Rapporto con mia madre

Chiedo di nuovo consiglio in questo forum perché il rapporto con mia madre, in questi giorni, ha raggiunto i minimi storici.
Esattamente una settimana fa la mia ragazza è venuta a casa mia, a Roma (dove studio). Stiamo insieme da tre anni e lei è due anni più piccola di me, giustamente i genitori hanno preferito non mandarla sola a casa di un ragazzo (che comunque conoscono abbastanza bene, ormai). Così hanno deciso di chiedere a mia madre di restare con noi.
L'inferno è cominciato qualche giorno prima che arrivasse: mi trovavo a intervalli regolarissimi a litigare con mia madre per motivi che oserei definire infantili, come "Non mi vuoi più bene" o "Non vuoi che io stia qui", quest'ultimo si riferisce apertamente a una discussione risalente a più di sei mesi fa in cui accennai al mio desiderio di indipendenza e quindi di vivere perlopiù da solo.

Passano i giorni e decido di ignorarla, colto dalla gioia dell'imminente arrivo della mia ragazza. Finalmente arriva, felicissimi entriamo in casa, ma troviamo un'atmosfera così tesa da far paura. Mia madre a stento la saluta e, in sintesi, per sei giorni non le ha rivolto la parola, ha parlato male di lei per telefono urlando in modo che sentissimo (argomento principale: disordine e freddezza, anche se quest'ultima è nata da lei) e evitava ad ogni costo addirittura di entrare nelle stanze dove fosse la mia ragazza. In un paio di occasioni ha avuto modo di parlare con la madre della mia ragazza con l'aperto fine di creare discussioni anche nella sua famiglia.
Il risultato di tutto ciò è stato che lei probabilmente non frequenterà più casa mia (non quella a Roma) proprio perché c'è mia madre e i suoi genitori preferiscono non frequenti qualcuno che ha tanto ingiustificato rancore nei suoi confronti.
Io sto passando dei momenti orribili per tutto ciò e mia madre, vedendo il mio dolore, non esita a fare continue battute per compiacersi.

Se può esser utile a capire meglio mia madre: da bambino mi ha impedito di frequentare l'asilo e le mie uniche uscite non in sua compagnia, fino al periodo precedente all'università, erano quelle legate alla scuola. In sintesi non sono mai potuto uscire, mai, in compagnia di amici e le gite scolastiche erano per me un sogno remoto e irrealizzabile.

Ringrazio tutti per l'attenzione e mi scuso per il dolore che forse ho fatto eccessivamente trasparire.

P.S. Ha sempre avuto un rapporto squisito con la mia ragazza prima di questa settimana, ha sempre detto di volerle bene e apprezzarla molto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi scusi gentile utente, ma c'e qualcosa che non va nella "consecutio" che narra. Qualcosa di anomalo.
Se la ragazza ha chiesto a Sua madre il permesso di venire da Lei (giustissimamente) e Sua madre glielo ha dato perche' avrebbe dovuto poi cambiare opinione?
Vorrei che riflettesse un po' su questo: chi narra un accadimento ha una visione soggettiva di tutto ma occorre dare un senso alla narrazione.
Rifletta bene cercando di individuare anche le SUE resposabilita', altrimenti credo che non potremo aiutarLa.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Purtroppo non c'è nulla di non fedele alla realtà. Si è sempre mostrata felice di avere la mia ragazza con noi, ma quando il momento è giunto ha subito un radicale cambiamento.
L'oggetto delle sue critiche e quindi, credo, la causa del suo atteggiamento è stata una presunta ostilità da parte della mia ragazza. Lei diceva di aver visto di non essere gradita, cosa che nego con tutto me stesso.

In alcuni momenti penso si tratti di un disturbo paranoide della personalità. Mi è capitato di leggere qualcosa a riguardo e mi sembra l'unica spiegazione per questi avvenimenti: tende a vedere malevolenza in ogni frase pronunciata, in ogni azione compiuta. Spesso mi ritrovo nel centro di un litigio per un'affermazione innocente che viene interpretata come dichiarazione di guerra.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo, la invito in modo risoluto ad assumere un atteggiamento diverso nei confronti di Sua madre. O temo che la Vostra vita sara' spiacevole per entrambi.
Spero di averLe trasmesso il mio pensiero. Poi prosegua Lei. Gli psicologi mettono i evidenza i punti critici, il resto deve farlo e soprattutto pesarlo Lei.
I miei saluti.
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