Molte amiche, mai avuto ragazze
Buonasera,
vi scrivo perché stasera ho ricevuto il mio ennesimo due di picche da una ragazza che mi piaceva molto; ovviamente sono deluso dalla situazione, ma ho cercato di ripercorrere e analizzare la mia vita sentimentale di 27 anni perché davvero povera (per non dire assente) di ragazze. E non capisco dove sia l'"errore".
Parto col dire che almeno fino a 21-22 anni ero un ragazzo davvero timido. E' quindi ovvio e normale che dato che non riuscivo a comunicare con una ragazza non potessi approcciarla e tantomeno stringere un rapporto a due. Molto è cambiato da allora: mi sono allontanato dallo studio che mi portava via gran parte del tempo (sono una persona molto curiosa e lo studio universitario non faceva altro che incrementarmi i dubbi e non riuscivo a procedere, conoscevo poche persone, solo gli amci stretti e non avevo modo di conoscere nessun altro vivendo in un paesino piccolo).
Mi ritengo anche una persona interessante ad oggi, ho molto da raccontare e ne sono fiero: il cambiamento è stato a 22 anni, quando decisi di partire, desideroso di una indipendenza da genitori troppo bravi andai via con 1000 euro e da allora ho viaggiato moltissimo. Partendo da zero ho trovato in 3 paesi diversi (inghilterra, germania e spagna) e relativaente in breve tempo, lavori che mi han permesso di vivere una vita del tutto regolare, una mia casa in affitto, auto ecc... dopo un po' mi han permesso di andarmene e ricomincire altrove e questo mi ha dato una gran fiducia in me. Tutti lavori a contatto col pubblico, amo la gente e il contatto interpersonale... e la timidezza è come per magia svanita.
Ho diversi hobby, pratico sport, teatro, e molte altre cose che ancora voglio fare e farò. Questo per dire che mi sembra di esser del tutto normale, mi curo non sono trasandato. Il problema è sicuramente altrove, ma perché sono sempre confinato nel ruolo di amico anche quando non vorrei esserlo?
In tutti questi miei giri e contatti ho conosciuto e conosco tante amiche, ex coinquiline, amicizie nate nei primi giorni in ostello quando non possedevo ancora casa, amiche d'infanzia, e tra tutte queste anche amiche che non vorrei fossero amiche ma loro mi vedono come tale.
Quest' ultima ragazza è una ex-collega (italiana perché ora da circa sei mesi son tornato in Italia). La conobbi circa 1 mese fa, mi piacque ma lei se ne andò dal lavoro e continuammo per questo a sentirci dapprima in maniera sporadica poi sempre più spesso su whatsapp. Ci vediamo quindi una volta per una serata. Siamo stati bene assieme tanto che mi chiede di rivederci il giorno dopo e ci rivediamo nel pomeriggio, pomeriggio spensierato, non ci vediamo per due settimane per motivi "logistici" vivendo non vicinissimi ma continuamo a scriverci e si fa sempre più assiduo il sentirsi. Ci rivediamo un altro paio di volte, finche ieri in un momento in cui sentivo intimo accarezzandoe i capelli cerco di baciarla, ma evita. Alché non reggendo più l'attesa le chiedo se continuiamo a vederci e la trvointeressante ecc ecc.. e lei mi diche che "non vuole rovinare l'amicizia", sarà la 10a volta che lo sento da una ragazza. Lei era notevolmente in imbarazzo, io no perché ormai ci son abituato, chiarisco che per me non è amicizia, ci salutiamo con un abbraccio FINE.
E' evidente che un copione sbagliato si ripete, e nello scritto ho cercato di essere il più razionale possibile in un momento di grandi emozoni per me, ma dove sbaglio? tutte amiche, possibile mai una sia attratta da me fisicamente?
Se ho tante amicizie femminili vuol dire che come personalità non sono poi così male. Mi ritengo gentile e presente. Il problema è che l'attrazione è una cosa fisica: o c'è o non c'è. Eppure a detta di tutti sono un ragazzo quantomeno carino, non capisco dove sbaglio nelle relazioni e ormai sta diventando quasi una routine.
vi scrivo perché stasera ho ricevuto il mio ennesimo due di picche da una ragazza che mi piaceva molto; ovviamente sono deluso dalla situazione, ma ho cercato di ripercorrere e analizzare la mia vita sentimentale di 27 anni perché davvero povera (per non dire assente) di ragazze. E non capisco dove sia l'"errore".
Parto col dire che almeno fino a 21-22 anni ero un ragazzo davvero timido. E' quindi ovvio e normale che dato che non riuscivo a comunicare con una ragazza non potessi approcciarla e tantomeno stringere un rapporto a due. Molto è cambiato da allora: mi sono allontanato dallo studio che mi portava via gran parte del tempo (sono una persona molto curiosa e lo studio universitario non faceva altro che incrementarmi i dubbi e non riuscivo a procedere, conoscevo poche persone, solo gli amci stretti e non avevo modo di conoscere nessun altro vivendo in un paesino piccolo).
Mi ritengo anche una persona interessante ad oggi, ho molto da raccontare e ne sono fiero: il cambiamento è stato a 22 anni, quando decisi di partire, desideroso di una indipendenza da genitori troppo bravi andai via con 1000 euro e da allora ho viaggiato moltissimo. Partendo da zero ho trovato in 3 paesi diversi (inghilterra, germania e spagna) e relativaente in breve tempo, lavori che mi han permesso di vivere una vita del tutto regolare, una mia casa in affitto, auto ecc... dopo un po' mi han permesso di andarmene e ricomincire altrove e questo mi ha dato una gran fiducia in me. Tutti lavori a contatto col pubblico, amo la gente e il contatto interpersonale... e la timidezza è come per magia svanita.
Ho diversi hobby, pratico sport, teatro, e molte altre cose che ancora voglio fare e farò. Questo per dire che mi sembra di esser del tutto normale, mi curo non sono trasandato. Il problema è sicuramente altrove, ma perché sono sempre confinato nel ruolo di amico anche quando non vorrei esserlo?
In tutti questi miei giri e contatti ho conosciuto e conosco tante amiche, ex coinquiline, amicizie nate nei primi giorni in ostello quando non possedevo ancora casa, amiche d'infanzia, e tra tutte queste anche amiche che non vorrei fossero amiche ma loro mi vedono come tale.
Quest' ultima ragazza è una ex-collega (italiana perché ora da circa sei mesi son tornato in Italia). La conobbi circa 1 mese fa, mi piacque ma lei se ne andò dal lavoro e continuammo per questo a sentirci dapprima in maniera sporadica poi sempre più spesso su whatsapp. Ci vediamo quindi una volta per una serata. Siamo stati bene assieme tanto che mi chiede di rivederci il giorno dopo e ci rivediamo nel pomeriggio, pomeriggio spensierato, non ci vediamo per due settimane per motivi "logistici" vivendo non vicinissimi ma continuamo a scriverci e si fa sempre più assiduo il sentirsi. Ci rivediamo un altro paio di volte, finche ieri in un momento in cui sentivo intimo accarezzandoe i capelli cerco di baciarla, ma evita. Alché non reggendo più l'attesa le chiedo se continuiamo a vederci e la trvointeressante ecc ecc.. e lei mi diche che "non vuole rovinare l'amicizia", sarà la 10a volta che lo sento da una ragazza. Lei era notevolmente in imbarazzo, io no perché ormai ci son abituato, chiarisco che per me non è amicizia, ci salutiamo con un abbraccio FINE.
E' evidente che un copione sbagliato si ripete, e nello scritto ho cercato di essere il più razionale possibile in un momento di grandi emozoni per me, ma dove sbaglio? tutte amiche, possibile mai una sia attratta da me fisicamente?
Se ho tante amicizie femminili vuol dire che come personalità non sono poi così male. Mi ritengo gentile e presente. Il problema è che l'attrazione è una cosa fisica: o c'è o non c'è. Eppure a detta di tutti sono un ragazzo quantomeno carino, non capisco dove sbaglio nelle relazioni e ormai sta diventando quasi una routine.
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"E' evidente che un copione sbagliato si ripete, e nello scritto ho cercato di essere il più razionale possibile in un momento di grandi emozoni per me, ma dove sbaglio"
I copioni disfunzionali partono da lontano e vengono ripetuti senza Preavviso, danneggiando autostima e coppia...
Se desidera davvero capire di più di se stesso - anima, corpo, amori, psiche, inconscio...famiglia d'origine, sessualità, paure - un nostro collega potrà aiutarla a dipanare questa matass emozionale così ingarbugliata
I copioni disfunzionali partono da lontano e vengono ripetuti senza Preavviso, danneggiando autostima e coppia...
Se desidera davvero capire di più di se stesso - anima, corpo, amori, psiche, inconscio...famiglia d'origine, sessualità, paure - un nostro collega potrà aiutarla a dipanare questa matass emozionale così ingarbugliata
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 10/06/2016.
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