Naufrago
Gentili dottori
Cosa direste di una persona che vive la propria solitudine come la zattera di un naufrago? Che tortura e salva contemporaneamente e in egual misura?
C è tutta una vita in lontananza, eppure tutta una morte..............................................................
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Cosa direste di una persona che vive la propria solitudine come la zattera di un naufrago? Che tortura e salva contemporaneamente e in egual misura?
C è tutta una vita in lontananza, eppure tutta una morte..............................................................
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[#1]
Gentile Utente,
vorrebbe contestualizzare la sua domanda?
Si riferisce a una questione che la riguarda personalmente o cosa, ?
vorrebbe contestualizzare la sua domanda?
Si riferisce a una questione che la riguarda personalmente o cosa, ?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile utente, anche secondo me sarebbe bene che Lei ci descrivesse meglio la sua situazione.., l'idea della .. zattera ci parla , anche di coraggio..di solitudine, di mari tempestosi.. per poterla un pò aiutare dobbiamo conoscerla meglio..
Restiamo in ascolto..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Signora,
E' interessante questo SIMBOLO ERMETICO della zattera che Lei utilizza.
E che ci propone per chiederci se e' possibile portarla in salvo.
Lei viene da noi con una zattera comunque, che descrive come una struttura che "tortura e salva" come qualcosa che Le permette di "vedere da vita in lontananza" ma anche la morte.
Direi che c'e una profonda ambivalenza in Lei, che deve farLa soffrire molto: un continuo cercare con gli occhi/ scrutare nel vuoto dell'orizzonte ma negarsi di vedere, di trovare una soluzione.
E' una condizione molto penosa, ma non sarei tanto pessimista come Lei vorrebbe : se non cercasse una soluzione al Suo isolamento non avrebbe neppure portato la Sua zattera fino a noi. Si sarebbe tenuta alla larga.
Ma forse, elaborando davvero cio' che prova dentro di se' Lei ha un forte desiderio che qualcuno Le lanci una cima robusta e La rimorchi ad una spiaggia o meglio ad un porto.
Ci pensi! Potrebbe essere questo il segno positivo e vitale che il Suo inconscio ha voluto inviarle!
In bocca al lupo!
E' interessante questo SIMBOLO ERMETICO della zattera che Lei utilizza.
E che ci propone per chiederci se e' possibile portarla in salvo.
Lei viene da noi con una zattera comunque, che descrive come una struttura che "tortura e salva" come qualcosa che Le permette di "vedere da vita in lontananza" ma anche la morte.
Direi che c'e una profonda ambivalenza in Lei, che deve farLa soffrire molto: un continuo cercare con gli occhi/ scrutare nel vuoto dell'orizzonte ma negarsi di vedere, di trovare una soluzione.
E' una condizione molto penosa, ma non sarei tanto pessimista come Lei vorrebbe : se non cercasse una soluzione al Suo isolamento non avrebbe neppure portato la Sua zattera fino a noi. Si sarebbe tenuta alla larga.
Ma forse, elaborando davvero cio' che prova dentro di se' Lei ha un forte desiderio che qualcuno Le lanci una cima robusta e La rimorchi ad una spiaggia o meglio ad un porto.
Ci pensi! Potrebbe essere questo il segno positivo e vitale che il Suo inconscio ha voluto inviarle!
In bocca al lupo!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Ex utente
Genitli dottoresse vi ringrazio delle risposte.
Dott.ssa Esposito la ringrazio particolarmente.
Il suono monotono del mare è una rassicurante ninna nanna e per quanto possa portare a un sonno mortale, non credo sia abbastanza forte il desiderio di lasciarlo.
E dunque su una bilancia in perfetto equilibrio tra terra e acqua come fare ad aggiungere quel grammo di desiderio in più che sbilanci l' intero mondo?
Dovrebbe esserci forse un accadimento meccanico, non soggettivo...delle doglie marine magari... che possano espellermi sulla terra ferma aldilà del desiderio.
Dott.ssa Esposito la ringrazio particolarmente.
Il suono monotono del mare è una rassicurante ninna nanna e per quanto possa portare a un sonno mortale, non credo sia abbastanza forte il desiderio di lasciarlo.
E dunque su una bilancia in perfetto equilibrio tra terra e acqua come fare ad aggiungere quel grammo di desiderio in più che sbilanci l' intero mondo?
Dovrebbe esserci forse un accadimento meccanico, non soggettivo...delle doglie marine magari... che possano espellermi sulla terra ferma aldilà del desiderio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 10/06/2016.
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