà forse la paura di essere giudicata>>

Su questo mi sento di rassicurarla al 100 %: il nostro lavoro non consiste di certo nel giudicare i nostri simili, tanto più magari in un momento di loro fragilità.

<<un appiglio momentaneo fino a che non riesco a trovare il tempo e la forza di andare a parlare con qualcuno di persona.>>

Ok, dunque la differenza le è chiara (e non è sempre così scontato...).
Si prenda il tempo che le serve per trovare questa forza, vada per gradi.
Per ora c'è una presa di consapevolezza e di contatto con le proprie emozioni che, forse, sono ancora un po' troppo mescolate tra di loro.
Quando le avrà "districate" e "pesate" meglio, vedrà se sarà giunto il momento di lasciarsi affiancare con fiducia da un nostro collega.
Ogni scelta, nel bene e nel male, comporta delle rinunce: sta a noi valutarne il peso e la ricaduta sul nostro benessere psicologico e sulla nostra qualità di vita.

Saluti.
[#4]
Utente
Utente
In questo momento che sono rientrata a casa, fatte le feste al cane, senza motivo il cuore mi ha iniziato a battere fortissimo e la respirazione sempre più veloce; ed è poi che inizio a pensare al mio ex, che ho sbagliato tutto nella nostra storia, che è colpa mia se mi ha lasciato, che forse avrei potuto rimediare e stare ancora con lui, e che senza di lui nulla ha più senso. È così la mia testa inizia a pensare a tutti i momenti passati insieme e non ne vengo più fuori. Però razionalmente so che tutto ciò che penso è sbagliato, ma non riesco a farlo capire alla mia parte non razionale.
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Utente
Utente
Grazie davvero.
Non ho capito solo cosa intende con "Per ora c'è una presa di consapevolezza e di contatto con le proprie emozioni che, forse, sono ancora un po' troppo mescolate tra di loro"
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Da quanto aveva scritto in #2, mi era sembrato che si stesse facendo strada dentro di Lei la necessità (e forse il desiderio?) di porre in atto dei cambiamenti nella sua vita. Ma che appunto a questo proposito, le emozioni provate fossero contrastanti e magari in conflitto tra di loro.
Nella replica successiva ha poi chiarito meglio la situazione: una storia conclusa e non per scelta. Comprensibile il dolore e anche il disorientamento...
Ma certe scelte è meglio non compierle sull'onda di forti emozioni, cercando invece di lenire il dolore in altro modo.

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Utente
Utente
Grazie molte per la risposta e la disponibilità. Non avrei mai pensato fosse così difficile uscire da una storia e tanto meno io fossi così fragile, ma sono determinata a venirne fuori perché sono davvero stufa di star male.
Grazie ancora
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