Scelta psicologo uomo o donna derivante da confusione sessuale
Salve,
Vi scrivo perché al momento sono in una profonda fase di crisi, riguardo la mia sessualità. Sono in fase ossessiva in cui spendo intere giornate a cercare risposte, rassicurazioni. E un qualcosa che voglio risolvere da tempo , dopo la mia ultima storia andata male. Ho desideri e pensieri omosessuali e ho sempre, almeno ritengo cosi, di avere un rapporto difficile con i miei coetanei. Per arrivare al punto, ho deciso di intraprendere un percorso terapeutico con un psicologo maschio, per mettermi alla prova e magari avere quel rapporto di un padre che nel passato è stato assente o meglio non incoraggiante abbastanza. Ho interrotto la terapia perché avevo paura di proseguire avanti . Intanto sono caduto in uno stato depressivo, le donne le ho allontanate , perfino mia madre e mi sono avvicinato alla figura di mio padre, di mio fratello. Ho paura che questo voglia dire che sono omosessuale, o che in realtà vorrei un uomo., non so più cosa pensare. Ho frequentato una scuola ed avuto più amicizie femminili in passato. Avrei più pudore nel esprimere i miei desideri omo ad una psicologa donna poiché è appunto donna, però sento che devo farlo poiché magari mi aiuterebbe ad avvicinarmi di più alla presenza della donna dopo una storia andata male , e magari per il suo "senso materno".Questo vorrebbe significare mettersi "alla prova" per me.l Stando con uomo magari mi porterebbe ad avere una maggiore attrazione verso la donna , dato che avrei un'alleanza con un terapeuta maschio . ma quello che mi blocca è che forse un uomo ragiona più sistematicamente, come me del resto. Intanto mi sono trovato abbastanza bene con lo psicologo che ho avuto recentemente ma non mi pare che mi abbia aiutato in alcuni momenti. Potrei stare qui a raccontarvi dei miei mille pensieri riguardo questa scelta, che possono sembrare alquanto inutili ma riflettono la mia condizione psicologica. Che mi consigliate riguardo la scelta del giusto psciologo? Cosa devo ascoltare la ragione o quello che sento? Vi prego di aiutarmi. Vi ringrazio
Vi scrivo perché al momento sono in una profonda fase di crisi, riguardo la mia sessualità. Sono in fase ossessiva in cui spendo intere giornate a cercare risposte, rassicurazioni. E un qualcosa che voglio risolvere da tempo , dopo la mia ultima storia andata male. Ho desideri e pensieri omosessuali e ho sempre, almeno ritengo cosi, di avere un rapporto difficile con i miei coetanei. Per arrivare al punto, ho deciso di intraprendere un percorso terapeutico con un psicologo maschio, per mettermi alla prova e magari avere quel rapporto di un padre che nel passato è stato assente o meglio non incoraggiante abbastanza. Ho interrotto la terapia perché avevo paura di proseguire avanti . Intanto sono caduto in uno stato depressivo, le donne le ho allontanate , perfino mia madre e mi sono avvicinato alla figura di mio padre, di mio fratello. Ho paura che questo voglia dire che sono omosessuale, o che in realtà vorrei un uomo., non so più cosa pensare. Ho frequentato una scuola ed avuto più amicizie femminili in passato. Avrei più pudore nel esprimere i miei desideri omo ad una psicologa donna poiché è appunto donna, però sento che devo farlo poiché magari mi aiuterebbe ad avvicinarmi di più alla presenza della donna dopo una storia andata male , e magari per il suo "senso materno".Questo vorrebbe significare mettersi "alla prova" per me.l Stando con uomo magari mi porterebbe ad avere una maggiore attrazione verso la donna , dato che avrei un'alleanza con un terapeuta maschio . ma quello che mi blocca è che forse un uomo ragiona più sistematicamente, come me del resto. Intanto mi sono trovato abbastanza bene con lo psicologo che ho avuto recentemente ma non mi pare che mi abbia aiutato in alcuni momenti. Potrei stare qui a raccontarvi dei miei mille pensieri riguardo questa scelta, che possono sembrare alquanto inutili ma riflettono la mia condizione psicologica. Che mi consigliate riguardo la scelta del giusto psciologo? Cosa devo ascoltare la ragione o quello che sento? Vi prego di aiutarmi. Vi ringrazio
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Gentile utente,
Rispetto alla sua domanda non esistono indicazioni specifiche rispetto al farsi seguire da uno psicologo uomo piuttosto che donna. La cosa essenziale è che, indipendentemente dal fatto che si tratti di un uomo o di una donna, disponga di doti umane oltre che professionali e che lei si senta a suo agio per costruire insieme a lui/lei una buona alleanza terapeutica. Le dico ciò a prescindere dal fatto che possa trattarsi di un doc piuttosto che di un problema riferito all'orientamento sessuale.
Molti di noi forniscono il primo colloquio gratuito proprio perché conoscitivo e utile per capire se si può costruire una soddisfacente alleanza terapeutica.
Cordialmente
Rispetto alla sua domanda non esistono indicazioni specifiche rispetto al farsi seguire da uno psicologo uomo piuttosto che donna. La cosa essenziale è che, indipendentemente dal fatto che si tratti di un uomo o di una donna, disponga di doti umane oltre che professionali e che lei si senta a suo agio per costruire insieme a lui/lei una buona alleanza terapeutica. Le dico ciò a prescindere dal fatto che possa trattarsi di un doc piuttosto che di un problema riferito all'orientamento sessuale.
Molti di noi forniscono il primo colloquio gratuito proprio perché conoscitivo e utile per capire se si può costruire una soddisfacente alleanza terapeutica.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Utente
Grazie per la sua risposta.
Il fatto è che non so davvero prendere una decisione, nel senso di contattare più psicologi. Le dico sinceramente che mi sto davvero sforzando di trovarne uno. Sento di dover chiedere aiuto ma a volte ho conflitti con la psicoterapia, sento che ho un bisogno immediato di trovare quello giusto , dato che per ognuno dovrei superare uno stato di vergogna per parlare dei miei problemi . Mi accomodo facilmente. Anche il fatto di recarmi allo studio è uno sforzo, dato che ho paura di uscire o di farmi vedere. Mi sentirei al mio agio con un uomo al momento , e ho contatto uno psicologo. Avrò un consulto e vedrò che fare.
Grazie ancora
Il fatto è che non so davvero prendere una decisione, nel senso di contattare più psicologi. Le dico sinceramente che mi sto davvero sforzando di trovarne uno. Sento di dover chiedere aiuto ma a volte ho conflitti con la psicoterapia, sento che ho un bisogno immediato di trovare quello giusto , dato che per ognuno dovrei superare uno stato di vergogna per parlare dei miei problemi . Mi accomodo facilmente. Anche il fatto di recarmi allo studio è uno sforzo, dato che ho paura di uscire o di farmi vedere. Mi sentirei al mio agio con un uomo al momento , e ho contatto uno psicologo. Avrò un consulto e vedrò che fare.
Grazie ancora
[#4]
La sua domanda è frutto del suo disturbo ossessivo.
Curi quello con una terapia combinata - farmacologica e psicoterapica - e recupererà in qualità di vita, altrimenti rimarrà intrappolato in dubbi amletici, irrisolvibili fi che abita nel vortice ossessivo.
Curi quello con una terapia combinata - farmacologica e psicoterapica - e recupererà in qualità di vita, altrimenti rimarrà intrappolato in dubbi amletici, irrisolvibili fi che abita nel vortice ossessivo.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.3k visite dal 09/06/2016.
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