Uno shock anafilattico
Salve, provo a spiegare la mia storia brevemente con la speranza ti un giusto consiglio! Sono una ragazza di 27 anni sposata con 2 figli.. Ho passato la mia vita a viaggiare per motivi di lavoro di mio marito. Abbiamo cambiato moltissime città.. Non ho mai avuto problemi.. Ho vissuto sempre da sola crescendo i miei figli e viaggiando da sola. L anno scorso per una banalissima tracheite mi hanno prescritto delle siringhe.. Di notte ho avuto uno shock anafilattico e da lì sono iniziati i miei attacchi D ansia e il non riuscire più a stare sola.. Incontro una psicologa da un anno e devo dire che ho fatto degli enormi passi avanti.. Ho superato tante paure.. Le più grandi sono rimaste. Il dovermi allontanare da casa.. Non riesco più a viaggiare.. Anche un luogo lontano un ora casa mi spaventa.. E la paura di poter star male di nuovo. Mi sono data degli obbiettivi che ho raggiunto con fatica ma questi sono troppo per me. Mi fanno sentire anche in colpa con la mia famiglia che è costretta a stare qua per la mia paura.. Vorrei poter superare tutto..
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Salve, se si trova bene nel percorso che sta facendo potrebbe volerci ancora un po' di tempo. So che è difficile e può sembrare un'impresa impossibile, ma non è così. Comprendo la sua ansia, con cui dà titolo al consulto. Forse i processi attivati dal suo percorso si fanno sentire, se è così il suo stato d'animo ne è la conseguenza inevitabile, ma è un buon segno. È come se fosse una nuova nascita di sé, con tutto quello che comporta.
Il suo racconto mi fa pensare che a volte capita di crescere troppo velocemente. Quando questo succede, può essere che non si abbia avuto la possibilità di esprimere le proprie emozioni e comprenderle. Come se fosse stato necessario evitarle.
Questo però non vuol dire che le emozioni non ci sono più, e può accadere che certe paure rimangano silenti ma vive, finché un giorno non vengono fuori. Potrei dire per fortuna, in quanto fanno parte di lei.
Non so se questo pensiero riflette in qualche modo la sua esperienza esistenziale. In tal caso, l'emergere dei suoi vissuti attuali è un'occasione per prendersene cura e costituire un senso di fiducia e sicurezza in sé.
Un conto è essere indipendenti e vivere da soli evitando le proprie emozioni più profonde, un conto è ascoltare i propri bisogni e avere un proprio senso di autonomia. Indipendenza e autonomia sono due dimensioni diverse.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Il suo racconto mi fa pensare che a volte capita di crescere troppo velocemente. Quando questo succede, può essere che non si abbia avuto la possibilità di esprimere le proprie emozioni e comprenderle. Come se fosse stato necessario evitarle.
Questo però non vuol dire che le emozioni non ci sono più, e può accadere che certe paure rimangano silenti ma vive, finché un giorno non vengono fuori. Potrei dire per fortuna, in quanto fanno parte di lei.
Non so se questo pensiero riflette in qualche modo la sua esperienza esistenziale. In tal caso, l'emergere dei suoi vissuti attuali è un'occasione per prendersene cura e costituire un senso di fiducia e sicurezza in sé.
Un conto è essere indipendenti e vivere da soli evitando le proprie emozioni più profonde, un conto è ascoltare i propri bisogni e avere un proprio senso di autonomia. Indipendenza e autonomia sono due dimensioni diverse.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
Credo che le sue parole mi rispecchiano molto.. Sono cresciuta troppo in fretta.ho dovuto farlo..i miei genitori che si sono separati e sono cresciuta in un ambiante per niente semplice o normale. Ho sempre avuto troppa libertà e troppe responsabilità. Con la mia psicologa ho fatto passi da giganti.. Prima non riuscivo veramente ad uscire di casa da sola.. Ora lo faccio.. Sono riuscita ad affrontare paure che prima vedevo impossibili da raggiungere.. Ma lo scalino più grande è rimasto.. Io qui a casa sto bene.. L ansia non fa parte di me.. Ma non riesco davvero a trovare il coraggio di affrontare un viaggio anche solo di un ora.. E vorrei poterlo fare perché mio marito lavora ancora fuori e così non riusciamo a vederci quasi mai. Non voglio ricorre a nessun farmaco. Voglio farcela da sola. Io la ringrazio per la risposta e spero di trovare la giusta strada per stare meglio.
[#3]
Mi fa pensare che troppa libertà possa significare anche solitudine. E accanto a questo, la parola responsabilità, che utilizza, mi sembra emblematica e coerente.
A volte succede di dovere essere forti, senza poter dare ascolto ed esprimere le proprie emozioni più vive né condividere le proprie vulnerabilità, le incertezze e i comuni smarrimenti della vita.
Oggi sta lavorando su se stessa, potrà trovare una nuova dimensione dentro di sé, superare le sue ansie e vivere un nuovo senso di appartenenza nel mondo.
Voglio salutarla con una frase di un noto psicoanalista degli anni Cinquanta, Donald Winnicott. È stato il suo racconto a evocarla in me, facendomi pensare che nella vita è fondamentale essere anche un po' bambini: "La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo".
Sono sicuro che ce la farà.
Un augurio sincero,
Enrico de Sanctis
A volte succede di dovere essere forti, senza poter dare ascolto ed esprimere le proprie emozioni più vive né condividere le proprie vulnerabilità, le incertezze e i comuni smarrimenti della vita.
Oggi sta lavorando su se stessa, potrà trovare una nuova dimensione dentro di sé, superare le sue ansie e vivere un nuovo senso di appartenenza nel mondo.
Voglio salutarla con una frase di un noto psicoanalista degli anni Cinquanta, Donald Winnicott. È stato il suo racconto a evocarla in me, facendomi pensare che nella vita è fondamentale essere anche un po' bambini: "La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo".
Sono sicuro che ce la farà.
Un augurio sincero,
Enrico de Sanctis
[#7]
Per poterla aiutare di più sarebbe necessario approfondire i suoi vissuti e i tanti capitoli della sua vita, che abbiamo soltanto accennato.
Mio malgrado, purtroppo online, non riusciamo a farlo, nel modo dovuto. Si può procedere soltanto dal vivo, ed è importante che lei svolga il percorso in questo modo, che è quello idoneo.
A questo tengo, è fondamentale per me la sicurezza che a lei sia garantito il percorso nel modo corretto in cui deve svolgersi.
Mio malgrado, purtroppo online, non riusciamo a farlo, nel modo dovuto. Si può procedere soltanto dal vivo, ed è importante che lei svolga il percorso in questo modo, che è quello idoneo.
A questo tengo, è fondamentale per me la sicurezza che a lei sia garantito il percorso nel modo corretto in cui deve svolgersi.
[#8]
Utente
Ha pienamente ragione. Continuerò il percorso iniziato con la mia psicologa. Tutto è nelle mie mani.devo solo trovare il coraggio di affrontare la paura più grande. Io la ringrazio di nuovo. Credo che se mi scrivesse da più vicino non ci avrei pensato due volte a venire da lei. Mi ha trasmesso tranquillità.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 14/06/2016.
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