Ansia,scarsa concentrazione,mancanza voglia di studiare

Sono una ragazza al terzo anno di uni e da 6 mesi non mi riconosco. Da sempre sono solare,curiosa,pronta a fare nuove esperienze e amante del divertimento di qualsiasi genere e faccio facilmente amicizia anche se spesso mi accusano di essere "troppo buona".
Volontariamente ho deciso di frequentare l'università in una città diversa dalla mia. Il primo anno è stato fantastico: ho dato tutti gli esami con ottimi risultati,mi sono divertita e mi sentivo cresciuta. L'anno scorso mi sono fidanzata con un ragazzo molto dolce e che mi ama veramente,con cui da sempre mi sono trovata molto bene perché ha una mentalità simile alla mia...unica eccezione è che è pieno di insicurezze e l'anno scorso era poco motivato con lo studio,perdendo un anno di università . Apparte questo abbiamo passato un anno bellissimo ma a gennaio abbiamo fatto una grossa litigata a causa di un suo comportamento che non mi aspettavo... quella sera ho avuto una specie di crisi di panico, piangevo perché non riuscivo a spiegarmi il perché lo avesse fatto( non si tratta di corna) e solo dopo ripetute chiamate e messaggi è venuto a casa mia e ne abbiamo parlato alla fine litigando pesantemente ( cosa mai successa se non per cose di poco conto ..entrambi infatti di solito preferiamo lasciar perdere che affrontare una situazione per paura del confronto o del litigio...siamo due della serie"vivi e lascia vivere")Nel giro di 2 settimane ho deciso di mollarlo così senza pensarci troppo ...naturalmente il motivo non era solo quello ma anche altri accumulatesi nei mesi(la cosa che non sopporto di lui è il fatto di essere sempre negativo, o il fatto che continua a dirmi che non riesce a farsi rispettare dai suoi amici e di avere un carattere debole senza aver mai fatto niente per migliorare!). Poco tempo dopo ho deciso di tornarci insieme , ma dopo aver ricevuto notizia di partire per l'estero il prossimo anno mi sentivo molto confusa e ho inziato a farmi domande sul nostro futuro,sulla mia esperienza là.sta di fatto che l'ho rimollato pensando di poter partire serenamente per l'anno all'estero ma mi mancava e mi sono resa conto di aver preso ancora una volta una decisione troppo affrettata e non pensata...fatto sta che ora siamo ancora insieme.Da quel momento però accuso una forte stanchezza mentale, ho sempre gli occhi stanchi,acufene alle orecchie e mi rendo conto di avere la mandibola spesso in contrazione,inoltre per mesi ho avuto degli attracchi di crisi di pianto e svegliandomi alla mattina vorrei solo ridormire. Non mi concentro più come prima,ho perso la voglia di studiare, non capisco quello che leggo e se anche lo capisco non me lo ricordo. Non esco praticamente più e parlo molto in modo confusionale,spesso con persone che non conosco sto zitta o se parlo alcune volte balbetto, mi sento a disagio..con lui va bene anche se deve risolvere alcuni problemi economici e entrambi siamo sotto esami..spero sia solo un periodo di passaggio e di tornare serena e felice come sono sempre stata
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
il " vivi e lascia vivere" potrebbe anche andare bene per questioni di poca importanza, insomma dipende dalla posta in gioco.
la lite con il suo fidanzato ha messo in luce, portato allo scoperto forse per la prima volta, alcune difficoltà nella vostra coppia.
E da lì che forse sè iniziato il suo malessere...inoltre i difetti che percepisce nel suo partner, il tira e molla, la partenza per l'estero, credo siano fattori non avulsi dalla condizione in cui si trova.

Non sarebbe da scartare l'idea di sentire un nostro collega di persona data la sintomatologia esposta che si trascina da qualche mese e si riverbera sulla sua quotidianità inficiando oltre al suo benessere, i suoi studi.

L'ansia è infatti nemica della concentrazione e dello studio proficuo, non si capisce e non si ricorda perché la mente è altrove, persa in pensieri e preoccupazioni.

Può rivolgersi allo sportello ascolto della sua facoltà se presente o meglio ancora al Consultorio Familiare ASL del suo territorio.

Cordialità


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Lo stato di tensione fisiologica che sperimenta esprime bene il Suo stato emozionale. E lo mette in evidenza.
C'e qualcosa che tutt'ora La afflige e che non ha "digerito" in quella questione con il ragazzo. Qualcosa che per Lei e' rilevante e che, nonostante la Sua apparente accettazione continua a turbarLa.
Cerchi di metterla in luce dentro di Lei e di eaborarla. Se non riuscira' da sola si faccia aiutare a farlo, e a risolversi. Cio' potra' essere inizialmente doloroso ma il dolore sara' momentaneo e finalizzato ad una soluzione. Molto meno difficile da tollerare che lo stazionare passivamente in una apparente ma non reale accettazione.
I miei saluti e auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Grazie mille dottoresse,
iniziavo a preoccuparmi a causa di questi sintomi ma già avevo capito che erano ricollegati a questo mio stato conflittuale che ho nei suoi confronti..forse ho solo paura di lasciarlo da solo anche perché con gli amici dell'Università non sta andando molto bene.. tutti lo prendono in giro per il suo comportamento che è spesso passivo e svogliato, viene sempre preso di mira con molte battutine ogni volta che apre bocca e questo lo sta demoralizzando sempre più..È un ragazzo veramente intelligente ma con una visione del mondo un po' fuori dalla norma e per questo si sente spesso attaccato quando qualcuno dice la sua. È sempre molto giù..in più come se non bastasse deve dei soldi a alcuni di questi amici e quindi si sente sempre in una posizione di inferiorità nei loro confronti. Naturalmente scarica tutto su di me, anzi mi ha incolpato indirettamente di questa sua situazione...come se fossi stata io a farlo diventare come è ora!! Ma io veramente non gli ho mai chiesto e preteso niente...ha fatto tutto lui da solo..ormai è più di un anno che sta così e non ha risolto niente...anzi la cosa è andata sempre più scemando, trascinando anche me in questo suo vortice di negatività e facendomi sentire inferiore nei confronti di tutti gli amici che abbiamo in comune. Continua a dirmi di non sentirsi lui, che questo non è lui e io ci credo però non ce la faccio più a dover sempre tirare io la barca..anche perché quando sono stata male io lui non c'è stato;anche in questo periodo che sono molto giù mi dice che è tutto frutto della mia testa,mi sta poco vicino e non ho capito se mi sta capendo fino in fondo. In più dopo tutti questi tira e molla non è più come prima,anche a letto mi sembra molto concentrato su se stesso, non mi dà più le attenzioni di un tempo.
Non so come risolvere tutto questo perché da un lato so che sta passando un brutto periodo e continuo a sperare che una volta finito tornerà tutto come prima o almeno in modo più sereno..ma dall'altro ormai è in questa situazione da tanto tempo e io sto iniziando a stufarmi perché sono giovane e vorrei vivere al massimo tutto! Questi anni non torneranno mai più..
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Utente
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Ah dimenticavo... Gentile dottoressa Laura Rinella come funzionano i consultori? Non mi sono mai informata ...grazie mille!
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