Autostima e diffidenza
Salve, avevo scritto spesso per questioni di cuore, che dopo un mese, accetto.
Avrei bisogno di un consiglio. Ho perso quel ragazzo, perché, a suo dire, ero una piaga riguardo al mio lamentarmi di non valere nulla sul lavoro. La mia percezione era quella di non essere confermata perché non ero in grado di fare il mio lavoro. Lui con molta rabbia mi urlò che in realtà ero vista come tenace e da tenere ma che per logiche aziendali ci voleva una persona con esperienza e che sono cose che succedono a tutti i tirocinanti. Il mio rammarico è di non essermi resa autonoma in 6 mesi.
L'estate scorsa ho trovato un primo lavoro a quasi 100 km da casa, ma essendo un contratto di 4 mesi senza prospettive non mi sono trasferita.
Ero "sotto la supervisione" di una persona dell'ufficio. La mia colpa è stata quella di non eviscerare l'argomento, pensando che avrei avuto tempo di vedere le cose durante tutto il contratto. Non era così. La realtà è che dopo 3 settimane non mi diede più nulla da fare. Ho implorato di poter fare, di avere qualcosa da fare, ho chiesto scusa per gli errori delle prime settimane, ma mi lasciava lì a fare nulla e poi pof, mi dava qualcosa da fare e se non la sapevo fare era colpa mia che non avevo studiato.
Me ne andai e mi dissero "speriamo di esserti stati utili".
Ho trovato un'altro lavoro, ma in un campo diverso, di cui non sapevo nulla e qui ho trovato quel famoso ragazzo. Il lavoro è un continuo stimolo, ho dato tutta me stessa, studiato, chiesto. Memore della precedente esperienza, ho fatto domande anche al portinaio pur di sapere come funzionavano le cose, ma mi hanno detto che sono intelligente, che farò strada, che la mia tenacia mi aiuterà ma che cercano una persona con più esperienza. Io non ci credo e mi sento fallita.
Come faccio?
Avrei bisogno di un consiglio. Ho perso quel ragazzo, perché, a suo dire, ero una piaga riguardo al mio lamentarmi di non valere nulla sul lavoro. La mia percezione era quella di non essere confermata perché non ero in grado di fare il mio lavoro. Lui con molta rabbia mi urlò che in realtà ero vista come tenace e da tenere ma che per logiche aziendali ci voleva una persona con esperienza e che sono cose che succedono a tutti i tirocinanti. Il mio rammarico è di non essermi resa autonoma in 6 mesi.
L'estate scorsa ho trovato un primo lavoro a quasi 100 km da casa, ma essendo un contratto di 4 mesi senza prospettive non mi sono trasferita.
Ero "sotto la supervisione" di una persona dell'ufficio. La mia colpa è stata quella di non eviscerare l'argomento, pensando che avrei avuto tempo di vedere le cose durante tutto il contratto. Non era così. La realtà è che dopo 3 settimane non mi diede più nulla da fare. Ho implorato di poter fare, di avere qualcosa da fare, ho chiesto scusa per gli errori delle prime settimane, ma mi lasciava lì a fare nulla e poi pof, mi dava qualcosa da fare e se non la sapevo fare era colpa mia che non avevo studiato.
Me ne andai e mi dissero "speriamo di esserti stati utili".
Ho trovato un'altro lavoro, ma in un campo diverso, di cui non sapevo nulla e qui ho trovato quel famoso ragazzo. Il lavoro è un continuo stimolo, ho dato tutta me stessa, studiato, chiesto. Memore della precedente esperienza, ho fatto domande anche al portinaio pur di sapere come funzionavano le cose, ma mi hanno detto che sono intelligente, che farò strada, che la mia tenacia mi aiuterà ma che cercano una persona con più esperienza. Io non ci credo e mi sento fallita.
Come faccio?
[#1]
Gentile Utente,
Il mondo del lavoro non è semplice, non dovrebbe identificarsi nel fallimento confondendo la parte - lavoro - con il tutto, se stessa.
Sono due cose sono disgiunte.
Dovrebbe elaborare l'accaduto ed andare avanti.
L'autostima e l'esperienza si rinforzano nel tempo e con le batoste...della vita.
Coraggio
Il mondo del lavoro non è semplice, non dovrebbe identificarsi nel fallimento confondendo la parte - lavoro - con il tutto, se stessa.
Sono due cose sono disgiunte.
Dovrebbe elaborare l'accaduto ed andare avanti.
L'autostima e l'esperienza si rinforzano nel tempo e con le batoste...della vita.
Coraggio
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
Sicuramente, so solo che devo trovare lavoro e mantenermi e così è dura. Ho una laurea che a me sembra un rotolo di carta igienica perché non sono mai all'altezza della situazione. Se scommettono su di me e mi danno fiducia mi sembra di deludere tutti. NOn so che fare. Vorrei solo la bacchetta magica per poter fare bene quello che devo e velocemente, come tutti i miei compagni di corso che hanno trovato lavoro e sono stati confermati. Mi sento tanto stupida, come se non capissi niente, mai.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.6k visite dal 08/06/2016.
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