Problemi con la compagna
Salve, vorrei far chiarezza su una situazione che mi sta innervosendo non di poco. Convivo con la mia compagna da un pò di tempo ma sto sentendo che non è una situazione semplice. Lei è una ragazza molto ansiosa molto insicura, non ama il suo lavoro (per dirne uno di problema) e quindi rientra in casa sempre nervosa, ogni cosa che gli succede si abbatte e non dorme la notte. Io provo a parlargli per dirgli e rassicurarla e di dirgli di accettare la sua vita e che piano piano le cose miglioreranno ma lei mi dice che sono presuntuoso. Non è semplice vedere la tua compagna che soffre e non aiutarla emotivamente. Penso che non ce la faccio più perchè è troppo nervosa.
[#1]
Gentile utente,
comprendo la situazione.
Da quanto tempo convivete? Siete ancora in fase di rodaggio forse?
Non riuscire ad aiutare la propria compagna/ il propro compagno... accade; certamente quando è necesario l'aiuto di uno specialista, come sembrerebbe in questo caso.
Una visita da medico di base,
il ricorso allo psicologo
sono le due cose che vedo adatte in questa situazione.
<<Penso che non ce la faccio più perchè è troppo nervosa.<< Glielo ha comunicato? Ne avete parlato?
comprendo la situazione.
Da quanto tempo convivete? Siete ancora in fase di rodaggio forse?
Non riuscire ad aiutare la propria compagna/ il propro compagno... accade; certamente quando è necesario l'aiuto di uno specialista, come sembrerebbe in questo caso.
Una visita da medico di base,
il ricorso allo psicologo
sono le due cose che vedo adatte in questa situazione.
<<Penso che non ce la faccio più perchè è troppo nervosa.<< Glielo ha comunicato? Ne avete parlato?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Salve,
penso sia importante quando dice che vuole fare chiarezza rispetto alla situazione con la sua compagna.
Provo a lasciarle un mio pensiero evocato dalla lettura delle sue parole, con cui è riuscito a comunicare uno scenario familiare che provoca un intenso carico emotivo.
Se da una parte sente il desiderio di aiutare la sua compagna e questo è molto significativo e umano da parte sua, mi sono chiesto se ci sta scrivendo per fare chiarezza dentro di sé circa i suoi sentimenti.
Ci sono due aspetti che vorrei sottolineare.
Un aspetto riguarda il fatto che lei può aiutare la sua compagna fino a un certo punto, il resto deve farlo da sola.
Questo aspetto è importante e può riflettere se dentro di sé tende a sentire una forte responsabilità verso gli altri. È un discorso in realtà complesso, che potrebbe aprire capitoli importanti della sua vita.
Un altro aspetto che ci tenevo a comunicarle riguarda uno stato d'animo che leggo tra le righe, non so se può riconoscerlo in lei.
Mi sono chiesto se sente un'insoddisfazione personale nei confronti della sua compagna. Non soltanto quindi un senso di impotenza, ma anche una componente di insoddisfazione e di rabbia.
Quando la propria compagna rientra in casa dovrebbe essere un momento gioioso, desiderato, l'annuncio che ci sarà un po' di tempo da trascorrere in buona compagnia.
Inoltre, il conforto che lei tenta di darle sembra non essere apprezzato, quando le dice di essere "presuntuoso" è una critica a fronte di un tentativo che da parte sua vorrebbe essere tutt'altro.
Se da una parte è giusto che lei si prenda cura del malessere della sua compagna, pur nei limiti di cui le parlavo, è altrettanto giusto che anche la sua compagna si prenda cura di lei.
Questo potrebbe provocare un allontanamento in questo momento, tanto che lei dice "non ce la faccio più". E forse non ce la fa più, fortunatamente, a farsi carico di una situazione, diciamo, da solo.
Lei conosce la sua storia, se ci sono stati momenti buoni e che cosa è successo "da un po' di tempo" a questa parte.
Il fatto che lei sia arrivato al limite potremmo vederlo come l'occasione per cambiare un lessico famigliare che porta ad allontanarvi anziché unirvi.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
penso sia importante quando dice che vuole fare chiarezza rispetto alla situazione con la sua compagna.
Provo a lasciarle un mio pensiero evocato dalla lettura delle sue parole, con cui è riuscito a comunicare uno scenario familiare che provoca un intenso carico emotivo.
Se da una parte sente il desiderio di aiutare la sua compagna e questo è molto significativo e umano da parte sua, mi sono chiesto se ci sta scrivendo per fare chiarezza dentro di sé circa i suoi sentimenti.
Ci sono due aspetti che vorrei sottolineare.
Un aspetto riguarda il fatto che lei può aiutare la sua compagna fino a un certo punto, il resto deve farlo da sola.
Questo aspetto è importante e può riflettere se dentro di sé tende a sentire una forte responsabilità verso gli altri. È un discorso in realtà complesso, che potrebbe aprire capitoli importanti della sua vita.
Un altro aspetto che ci tenevo a comunicarle riguarda uno stato d'animo che leggo tra le righe, non so se può riconoscerlo in lei.
Mi sono chiesto se sente un'insoddisfazione personale nei confronti della sua compagna. Non soltanto quindi un senso di impotenza, ma anche una componente di insoddisfazione e di rabbia.
Quando la propria compagna rientra in casa dovrebbe essere un momento gioioso, desiderato, l'annuncio che ci sarà un po' di tempo da trascorrere in buona compagnia.
Inoltre, il conforto che lei tenta di darle sembra non essere apprezzato, quando le dice di essere "presuntuoso" è una critica a fronte di un tentativo che da parte sua vorrebbe essere tutt'altro.
Se da una parte è giusto che lei si prenda cura del malessere della sua compagna, pur nei limiti di cui le parlavo, è altrettanto giusto che anche la sua compagna si prenda cura di lei.
Questo potrebbe provocare un allontanamento in questo momento, tanto che lei dice "non ce la faccio più". E forse non ce la fa più, fortunatamente, a farsi carico di una situazione, diciamo, da solo.
Lei conosce la sua storia, se ci sono stati momenti buoni e che cosa è successo "da un po' di tempo" a questa parte.
Il fatto che lei sia arrivato al limite potremmo vederlo come l'occasione per cambiare un lessico famigliare che porta ad allontanarvi anziché unirvi.
Un saluto,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#3]
Ex utente
Grazie per le risposte, è un anno di convivenza. I momenti buoni ci sono stati eccome e lei era molto serena ma poi non sò l'abitudine forse è entrata in gioco e lei si è un pò arenata. Io vivo molto più leggero la vita e non prendo tutto seriamente come fà lei nel senso che se un giorno và tutto storto penso vabbè oggi è andata così domani andrà sicuramente meglio, lei invece si distrugge dentro tra mille perchè è successo questo o quello anche se non me lo dice...si percepisce uno stato d'animo brutto. Non posso essere sempre il giullare della situazione a far rallegrare la situazione, ecco di cosa non ce la faccio. Si mi sento impotente perchè vorrei trasmettergli il mio modo di essere positivo, di vivere più leggera la vita. Magari lei ha tutto ma và a guardare sempre quella cosa che non gli va bene. Provo rabbia perchè basta poco per andare d'accordo ma bisogna sempre complicarsi la vita. Lei comunque và da uno specialista!
[#4]
<<lei invece si distrugge dentro tra mille perchè
<<basta poco per andare d'accordo
Quando la distanza tra i caratteri è notevole, no, non basta poco per andare d'accordo.
Occorre lavorare sui caratteri dei due.
Non ha però risposto alla mai domanda:
Ne avete parlato? Le ha espresso la Sua insoddisfazione?
<<basta poco per andare d'accordo
Quando la distanza tra i caratteri è notevole, no, non basta poco per andare d'accordo.
Occorre lavorare sui caratteri dei due.
Non ha però risposto alla mai domanda:
Ne avete parlato? Le ha espresso la Sua insoddisfazione?
[#7]
Gentile Utente,
In questi casi un consulto online non può aiutarla/vi.
Sarebbe utile uno spazio di ascolto condiviso, che si chiama come nsulenza di coppia, luogo simbolico di ascolto empatico, non giudicante, dove poter davvero chiarire dove fi isce il disagio individuale e dove finisce quello di coppia, e viceversa.
In questi casi un consulto online non può aiutarla/vi.
Sarebbe utile uno spazio di ascolto condiviso, che si chiama come nsulenza di coppia, luogo simbolico di ascolto empatico, non giudicante, dove poter davvero chiarire dove fi isce il disagio individuale e dove finisce quello di coppia, e viceversa.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
La sessualità appartiene ad entrambi, e la diagnosi - eventuale - di desiderio sessuale ipoattivo, sempre se tratti di questo, la deve fare un clinico.
Riguarda entrambi.
Ha consultato le letture?
Un pensionamento anticipato del desierio alla sua età, mi sembra prematuro e fautore di altre crisi...
Riguarda entrambi.
Ha consultato le letture?
Un pensionamento anticipato del desierio alla sua età, mi sembra prematuro e fautore di altre crisi...
[#11]
<<so che un consulto online non può aiutarmi<< (#8)
sì, può aiutare: può dare indirizzi e orientamenti,
MA
per agire di persona.
Rileggendo le prime risposte individuerà certamente i suggerimenti utili.
Saluti cordiali.
sì, può aiutare: può dare indirizzi e orientamenti,
MA
per agire di persona.
Rileggendo le prime risposte individuerà certamente i suggerimenti utili.
Saluti cordiali.
[#15]
È una situazione molto complessa e condivido l'importanza di un consulto dal vivo, perché sono tanti gli elementi che devono essere tenuti in considerazione e approfonditi nel tempo.
Quando lei si chiede che cosa sta sbagliando, io penso che dobbiamo guardare da più angolature questa sua domanda.
Ad esempio potremmo dire che lei può intervenire in un certo modo più che in un altro, ma poi non dipende tutto da lei. Senz'altro un tentativo può farlo assumendo un atteggiamento di ascolto, se non lo ha già fatto, senza dare consigli né critiche, ma provando a essere più sintonizzato sullo stato d'animo della sua compagna.
Potrebbe darsi che non si senta capita nel suo malessere, nonostante lei ce la metta tutta con il suo ottimismo.
Allo stesso tempo però è importante che lei possa soffermarsi sulla sua idea che sta sbagliando, che può risolvere lei stesso questa situazione. Questo è un punto cruciale, perché potrebbe riguardare il suo mondo interiore, non quello della sua compagna.
Come le dicevo, anche lei merita che qualcuno, rientrando a casa, le faccia un sorriso, prendendosi cura di lei e del vostro legame.
Il fatto che sia stanco di caricarsi questa situazione sulle sue spalle potrebbe, quindi, anche essere un aspetto positivo.
I motivi per cui si è creata questa situazione, inoltre, devono essere indagati in modo adeguato. Lei sottolinea sia alcuni problemi personali della sua compagna sia una qualche stanchezza di coppia, se non ho capito male, legata all'abitudine.
Bisognerebbe quindi approfondire anche questi aspetti, per capire se è cambiato qualcosa nei sentimenti della sua compagna verso di lei ad esempio.
Gli stimoli legati al suo racconto sono davvero tanti. Forse una consultazione di coppia potrebbe aiutarla a capire di più. In caso la sua compagna non volesse, dovrà valutare la possibilità di farla individualmente, per poter parlare con calma di quello che abbiamo accennato qui ed esprimere i suoi stati d'animo più profondi.
Quando lei si chiede che cosa sta sbagliando, io penso che dobbiamo guardare da più angolature questa sua domanda.
Ad esempio potremmo dire che lei può intervenire in un certo modo più che in un altro, ma poi non dipende tutto da lei. Senz'altro un tentativo può farlo assumendo un atteggiamento di ascolto, se non lo ha già fatto, senza dare consigli né critiche, ma provando a essere più sintonizzato sullo stato d'animo della sua compagna.
Potrebbe darsi che non si senta capita nel suo malessere, nonostante lei ce la metta tutta con il suo ottimismo.
Allo stesso tempo però è importante che lei possa soffermarsi sulla sua idea che sta sbagliando, che può risolvere lei stesso questa situazione. Questo è un punto cruciale, perché potrebbe riguardare il suo mondo interiore, non quello della sua compagna.
Come le dicevo, anche lei merita che qualcuno, rientrando a casa, le faccia un sorriso, prendendosi cura di lei e del vostro legame.
Il fatto che sia stanco di caricarsi questa situazione sulle sue spalle potrebbe, quindi, anche essere un aspetto positivo.
I motivi per cui si è creata questa situazione, inoltre, devono essere indagati in modo adeguato. Lei sottolinea sia alcuni problemi personali della sua compagna sia una qualche stanchezza di coppia, se non ho capito male, legata all'abitudine.
Bisognerebbe quindi approfondire anche questi aspetti, per capire se è cambiato qualcosa nei sentimenti della sua compagna verso di lei ad esempio.
Gli stimoli legati al suo racconto sono davvero tanti. Forse una consultazione di coppia potrebbe aiutarla a capire di più. In caso la sua compagna non volesse, dovrà valutare la possibilità di farla individualmente, per poter parlare con calma di quello che abbiamo accennato qui ed esprimere i suoi stati d'animo più profondi.
[#16]
Ex utente
Si lo so che bisogna essere aiutati e non ho difficoltà a fare questo pensiero. Ho provato ad intervenire in tanti modi e penso che sono molto empatico nei suoi confronti ma lei la vedo molto dura e con poco spirito di ascolto. Quando ha qualche dubbio o pensiero e lo esterna mi viene in automatico dargli un consiglio ma allo stesso tempo risulto un saputello nei suoi occhi. Ecco qui non sò se dovrei starmene in silenzio. Questa situazione secondo me si è creata perchè all'inizio era più semplice la situazione nel senso che con il tempo se si ripresenta sempre lo stesso problema è stancante. Penso che bisogna andare avanti e superarli i problemi no che dobbiamo affrontare sempre gli stessi. Poi ogni volta che capita una discussione o un dialogo più acceso devo essere sempre io che torna da lei perchè lei si sente offesa. Non c'è un dialogo maturo e aperto.
[#17]
Mi sembra attento ai possibili scenari che si presentano, non dimentichi che non dipende soltanto da lei.
Leggendo le sue ultime parole mi sto chiedendo se sente già dentro di sé una direzione da prendere, se desidera o meno restare ancora con la sua compagna.
Devo dire che più proseguiamo, più emergono aspetti che meritano la massima attenzione. Temi di questa portata non è possibile gestirli online.
In conclusione del nostro scambio, posso dirle di guardarsi dentro con onestà. Per cogliere i suoi vissuti emotivi, per comprendere se si sente troppo responsabile, per dare senso a quello che vi sta succedendo, per riconoscere i suoi desideri, per vedere la compagna che ha davanti e capire di più se stesso.
So che vorrebbe velocemente trovare una soluzione, questo è del tutto comprensibile, ma possono volerci tempo, costanza e pazienza. Se si sente confuso o esasperato, se si sente bloccato e non riesce a smuovere la situazione, se dovesse vivere un senso di frustrazione e solitudine che non passano, se desiderasse proseguire il suo racconto, l'unica strada è farlo dal vivo.
Un sincero augurio,
Enrico de Sanctis
Leggendo le sue ultime parole mi sto chiedendo se sente già dentro di sé una direzione da prendere, se desidera o meno restare ancora con la sua compagna.
Devo dire che più proseguiamo, più emergono aspetti che meritano la massima attenzione. Temi di questa portata non è possibile gestirli online.
In conclusione del nostro scambio, posso dirle di guardarsi dentro con onestà. Per cogliere i suoi vissuti emotivi, per comprendere se si sente troppo responsabile, per dare senso a quello che vi sta succedendo, per riconoscere i suoi desideri, per vedere la compagna che ha davanti e capire di più se stesso.
So che vorrebbe velocemente trovare una soluzione, questo è del tutto comprensibile, ma possono volerci tempo, costanza e pazienza. Se si sente confuso o esasperato, se si sente bloccato e non riesce a smuovere la situazione, se dovesse vivere un senso di frustrazione e solitudine che non passano, se desiderasse proseguire il suo racconto, l'unica strada è farlo dal vivo.
Un sincero augurio,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 1.9k visite dal 13/06/2016.
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