Perchè per intenderci mi sembra strano che venga preso da attacchi di panico in momenti di calma
Salve, volevo chiedere un consiglio sulla mia situazione di salute.
In breve spiegherò la mia situazione medica di questi ultimi mesi: i miei disturbi sono iniziati a settembre quando dopo una cena con amici sono andato al pronto soccorso per una sensazione di mancanza di respiro. Per farla breve da quel giorno è iniziata una serie infinita di esami che hanno portato alla scoperta di un'ernia jatale a livello gastrico e una forte allergia con deviazione del setto e ingrossamento dei turbinati a livello nasale. Più recentemente ho effettuato anche esami polmonari che sono che hanno dato tutti esiti negativi. Nonostante tutto però io continuo ad essere soggetto a questi attacchi di mancanza di respiro saltuari, più o meno acuti a seconda dei giorni. Dato che però tale problema è evidente che non derivi da nessuno dei disturbi sopra descritti, tutti i dottori hanno iniziato a dirmi che si tratta di ansia accumulata e forse attacchi di panico e onestamente inizio anche io a condividere questa ipotesi, in primo luogo perchè come detto ho già effettuato tutti gli esami fisiologici possibili, secondo perchè riconosco di essere in un momento della vita carico di stress (studio ecc.) e infine perchè informandomi ho riconosciuto tutti i miei sintomi in guide sullo stato d'ansia, una delle quali anche in questo sito. Giungo dunque alla mia domanda: è possibile che i sintomi degli attacchi d'ansia si presentino nonostante la mia presa di coscienza del mio stato ansioso? ed è possibile che si verifichino anche in momenti in cui non sono sottoposto a stress, come ad esempio quando sono seduto alla mia scrivania a leggere? perchè per intenderci mi sembra strano che venga preso da attacchi di panico in momenti di calma e nella consapevolezza della mia situazione di stress. Spero di essermi spiegato in modo esaustivo
Grazie, cordiali saluti
Federico
In breve spiegherò la mia situazione medica di questi ultimi mesi: i miei disturbi sono iniziati a settembre quando dopo una cena con amici sono andato al pronto soccorso per una sensazione di mancanza di respiro. Per farla breve da quel giorno è iniziata una serie infinita di esami che hanno portato alla scoperta di un'ernia jatale a livello gastrico e una forte allergia con deviazione del setto e ingrossamento dei turbinati a livello nasale. Più recentemente ho effettuato anche esami polmonari che sono che hanno dato tutti esiti negativi. Nonostante tutto però io continuo ad essere soggetto a questi attacchi di mancanza di respiro saltuari, più o meno acuti a seconda dei giorni. Dato che però tale problema è evidente che non derivi da nessuno dei disturbi sopra descritti, tutti i dottori hanno iniziato a dirmi che si tratta di ansia accumulata e forse attacchi di panico e onestamente inizio anche io a condividere questa ipotesi, in primo luogo perchè come detto ho già effettuato tutti gli esami fisiologici possibili, secondo perchè riconosco di essere in un momento della vita carico di stress (studio ecc.) e infine perchè informandomi ho riconosciuto tutti i miei sintomi in guide sullo stato d'ansia, una delle quali anche in questo sito. Giungo dunque alla mia domanda: è possibile che i sintomi degli attacchi d'ansia si presentino nonostante la mia presa di coscienza del mio stato ansioso? ed è possibile che si verifichino anche in momenti in cui non sono sottoposto a stress, come ad esempio quando sono seduto alla mia scrivania a leggere? perchè per intenderci mi sembra strano che venga preso da attacchi di panico in momenti di calma e nella consapevolezza della mia situazione di stress. Spero di essermi spiegato in modo esaustivo
Grazie, cordiali saluti
Federico
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Si e' spiegato perfettamente!
Dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che utilizzi metodologie psicosomatiche.
Esiste infatti in noi un inconscio che stabilisce la via di espressione dei disagi: essa puo' essere cosciente o essere deviata sul corpo. E cio' avvenire in modo inconscio.
Occorre quindi operare in senso da permettere il passaggio delle problematiche a livello cosciente e la loro elaborazione consapevole.
Le formulo i miei auguri.
Dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che utilizzi metodologie psicosomatiche.
Esiste infatti in noi un inconscio che stabilisce la via di espressione dei disagi: essa puo' essere cosciente o essere deviata sul corpo. E cio' avvenire in modo inconscio.
Occorre quindi operare in senso da permettere il passaggio delle problematiche a livello cosciente e la loro elaborazione consapevole.
Le formulo i miei auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 22/06/2016.
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