Sono un caso disperato,spero nel vostro aiuto
Salve a tutti gentili dottori e dottoresse.
Beh, non so proprio da dove incominciare perché il mio caso clinico è alquanto disperato.
Per parlarvi del mio caso dovrei iniziare a tantissimi anni fa quando avevo 5 anni. Da quando ho memoria ho sempre ricordato mio padre litigare con mia madre a volte prendendola a pugni e credo che questo sia uno dei tanti fattori che hanno determinato il mio problema.
Comunque per i vari problemi di famiglia,mi sono sempre sentito inferiore agli altri fin da piccolo, loro avevano le loro famiglie,cosi perfette, mentre io avevo una famiglia disastrosa dovuta al fatto che mio padre beveva molto e le sue urla di notte si sentivano per tutto il vicinato, facendomi sentire a disagio,umiliato. Comunque quando ho compiuto i 12 anni mia madre decide di separarsi da mio padre e anche se era la decisione giusta,questa separazione aveva provocato in me sentimenti di solitudine andando a ricercare questo affetto mancatomi dagli amici. Ed è proprio questo fatto che è stato l'inizio di tutto.
Per attirare l'attenzione degli altri facevo lo stupido,il pagliaccio del villaggio e questo ha attirato in me solo insulti da parte dei miei coetanei e poco rispetto. Ancora mi ricordo di quando mi dicevamo:"quanto sei stupido,sei un deficiente ecc".
Comunque questa situazione è durata fino ai 17 anni quando ho deciso che non ce la facevo più e ho mandato al diavolo tutti quanti, isolandomi,chiudendomi in me stesso assumendo una personalità ribelle,anticonformista di odio verso tutti. Data la rabbia verso la società,cosi ingiusta,paradossale e soprattutto spietata avevo deciso di cambiare e diventare una persona molto più forte,di lavorare solo per me,di lottare contro chiunque si permettesse di farmi un torto. E in effetti cosi diventai..egoista,più intelligente,scaltro e soprattutto non vivevo più per nessuno se non per me stesso. Ero troppo arrabbiato con la società per regalare solo un minimo di me alla gente.
Ero in continua tensione perché a quel tempo capii che siamo fatti di processi mentali che qualsiasi situazione ci si presenti davanti, il nostro cervello reaziona in un determinato modo,con dei processi mentali inconsci. E credo che è stata questa cosa che m'ha segnato alla fine. Il mio cervello era così in tensione,cosi sotto stress che ad un certo punto ho sentito come se si rompesse qualcosa dentro,ho iniziato ad avere dei vuoti di memoria e a parlare malissimo. Io che parlavo un italiano pressoché perfetto,dopo quel episodio ho iniziato a mangiarmi le parole,scordarmi le parole e a parlare in un modo incomprensibile ad avere dei pensieri ossessivi nella mia testa.Veramente la gente non mi capiva più ed ero un rottame umano.Comunque dato che sono una persona che pensa ho individuato il mio problema nell'ansia che provavo,che ho sempre provato sin da piccolo ed ho capito che l'ansia non c'è da combatterla ma ignorarla. E così sono migliorato,ho perso la maggior parte dei miei pensieri ossessivi ma ora continuo ad avere problemi di concentrazione,di memoria e di linguaggio...mi sono sempre sentito diverso dagli altri...come mai tutto questo?
Beh, non so proprio da dove incominciare perché il mio caso clinico è alquanto disperato.
Per parlarvi del mio caso dovrei iniziare a tantissimi anni fa quando avevo 5 anni. Da quando ho memoria ho sempre ricordato mio padre litigare con mia madre a volte prendendola a pugni e credo che questo sia uno dei tanti fattori che hanno determinato il mio problema.
Comunque per i vari problemi di famiglia,mi sono sempre sentito inferiore agli altri fin da piccolo, loro avevano le loro famiglie,cosi perfette, mentre io avevo una famiglia disastrosa dovuta al fatto che mio padre beveva molto e le sue urla di notte si sentivano per tutto il vicinato, facendomi sentire a disagio,umiliato. Comunque quando ho compiuto i 12 anni mia madre decide di separarsi da mio padre e anche se era la decisione giusta,questa separazione aveva provocato in me sentimenti di solitudine andando a ricercare questo affetto mancatomi dagli amici. Ed è proprio questo fatto che è stato l'inizio di tutto.
Per attirare l'attenzione degli altri facevo lo stupido,il pagliaccio del villaggio e questo ha attirato in me solo insulti da parte dei miei coetanei e poco rispetto. Ancora mi ricordo di quando mi dicevamo:"quanto sei stupido,sei un deficiente ecc".
Comunque questa situazione è durata fino ai 17 anni quando ho deciso che non ce la facevo più e ho mandato al diavolo tutti quanti, isolandomi,chiudendomi in me stesso assumendo una personalità ribelle,anticonformista di odio verso tutti. Data la rabbia verso la società,cosi ingiusta,paradossale e soprattutto spietata avevo deciso di cambiare e diventare una persona molto più forte,di lavorare solo per me,di lottare contro chiunque si permettesse di farmi un torto. E in effetti cosi diventai..egoista,più intelligente,scaltro e soprattutto non vivevo più per nessuno se non per me stesso. Ero troppo arrabbiato con la società per regalare solo un minimo di me alla gente.
Ero in continua tensione perché a quel tempo capii che siamo fatti di processi mentali che qualsiasi situazione ci si presenti davanti, il nostro cervello reaziona in un determinato modo,con dei processi mentali inconsci. E credo che è stata questa cosa che m'ha segnato alla fine. Il mio cervello era così in tensione,cosi sotto stress che ad un certo punto ho sentito come se si rompesse qualcosa dentro,ho iniziato ad avere dei vuoti di memoria e a parlare malissimo. Io che parlavo un italiano pressoché perfetto,dopo quel episodio ho iniziato a mangiarmi le parole,scordarmi le parole e a parlare in un modo incomprensibile ad avere dei pensieri ossessivi nella mia testa.Veramente la gente non mi capiva più ed ero un rottame umano.Comunque dato che sono una persona che pensa ho individuato il mio problema nell'ansia che provavo,che ho sempre provato sin da piccolo ed ho capito che l'ansia non c'è da combatterla ma ignorarla. E così sono migliorato,ho perso la maggior parte dei miei pensieri ossessivi ma ora continuo ad avere problemi di concentrazione,di memoria e di linguaggio...mi sono sempre sentito diverso dagli altri...come mai tutto questo?
[#1]
Genrile Utente,
Lei chiede " come mai tutto questo".?
Mi sembra la logica conseguenza di tutto quallo che ci ha scritto...
A partire dalle sue botte. A sua madre,,,
Al l'alcolismo di suo padre...
Al suo dosagio adolecsenziale ....
Ed divorzio dei suoi genitori..
Ha mai pensato di farsi seguire da uno psicologo?
Credo che ne guadagnerebbe in qualità di vita.
Lei chiede " come mai tutto questo".?
Mi sembra la logica conseguenza di tutto quallo che ci ha scritto...
A partire dalle sue botte. A sua madre,,,
Al l'alcolismo di suo padre...
Al suo dosagio adolecsenziale ....
Ed divorzio dei suoi genitori..
Ha mai pensato di farsi seguire da uno psicologo?
Credo che ne guadagnerebbe in qualità di vita.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 28/06/2016.
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