Paura contagio hiv

Buongiorno dottori,
so che dal titolo non sembra la categoria più adeguata per scrivere, ma ora mi spiegherò meglio.
Ho scoperto da qualche tempo di essere ipocondriaca (diagnosi della mia dottoressa, a seguito di un brutto evento verificatosi nella mia vita). Il mio timore più grande è quello di potermi ammalare e, soprattutto, quello di aver contratto l'hiv. Ogni giorno penso a situazioni diverse in cui potrei esser venuta a contatto con quel tipo di virus e non riesco a darmi pace.
1) I bagni pubblici sono un fattore di rischio? Ad esempio toccare la tavoletta del water, qualche schizzo a contatto con le mucose vaginali, qualsiasi cosa all'interno dei bagni pubblici.
2) Ho un ragazzo da più di due anni. Prima di lui, mi sono vista con un ragazzo con cui c'è stato qualche scambio di intimità con masturbazione. Dopo essersi asciugato le mani, mi ha toccato le parti intime con penetrazione (dita). La mia domanda è la seguente: c'è qualche rischio di aver contratto il virus? Dopo poco, mi sono ammalata numerose volte (prima di questo "rapporto" avevo preso la broncopolmonite, quindi magari era dovuto a quello.)
3) Tutte queste mie paure sono nate all'incirca tre mesi fa, subito dopo l'evento traumatico (perdita di una persona cara). Mi sono ammalata a pochi giorni di distanza da questa perdita e la dottoressa mi ha diagnosticato una bronchite. I sintomi erano febbriciattola, tosse, raffreddore, mal di gola, linfonodi gonfi (mi capita spesso, causa mononucleosi quand'ero piccolina), mal di testa, congiuntivite, una vescica in bocca, brufoletti in una gamba. Ovviamente, da brava ipocondriaca, sono andata a googlare e i sintomi potrebbero essere quelli dell'hiv. Mi sto fasciando la testa per niente? Spero fosse dovuto allo stress subito in quel periodo!
Scusate il lungo messaggio.

In attesa di un cordiale riscontro
Distinti saluti
[#1]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile ragazza,
eventi di vita stressanti, come il lutto di una persona cara, possono generare una risposta ansiosa incontrollabile, e la nostra mente prova a fare quello che può, ovvero ricondurre ad un pericolo "reale", nel suo caso la paura del contagio di hiv.

L'unico modo per tranquillizzarsi sull'eventuale contagio è quello di fare il test medico per l'hiv.

Tuttavia, le preoccupazioni che ci descrive potrebbero essere riconducibili all'ipocondria, tanto più che le è stato diagnosticato dalla sua Dottoressa. Di chi si tratta? Medico di base o psicologo?

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta.
Si tratta di un medico di base, che al momento mi ha prescritto degli ansiolitici. Se la situazione non dovesse migliorare, dovrò rivolgermi ad uno psicologo.
Per quanto riguarda le situazioni sopra descritte, come la vede la possibilità di contagio?
Mi scuso per tutte queste domande, ma la paura è tanta.
Prima di questo evento, ero una persona sin troppo tranquilla. Ma, ahimè, sono cose che succedono! E da quel momento, la vita cambia.
[#3]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Sulla possibilità effettiva del contagio può parlare col suo medico di base.
La sua richiesta di rassicurazioni fa parte di un possibile quadro ansioso. Ci chiede informazioni mediche nella sezione di psicologia, questo contribuisce a rafforzare l'ipotesi.

Lei scrive che prima di tre mesi fa era sin troppo tranquilla: è possibile che abbia trascurato alcuni suoi vissuti emotivi che sono poi scoppiati in seguito a questo evento luttuoso? Chi è la persona cara che ha perso? Come è venuta a mancare?

Potrebbe essere utile effettuare una consulenza con un nostro collega di persona, se non altro per cercare di capire meglio l'entità del problema.
[#4]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente le consiglio questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#5]
Dr.ssa Michela De Simone Psicologo, Psicoterapeuta 61
Gentile utente,
concordando con i colleghi credo anche io che il suo problema rientri più in una sfera ansiosa che prettamente medica.
Un consulto vis a vis con un collega le chiarirà certamente le idee e permetterà un inquadramento diagnostico più preciso.
Intanto provi a smettere di cercare materiale online su un'ipotetica malattia: questo la fa scivolare in un circolo vizioso per cui una ricerca richiede conferme che richiedono un'altra ricerca e così via.
Resto a disposizione,
cordialmente,

Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)

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