ptosi palpebre
Gent.li dottori buonasera,
vorrei cortesemente una spiegazione ad un evento che si manifestò durante una seduta di psicoterapia. Stavo ovviamente parlando dei miei problemi quando ad un tratto piombò su di me una stanchezza enorme. Ero così stanco da non riuscire a tenere sollevate le palpebre. Insomma, mi sforzavo di alzarle ma una forza superiore me lo impediva. Potreste gentilmente spiegarmi il perché di questo?
Grazie mille
vorrei cortesemente una spiegazione ad un evento che si manifestò durante una seduta di psicoterapia. Stavo ovviamente parlando dei miei problemi quando ad un tratto piombò su di me una stanchezza enorme. Ero così stanco da non riuscire a tenere sollevate le palpebre. Insomma, mi sforzavo di alzarle ma una forza superiore me lo impediva. Potreste gentilmente spiegarmi il perché di questo?
Grazie mille
[#1]
Gentile Utente,
Non siamo degli indovini, ma dei clinici.
Non sappiamo nulla di lei, del contenuto della sua seduta, del perché è in terapia, di come e se somatizza
Sarebbe più utile discuterne con il suo terapeuta, tra l'altro questo episodio può avere un significato soltanto se contestualizzato rispetto alla vistra seduta
Non siamo degli indovini, ma dei clinici.
Non sappiamo nulla di lei, del contenuto della sua seduta, del perché è in terapia, di come e se somatizza
Sarebbe più utile discuterne con il suo terapeuta, tra l'altro questo episodio può avere un significato soltanto se contestualizzato rispetto alla vistra seduta
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile utente,
Come mai ha usato il termine PTOSI palpebrale?
Quanto Le e' accaduto ha verosimilmente una origine emozionale mentre Lei individua una causa anatomica addirittura.
Puo' dire qualcosa di piu' su tale autonoma diagnosi?
Come mai ha usato il termine PTOSI palpebrale?
Quanto Le e' accaduto ha verosimilmente una origine emozionale mentre Lei individua una causa anatomica addirittura.
Puo' dire qualcosa di piu' su tale autonoma diagnosi?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Utente
Gent.ma buongiorno. Sì, si trattò sicuramente di una reazione emozionale, stavo descrivendo al terapeuta il mio travagliato rapporto con i miei genitori. Mi scusi se ho usato un termine sbagliato ma era solo per cercare di spiegare meglio il fenomeno che mi accadde. In pratica non riuscivo, seppure ci provassi con tutte le forze, a tenere gli occhi aperti.
La ringrazio per il suo tempo
La ringrazio per il suo tempo
[#5]
Gentile utente,
Posso avanzare l'ipotesi che il racconto fosse cosi' carico emozionalmente per Lei da "preferire non vederlo" per fronteggiarlo in modo meno difficile.
Questo ha una origine psico-fisiologica, cioe' si genera dal sistema che collega funzionalmente la psiche al corpo e alle reazioni che puo' avere di fronte ad una emozione.
Si tratta di meccanismi normali quando siano sporadici e non inibiscano le possibiita' operative dell'individuo. In caso contrario invece occorre un lavoro sul corpo. Ma questo per il momento non credo sia di Suo interesse essendo gia' in terapia.
I migliori saluti.
Posso avanzare l'ipotesi che il racconto fosse cosi' carico emozionalmente per Lei da "preferire non vederlo" per fronteggiarlo in modo meno difficile.
Questo ha una origine psico-fisiologica, cioe' si genera dal sistema che collega funzionalmente la psiche al corpo e alle reazioni che puo' avere di fronte ad una emozione.
Si tratta di meccanismi normali quando siano sporadici e non inibiscano le possibiita' operative dell'individuo. In caso contrario invece occorre un lavoro sul corpo. Ma questo per il momento non credo sia di Suo interesse essendo gia' in terapia.
I migliori saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 10/06/2016.
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