Problemi nel vivere il sesso
Salve a tutti, ho bisogno di un consiglio per un problema che mi porto dietro da un po' e che non so come affrontare.
In breve la mia storia è questa: alle medie venivo presa in giro dai compagni di classe maschi per il mio aspetto fisico, così mi ero convinta di dover rimanere sola perché nessuno mi avrebbe mai voluto. A 13 anni un ragazzo si è interessato a me, a me non piaceva ma mi sono messa con lui lo stesso perché non mi sembrava vero di piacere a qualcuno. Mi ha forzato a farmi fare dei preliminari nonostante io non volessi, mi sono opposta piangendo solo quando voleva costringermi a fare preliminari a lui. Dopo questo mio rifiuto mi ha scaricato.
Pochi mesi dopo mi sono messa con un altro che stavolta mi piaceva molto. Sotto sue pressioni, pur di non perderlo ho accettato di farlo con lui la prima volta nonostante non mi sentissi per niente pronta. Non avevo capito che voleva solo quello da me e infatti mi ha lasciata poco dopo. Ci sono stata malissimo, mi sono sentita per molto tempo uno schifo di persona, una stupida, idegna di amore, insignificante, mi sono vergognata da morire, l'idea che avevo di me stessa era quella di un rifiuto umano. Non riesco ad esprimere a parole quanto male mi abbiano fatto stare queste due esperienze.
Adesso è passato molto tempo e le cose vanno meglio: mi piaccio, mi stimo, mi ritengo una ragazza carina e intelligente che si merita il meglio, ho tante passioni e tanti amici, da due anni ho anche trovato una persona di cui sono innamorata davvero, che mi ama a sua volta, con cui sono felice e con cui ho costruito una bella relazione. Il problema è che in me si è come creata una frattura che non riesco a sanare: ho seri problemi a vivere il sesso, non riesco a lasciarmi andare, mi sento inadeguata, mi sento sporca e dopo averlo fatto piango . Le prime volte non riuscivo proprio ad avere un rapporto perché insorgevano problemi come ansia, tachicardia, paura, bruciori di stomaco atroci, dolore, crisi di pianto incontrollabile. Ora va un po' meglio ma il malessere di base non mi abbandona.
Mi addolora molto il fatto che io viva un'esperienza di per sé bella e piacevole come fare l'amore con il proprio ragazzo come una fonte di dolore, angoscia e vergogna. E so che questo accade perché io associo il sesso alle due esperienze mortificanti che ho avuto in passato (anche se sono colpa mia perché mi sono fatta usare, a quei due ragazzi avrei dovuto dire di no!).
Il mio ragazzo non mi mette pressioni ed è molto paziente e comprensivo, ma io sono stanca di non poter vivere tranquillamente la sessualità con lui. Premetto anche che lui non sa perchè faccio così, non riesco a parlare con nessuno del mio passato sessuale perché mi vergogno e vorrei solo cancellarlo dalla mia vita.
Spero che qualcuno possa darmi dei consigli.
In breve la mia storia è questa: alle medie venivo presa in giro dai compagni di classe maschi per il mio aspetto fisico, così mi ero convinta di dover rimanere sola perché nessuno mi avrebbe mai voluto. A 13 anni un ragazzo si è interessato a me, a me non piaceva ma mi sono messa con lui lo stesso perché non mi sembrava vero di piacere a qualcuno. Mi ha forzato a farmi fare dei preliminari nonostante io non volessi, mi sono opposta piangendo solo quando voleva costringermi a fare preliminari a lui. Dopo questo mio rifiuto mi ha scaricato.
Pochi mesi dopo mi sono messa con un altro che stavolta mi piaceva molto. Sotto sue pressioni, pur di non perderlo ho accettato di farlo con lui la prima volta nonostante non mi sentissi per niente pronta. Non avevo capito che voleva solo quello da me e infatti mi ha lasciata poco dopo. Ci sono stata malissimo, mi sono sentita per molto tempo uno schifo di persona, una stupida, idegna di amore, insignificante, mi sono vergognata da morire, l'idea che avevo di me stessa era quella di un rifiuto umano. Non riesco ad esprimere a parole quanto male mi abbiano fatto stare queste due esperienze.
Adesso è passato molto tempo e le cose vanno meglio: mi piaccio, mi stimo, mi ritengo una ragazza carina e intelligente che si merita il meglio, ho tante passioni e tanti amici, da due anni ho anche trovato una persona di cui sono innamorata davvero, che mi ama a sua volta, con cui sono felice e con cui ho costruito una bella relazione. Il problema è che in me si è come creata una frattura che non riesco a sanare: ho seri problemi a vivere il sesso, non riesco a lasciarmi andare, mi sento inadeguata, mi sento sporca e dopo averlo fatto piango . Le prime volte non riuscivo proprio ad avere un rapporto perché insorgevano problemi come ansia, tachicardia, paura, bruciori di stomaco atroci, dolore, crisi di pianto incontrollabile. Ora va un po' meglio ma il malessere di base non mi abbandona.
Mi addolora molto il fatto che io viva un'esperienza di per sé bella e piacevole come fare l'amore con il proprio ragazzo come una fonte di dolore, angoscia e vergogna. E so che questo accade perché io associo il sesso alle due esperienze mortificanti che ho avuto in passato (anche se sono colpa mia perché mi sono fatta usare, a quei due ragazzi avrei dovuto dire di no!).
Il mio ragazzo non mi mette pressioni ed è molto paziente e comprensivo, ma io sono stanca di non poter vivere tranquillamente la sessualità con lui. Premetto anche che lui non sa perchè faccio così, non riesco a parlare con nessuno del mio passato sessuale perché mi vergogno e vorrei solo cancellarlo dalla mia vita.
Spero che qualcuno possa darmi dei consigli.
[#1]
Gentile utente,
Le esperienze "sessuali" per una ragazza sono sempre qualcosa che viene vissuto con i sentimenti e per questo lasciano il segno.
Il suo atteggiamento con questi due ragazzi pero' le sta costando un po' troppo e bisognerebbe capire cosa e' andato a colpire dentro di Lei. Forse delle problematiche gia' silenziate che si sono riattivate.
Se non acquisirà' queste informazioni e non le elaborera' a fondo potrebbero ripresentarsi in Lei e crearle problemi.
La sessualita' e' infatti un aspetto della personalita' e come tale va consderato. Integrato con tutto il Suo modo di essere.
E la propria personalita' e' la struttura tramite la quale ci mostriamo agli altri e interagiamo con loro.
Le faccio i migliori auguri! Spero che la Sua riflessione Le sia proficua.
Le esperienze "sessuali" per una ragazza sono sempre qualcosa che viene vissuto con i sentimenti e per questo lasciano il segno.
Il suo atteggiamento con questi due ragazzi pero' le sta costando un po' troppo e bisognerebbe capire cosa e' andato a colpire dentro di Lei. Forse delle problematiche gia' silenziate che si sono riattivate.
Se non acquisirà' queste informazioni e non le elaborera' a fondo potrebbero ripresentarsi in Lei e crearle problemi.
La sessualita' e' infatti un aspetto della personalita' e come tale va consderato. Integrato con tutto il Suo modo di essere.
E la propria personalita' e' la struttura tramite la quale ci mostriamo agli altri e interagiamo con loro.
Le faccio i migliori auguri! Spero che la Sua riflessione Le sia proficua.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Cara Ragazza,
Darsi il permesso non è Semplice..
La sessualità, quella empatica, ludica, complice e di scambio...prevede un vero incontro di anime, altrimenti è ginnastica.
Dovrebbero esserci le tre C:
Cuore
Corpo
Cervello...di cui troverà tanti articoli nel mio sito www.valeriarandone.it
Il passato inoltre, non può essere cancellato, né rimosso..ma attraversato, affrontato, elaborato ed adeguatemnte riposto.
Si facci aiutare da un nostro collega, la vita sessuale è indispensabile all'amore, e viceversa, ovviamente.
Darsi il permesso non è Semplice..
La sessualità, quella empatica, ludica, complice e di scambio...prevede un vero incontro di anime, altrimenti è ginnastica.
Dovrebbero esserci le tre C:
Cuore
Corpo
Cervello...di cui troverà tanti articoli nel mio sito www.valeriarandone.it
Il passato inoltre, non può essere cancellato, né rimosso..ma attraversato, affrontato, elaborato ed adeguatemnte riposto.
Si facci aiutare da un nostro collega, la vita sessuale è indispensabile all'amore, e viceversa, ovviamente.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Salve dottoressa Randone, ringrazio molto anche Lei per la risposta. Non ho chiesto aiuto ad uno specialista perché mi vergogno. Crede che io debba rivolgermi ad un sessuologo?
Dottoressa Esposito, grazie per la spiegazione. Non saprei dire, ma non ricordo eventi traumatici relativi alla sfera sessuale nella mia infanzia... Al contrario, ho sempre considerato fonte del mio disagio le due esperienze avute da ragazzina.
Dottoressa Esposito, grazie per la spiegazione. Non saprei dire, ma non ricordo eventi traumatici relativi alla sfera sessuale nella mia infanzia... Al contrario, ho sempre considerato fonte del mio disagio le due esperienze avute da ragazzina.
[#7]
Le due esperienze sono la presentificazione della Sua problematica.
Che non ricordi eventi traumatici infantili e' fisiologico. Se ci sono state CAUSE non si tratta di eventi. La psiche dei bambini non registra EVENTI ma emozioni silenziose che bisogna andare a ripescare con metodologie appropriate.
Le porgo nuovamente i miei saluti.
Che non ricordi eventi traumatici infantili e' fisiologico. Se ci sono state CAUSE non si tratta di eventi. La psiche dei bambini non registra EVENTI ma emozioni silenziose che bisogna andare a ripescare con metodologie appropriate.
Le porgo nuovamente i miei saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 15/06/2016.
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