Gli incontri tra pazienti organizzati da cps
frequento da mesi cps. sono seguita da psicologa su parere psichiatra che non ha reputato il mio un caso psichiatrico bensì psicologico da disturbi personalità. questo è per me brutto periodo per vicende familiari. la psicologa mi propone corsi ove si conoscono persone con cui poi sono organizzati ritrovi e si beve tè assieme.
se li frequento, ho la garanzia che trattasi di persone già analizzate mentalmente da cps? ossia di persone che sono psicologicamente affidabili? mi sono sempre portata dietro trauma di cattivi abbinamenti già dai tempi della scuola ove ero cronicamente affiancata ai bulli della classe. la mia indole timida mi ha portato a subire violento bullismo che mi ha traumatizzato rendendomi una solitaria. ho il terrore di finire ancora nella brace pur rendendomi conto che ciò che mi propone il cps è unica via che mi permette di uscire da isolamento sociale. chi finisce al cps non è stato fortunato nella vita, temo che il cps non faccia altro che unire dannati a dannati e che tra dannati non ci possa essere altro che guerra tra poveri. del resto queste sono le preoccupazioni di chi vive brutti momenti psicologici che portano ad affidarsi a colloqui psicologici. spero che il mio interlocutore capisca il mio smarrimento che è tutt'altro che diffidenza nelle istituzioni, bensì inevitabili fobie di un mondo esterno in cui si fatica a inserirsi. se vado al cps vuol dire che non voglio isolarmi e voglio impormi qualche speranza per tirare avanti. mi vedo addosso un mondo che respinge e che non ha pietà della mia situazione, mi sento in un vicolo chiuso senza via d'uscita. ma non ho mai pensato ad ammazzarmi, anche se non ho voglia di vivere e reprimo sentimenti e desideri chiudendomi in me stessa. il mondo non è fatto per le donne sole e temo che non lo sia nemmeno il cps che tende ad accoppiare pazienti sperando di vincere il loro isolamento. ossia temo che il cps non faccia altro che far incontrare gli emarginati che non sono destinati ad andare d'accordo tra loro. persino il medico aziendale mi ha esortato a frequentare cps.
se li frequento, ho la garanzia che trattasi di persone già analizzate mentalmente da cps? ossia di persone che sono psicologicamente affidabili? mi sono sempre portata dietro trauma di cattivi abbinamenti già dai tempi della scuola ove ero cronicamente affiancata ai bulli della classe. la mia indole timida mi ha portato a subire violento bullismo che mi ha traumatizzato rendendomi una solitaria. ho il terrore di finire ancora nella brace pur rendendomi conto che ciò che mi propone il cps è unica via che mi permette di uscire da isolamento sociale. chi finisce al cps non è stato fortunato nella vita, temo che il cps non faccia altro che unire dannati a dannati e che tra dannati non ci possa essere altro che guerra tra poveri. del resto queste sono le preoccupazioni di chi vive brutti momenti psicologici che portano ad affidarsi a colloqui psicologici. spero che il mio interlocutore capisca il mio smarrimento che è tutt'altro che diffidenza nelle istituzioni, bensì inevitabili fobie di un mondo esterno in cui si fatica a inserirsi. se vado al cps vuol dire che non voglio isolarmi e voglio impormi qualche speranza per tirare avanti. mi vedo addosso un mondo che respinge e che non ha pietà della mia situazione, mi sento in un vicolo chiuso senza via d'uscita. ma non ho mai pensato ad ammazzarmi, anche se non ho voglia di vivere e reprimo sentimenti e desideri chiudendomi in me stessa. il mondo non è fatto per le donne sole e temo che non lo sia nemmeno il cps che tende ad accoppiare pazienti sperando di vincere il loro isolamento. ossia temo che il cps non faccia altro che far incontrare gli emarginati che non sono destinati ad andare d'accordo tra loro. persino il medico aziendale mi ha esortato a frequentare cps.
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Gentile Signora
Come giustamente Lei ha intuito questi incontri supervisionati in ambienti protetti sono strutturati proprio per restituire fiducia nella possibilita' di avere delle relazioni sociali piacevoli.
Le Sue paure, lo tenga sempre presente, non sono solo SUE! Appartengono a tutti quelli con cui condivide il contesto CPS. E' questo il "valore aggiunto" aggiunto" questi ambiti. Pur nelle difficolta' se si riesce ad accettare l'esigenza di relazionarsi, di non isolarsi, si trovano dei punti di contatto. E da li' si puo' ripartire per avere fiducia e sicurezza!
Parli con i responsabili delle Sue paure, forse la loro esperienza Le dara' un aiuto personalizzato!
Ci faccia sapere!
Come giustamente Lei ha intuito questi incontri supervisionati in ambienti protetti sono strutturati proprio per restituire fiducia nella possibilita' di avere delle relazioni sociali piacevoli.
Le Sue paure, lo tenga sempre presente, non sono solo SUE! Appartengono a tutti quelli con cui condivide il contesto CPS. E' questo il "valore aggiunto" aggiunto" questi ambiti. Pur nelle difficolta' se si riesce ad accettare l'esigenza di relazionarsi, di non isolarsi, si trovano dei punti di contatto. E da li' si puo' ripartire per avere fiducia e sicurezza!
Parli con i responsabili delle Sue paure, forse la loro esperienza Le dara' un aiuto personalizzato!
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 19/06/2016.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).