Calo della libido o ansia da prestazione?
Sono un ragazzo sui 30 e mai avrei pensato di dover affrontare problemi di carattere sessuale alla mia età.
Da pochi mesi sto con una ragazza che mi piace molto, la desidero, ma non riesco ad avere un rapporto completo con lei perché al momento della penetrazione perdo l’erezione, cosa che invece non mi capita quando lei mi masturba (anche se ultimamente, forse lo stress, mi capita anche in quel caso). Credo di soffrire di ansia da prestazione a causa di un rapporto passato (in effetti non è la 1a volta), ma il punto è che non avendo avuto una grande continuità di rapporti sessuali nel tempo, non ho certezze. Il punto è che mi è anche capitato di stare veramente bene con lei, di essere rilassato e di desiderarla… ma nulla e mi chiedo se l’ansia da prestazione può colpire anche a livello inconscio.
Il dato di fatto è che negli ultimi 3 / 4 anni sono stato molto alla larga dai rapporti per paura di fare “brutte figure”, ma è altrettanto vero che non riscontravo in me gli stessi stimoli sessuali (eccitamento) spesso dichiarati dai ragazzi della mia età alla vista di una bella ragazza in giro nei locali o in spiaggia (pur essendone attratto, il desiderio c’è) o alla vista di un calendario sexy.
Prima della mia attuale partner, nel corso degli ultimi 3 / 4 anni, ho avuto qualche altro breve rapporto in cui ho riscontrato gli stessi sintomi: desiderio, ma erezione solo parziale e solo con una stimolazione manuale della partner (ma non sempre), riuscivo a raggiungere l’erezione completa.
Ora penso di essere un po’ sotto pressione, e nemmeno da solo riesco a raggiungere l’erezione.
Con estremo imbarazzo e difficoltà ho affrontato l’argomento con la mia attuale partner che, al momento, ha scelto di starmi vicino. Con altrettanto imbarazzo e difficoltà mi sono rivolto al mio medico che mi ha consigliato una visita andrologica che presto farò. Ho scelto di seguire anche un percorso alternativo, rivolgendomi ad uno dei consultori della asl da cui sono assistito: svolgerò delle sedute con uno psicologo, che si occupa di sessuologia da un paio di anni, ma, con tutta sincerità, non mi è sembrata una persona sufficientemente preparata per affrontare il mio caso e comunque non mi ha trasmesso quella fiducia che mi aspettavo.
La situazione è molto tesa e pesa sul rapporto di coppia (che rischia di crollare): non siamo più sereni ed è per questo motivo che ho scelto, coinvolgendo la mia partner, di ricorrere all’aiuto di un farmaco (il medico di base mi ha prescritto levitra). In questo modo spero di riuscire a condividere con lei quelle emozioni che entrambi desideriamo e ridare un po’ di serenità al rapporto, in attesa che il mio percorso clinico e psicologico possa dare i primi riscontri. Penso anche che forse l’uso di un farmaco può aiutarmi a superare un eventuale “blocco psicologico” , se di blocco si tratta, e parto con la consapevolezza di voler evitare a tutti i costi la “dipendenza psicologica” dal farmaco, perché alla mie età ho piena voglia di raggiungere una mia vita sessuale in tutta normalità.
Cosa vorrei chiedere: vorrei innanzitutto sapere se sto seguendo un approccio corretto o sconsigliabile, se è meglio usare il farmaco prescritto dal medico o trovare alternative più naturali (ho letto di diverse soluzioni/pastiglie che non sono farmaci) e
soprattutto, se nella mia zona (il circondario di Malpensa, territorio asl di varese) c’è uno specialista sessuologo a cui potermi rivolgere, un medico/psicologo che abbia maturato esperienza di anni e che sappia ispirarmi piena fiducia per aiutarmi a risolvere questa pressante situazione. Esiste però un problema “economico”, e penso di non avere ad oggi alternative al di fuori del consultorio pubblico…
Ultima domanda: l’ansia può agire a livello inconscio?
Scusandomi per essermi dilungato, ringrazio anticipatamente per tutta l’attenzione che vorrete dimostrarmi.
Da pochi mesi sto con una ragazza che mi piace molto, la desidero, ma non riesco ad avere un rapporto completo con lei perché al momento della penetrazione perdo l’erezione, cosa che invece non mi capita quando lei mi masturba (anche se ultimamente, forse lo stress, mi capita anche in quel caso). Credo di soffrire di ansia da prestazione a causa di un rapporto passato (in effetti non è la 1a volta), ma il punto è che non avendo avuto una grande continuità di rapporti sessuali nel tempo, non ho certezze. Il punto è che mi è anche capitato di stare veramente bene con lei, di essere rilassato e di desiderarla… ma nulla e mi chiedo se l’ansia da prestazione può colpire anche a livello inconscio.
Il dato di fatto è che negli ultimi 3 / 4 anni sono stato molto alla larga dai rapporti per paura di fare “brutte figure”, ma è altrettanto vero che non riscontravo in me gli stessi stimoli sessuali (eccitamento) spesso dichiarati dai ragazzi della mia età alla vista di una bella ragazza in giro nei locali o in spiaggia (pur essendone attratto, il desiderio c’è) o alla vista di un calendario sexy.
Prima della mia attuale partner, nel corso degli ultimi 3 / 4 anni, ho avuto qualche altro breve rapporto in cui ho riscontrato gli stessi sintomi: desiderio, ma erezione solo parziale e solo con una stimolazione manuale della partner (ma non sempre), riuscivo a raggiungere l’erezione completa.
Ora penso di essere un po’ sotto pressione, e nemmeno da solo riesco a raggiungere l’erezione.
Con estremo imbarazzo e difficoltà ho affrontato l’argomento con la mia attuale partner che, al momento, ha scelto di starmi vicino. Con altrettanto imbarazzo e difficoltà mi sono rivolto al mio medico che mi ha consigliato una visita andrologica che presto farò. Ho scelto di seguire anche un percorso alternativo, rivolgendomi ad uno dei consultori della asl da cui sono assistito: svolgerò delle sedute con uno psicologo, che si occupa di sessuologia da un paio di anni, ma, con tutta sincerità, non mi è sembrata una persona sufficientemente preparata per affrontare il mio caso e comunque non mi ha trasmesso quella fiducia che mi aspettavo.
La situazione è molto tesa e pesa sul rapporto di coppia (che rischia di crollare): non siamo più sereni ed è per questo motivo che ho scelto, coinvolgendo la mia partner, di ricorrere all’aiuto di un farmaco (il medico di base mi ha prescritto levitra). In questo modo spero di riuscire a condividere con lei quelle emozioni che entrambi desideriamo e ridare un po’ di serenità al rapporto, in attesa che il mio percorso clinico e psicologico possa dare i primi riscontri. Penso anche che forse l’uso di un farmaco può aiutarmi a superare un eventuale “blocco psicologico” , se di blocco si tratta, e parto con la consapevolezza di voler evitare a tutti i costi la “dipendenza psicologica” dal farmaco, perché alla mie età ho piena voglia di raggiungere una mia vita sessuale in tutta normalità.
Cosa vorrei chiedere: vorrei innanzitutto sapere se sto seguendo un approccio corretto o sconsigliabile, se è meglio usare il farmaco prescritto dal medico o trovare alternative più naturali (ho letto di diverse soluzioni/pastiglie che non sono farmaci) e
soprattutto, se nella mia zona (il circondario di Malpensa, territorio asl di varese) c’è uno specialista sessuologo a cui potermi rivolgere, un medico/psicologo che abbia maturato esperienza di anni e che sappia ispirarmi piena fiducia per aiutarmi a risolvere questa pressante situazione. Esiste però un problema “economico”, e penso di non avere ad oggi alternative al di fuori del consultorio pubblico…
Ultima domanda: l’ansia può agire a livello inconscio?
Scusandomi per essermi dilungato, ringrazio anticipatamente per tutta l’attenzione che vorrete dimostrarmi.
[#1]
Gentile utente,
sono spiacente ho postato gia' una risposta ma non sembra essere andata a buon fine, nel caso perdoni la ripetizione.
Il suo caso necessita di una valutazione andrologica che possa prendere in considerazione patologie organiche.
Non ho ben capito il tipo di farmaco prescritto se ce ne e' uno.
Prima di rivolgersi a psicologi, sessuologi, psichiatri, deve necessariamente far escludere il quadro clinico dipendente da un qualsiasi problema di natura fisica che possa essere presente.
Qualora tutto dovesse risultare negativo, allora sara' il caso opportuno di rivolgersi ad uno psichiatra per un trattamento adeguato.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
sono spiacente ho postato gia' una risposta ma non sembra essere andata a buon fine, nel caso perdoni la ripetizione.
Il suo caso necessita di una valutazione andrologica che possa prendere in considerazione patologie organiche.
Non ho ben capito il tipo di farmaco prescritto se ce ne e' uno.
Prima di rivolgersi a psicologi, sessuologi, psichiatri, deve necessariamente far escludere il quadro clinico dipendente da un qualsiasi problema di natura fisica che possa essere presente.
Qualora tutto dovesse risultare negativo, allora sara' il caso opportuno di rivolgersi ad uno psichiatra per un trattamento adeguato.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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[#2]
Gentile utente,
secondo me lei sta seguendo l'approccio giusto. Come ha già anticipato farà a breve una visita andrologica, onde escludere la presenza di patologie mediche.
Dopodichè mi sembra che sia già abbastanza motivato ad affrontare il problema dal punto di vista psicologico. Può capitare, comunque, di non trovarsi in sintonia col proprio terapeuta. Il suo è un problema molto delicato, quindi si cerchi un terapeuta col quale possa sentirsi libero di affrontare davvero tutto.
Cordialmente
Daniel Bulla
secondo me lei sta seguendo l'approccio giusto. Come ha già anticipato farà a breve una visita andrologica, onde escludere la presenza di patologie mediche.
Dopodichè mi sembra che sia già abbastanza motivato ad affrontare il problema dal punto di vista psicologico. Può capitare, comunque, di non trovarsi in sintonia col proprio terapeuta. Il suo è un problema molto delicato, quindi si cerchi un terapeuta col quale possa sentirsi libero di affrontare davvero tutto.
Cordialmente
Daniel Bulla
[#3]
Gentile utente,
sono riuscito a leggere che le e' stato prescritto il LEVITRA.
Tale farmaco interviene sulla componente vascolare della sua mancata erezione, creando un meccanismo semplicemente di tipo meccanico e non di altro genere.
Pertanto, una volta effettuata la visita andrologica, ed escluse le cause organiche, è comunque necessario intervenire sulla componente psicologica del problema qualora ci fosse.
L'utilizzo del farmaco renderebbe stabile l'erezione proprio grazie al suo meccanismo ma non porta a soluzione problemi andrologici o psicologici, che, con il tempo, potrebbero ripresentarsi in modo ancora piu' pesante.
Eviterei di assumerlo fino alla visita andrologica per poi chiedere consiglio all'andrologo.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
sono riuscito a leggere che le e' stato prescritto il LEVITRA.
Tale farmaco interviene sulla componente vascolare della sua mancata erezione, creando un meccanismo semplicemente di tipo meccanico e non di altro genere.
Pertanto, una volta effettuata la visita andrologica, ed escluse le cause organiche, è comunque necessario intervenire sulla componente psicologica del problema qualora ci fosse.
L'utilizzo del farmaco renderebbe stabile l'erezione proprio grazie al suo meccanismo ma non porta a soluzione problemi andrologici o psicologici, che, con il tempo, potrebbero ripresentarsi in modo ancora piu' pesante.
Eviterei di assumerlo fino alla visita andrologica per poi chiedere consiglio all'andrologo.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#4]
Ex utente
Innanzitutto ringrazio i dr. per l'attenzione rivolta, e cmq seguiro' i consigli dato che a giorni ho visita dall'andrologo.
Per quanto riguarda l'aspetto psicologico sinceramente non so proprio che dire perche' anche se in passato ho avuto ansie da prestazione che mi hanno limitato, ora sento che non è cosi' perche' con la mia partner sto bene, sono rilassato, la desidero, eppure ho problemi di eccitamento.
E vorrei sottolineare anche che al mattino, al risveglio, l'erezione non è assolutamente un problema per me.
A questo punto, se dovessi escludere eventuali problemi biologici a seguito della prossima visita andrologica, la causa potrebbe essere lo stress da lavoro? Oppure, l'ansia da prestazione puo' colpire a livello subconscio e quindi senza che io ne sia consapevole? Mi spiego: penso di essere rilassato, ma in realta' il mio corpo non lo e' e lo dimostra con una risposta inequivocabile..
Per quanto riguarda l'aspetto psicologico sinceramente non so proprio che dire perche' anche se in passato ho avuto ansie da prestazione che mi hanno limitato, ora sento che non è cosi' perche' con la mia partner sto bene, sono rilassato, la desidero, eppure ho problemi di eccitamento.
E vorrei sottolineare anche che al mattino, al risveglio, l'erezione non è assolutamente un problema per me.
A questo punto, se dovessi escludere eventuali problemi biologici a seguito della prossima visita andrologica, la causa potrebbe essere lo stress da lavoro? Oppure, l'ansia da prestazione puo' colpire a livello subconscio e quindi senza che io ne sia consapevole? Mi spiego: penso di essere rilassato, ma in realta' il mio corpo non lo e' e lo dimostra con una risposta inequivocabile..
[#5]
Gentile utente,
e' necessario che faccia i suoi passi poco alla volta.
Non e' detto che debba effettuare terapie psicoterapeutiche necessariamente, dipende dall'entita' del problema, escluse le cause organiche.
Se e' presente solo una ansia da prestazione e' possibile una terapia solo precedente al rapporto che non comporta alcuna modificazione di altri parametri di vita.
Prima e' meglio effettuare i controlli. Poi puo' esplorare tutte le condizioni che secondo lei le potrebbero creare questo problema.
Tutte le altre considerazioni e le domande alle quali lei chiede risposta non possono essere approfondite in questo frangente ma necessitano di una valutazione diretta.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
e' necessario che faccia i suoi passi poco alla volta.
Non e' detto che debba effettuare terapie psicoterapeutiche necessariamente, dipende dall'entita' del problema, escluse le cause organiche.
Se e' presente solo una ansia da prestazione e' possibile una terapia solo precedente al rapporto che non comporta alcuna modificazione di altri parametri di vita.
Prima e' meglio effettuare i controlli. Poi puo' esplorare tutte le condizioni che secondo lei le potrebbero creare questo problema.
Tutte le altre considerazioni e le domande alle quali lei chiede risposta non possono essere approfondite in questo frangente ma necessitano di una valutazione diretta.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#6]
Caro utente, la terapia farmacologica in questi casi è spesso un palliativo. Farmaci come il Levitra, il Cialis o il Viagra agiscono ottimamente quando è presente una adeguata eccitazione psichica ma manca la 'risposta periferica'; l'unico prodotto che in teoria dovrebbe agire sui meccanismi centrali della libido è l'Uprima (apomorfina), ma non sempre funziona (in ogni caso, un tentativo può essere fatto). Penso sia utile approfondire il quadro in ambito di psicoterapia sessuologica.
Cari Saluti
Silvio Presta
Cari Saluti
Silvio Presta
Silvio Presta
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 30.3k visite dal 21/02/2006.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.