relazione con un manipolatore affettivo
salve dottori.
ho chiuso da circa 3 settimane una relazione di 8 anni che mi portava spesso malessere. Soprattutto nell'ultimo anno ho avuto un calo dell'umore, ero diventata apatica, non riuscivo a reagire,non sapevo più chi ero e cosa volevo, avevo ansia e difficoltà a dormire (tutto questo malessere lo collegavo oltre alla mia relazione alla solitudine).. rimuginavo di continuo sulla mia storia, lo volevo lasciare ma non ci riuscivo per paura di soffrire troppo. A maggio sfinita trovo il coraggio di lasciarlo e mi rivolgo ad una psicoterapeuta. Ho fatto solo poche sedute ma quello che ho capito che lui era un po' narcisino e manipolatore e che io ho avuto tutto questo attaccamento perchè anche mio padre è un po' così e nell'infazia ho sofferto per la carenza d'affetto da parte sua. Il problema si verifica durante l'ultima seduta (avvenuta qualche giorno fa), dove io mi sono sfogata e ho iniziato a parlare di tutte le cattiverie subite, delle mancanze di rispetto, le sue bugie, la sua indifferenza e il suo fastidio che percepivo nei miei confronti, il fatto che davanti alle situazioni non teneva per niente conto se una determinata azione poteva ferirmi oppure no e faceva quello che voleva lui, non considerava i miei bisogni, aveva un rapporto morboso con sua madre e sua sorella ecc... prima di questo ultimo colloquio ero sicurissima della decisione presa e non sarei tornata indietro per niente al mondo,avevo pure smesso di rimuginare e tutto sommato ero tranquilla. ma da quando mi sono sfogata con la dottoressa ho iniziato a provare inizialmente un senso di colpa verso il mio ex per aver parlato male di lui e aver raccontato solo le cose negative (so di avere pure un problema con i sensi di colpa), poi ho iniziato a pensare che forse non era così terribile, che qualche premura nei miei confronti ce l'aveva, che la relazione aveva pure dei lati positivi, che forse per colpa della rabbia e del rancore ho ingigantito alcuni episodi, che forse era pure colpa mia.. ma perchè sono ritornata a mettere in discussione tutto se prima ero strasicura della decisione che avevo preso?
premetto che in quella seduta la dottoressa mi ha solo fatta sfogare e basta, non mi ha fatto nessuna domanda per scoraggiare o affermare la mia decisione.
ora addirittura passo momenti in cui piango perchè mi manca e vorrei tornare da lui, ma mi trattengo solo perchè non essendo sicura di quello che voglio non lo posso illudere inutilmente.. perchè mi succede questo? so che ne devo parlare prima di tutto con la mia psicoterapeuta ma per impegni vari mi potrà ricevere solo fra 2 settimane e vorrei 2 parole di conforto o capire quello che mi sta succedendo, il tempo di resistere per queste due settimane. vi ringrazio in anticipo per avermi ascoltata.
ho chiuso da circa 3 settimane una relazione di 8 anni che mi portava spesso malessere. Soprattutto nell'ultimo anno ho avuto un calo dell'umore, ero diventata apatica, non riuscivo a reagire,non sapevo più chi ero e cosa volevo, avevo ansia e difficoltà a dormire (tutto questo malessere lo collegavo oltre alla mia relazione alla solitudine).. rimuginavo di continuo sulla mia storia, lo volevo lasciare ma non ci riuscivo per paura di soffrire troppo. A maggio sfinita trovo il coraggio di lasciarlo e mi rivolgo ad una psicoterapeuta. Ho fatto solo poche sedute ma quello che ho capito che lui era un po' narcisino e manipolatore e che io ho avuto tutto questo attaccamento perchè anche mio padre è un po' così e nell'infazia ho sofferto per la carenza d'affetto da parte sua. Il problema si verifica durante l'ultima seduta (avvenuta qualche giorno fa), dove io mi sono sfogata e ho iniziato a parlare di tutte le cattiverie subite, delle mancanze di rispetto, le sue bugie, la sua indifferenza e il suo fastidio che percepivo nei miei confronti, il fatto che davanti alle situazioni non teneva per niente conto se una determinata azione poteva ferirmi oppure no e faceva quello che voleva lui, non considerava i miei bisogni, aveva un rapporto morboso con sua madre e sua sorella ecc... prima di questo ultimo colloquio ero sicurissima della decisione presa e non sarei tornata indietro per niente al mondo,avevo pure smesso di rimuginare e tutto sommato ero tranquilla. ma da quando mi sono sfogata con la dottoressa ho iniziato a provare inizialmente un senso di colpa verso il mio ex per aver parlato male di lui e aver raccontato solo le cose negative (so di avere pure un problema con i sensi di colpa), poi ho iniziato a pensare che forse non era così terribile, che qualche premura nei miei confronti ce l'aveva, che la relazione aveva pure dei lati positivi, che forse per colpa della rabbia e del rancore ho ingigantito alcuni episodi, che forse era pure colpa mia.. ma perchè sono ritornata a mettere in discussione tutto se prima ero strasicura della decisione che avevo preso?
premetto che in quella seduta la dottoressa mi ha solo fatta sfogare e basta, non mi ha fatto nessuna domanda per scoraggiare o affermare la mia decisione.
ora addirittura passo momenti in cui piango perchè mi manca e vorrei tornare da lui, ma mi trattengo solo perchè non essendo sicura di quello che voglio non lo posso illudere inutilmente.. perchè mi succede questo? so che ne devo parlare prima di tutto con la mia psicoterapeuta ma per impegni vari mi potrà ricevere solo fra 2 settimane e vorrei 2 parole di conforto o capire quello che mi sta succedendo, il tempo di resistere per queste due settimane. vi ringrazio in anticipo per avermi ascoltata.
[#1]
Gentile utente,
chiudere una relazione d'amore, a maggior ragione se dura da anni, in questo caso otto, è quasi sempre un percorso doloroso.
Possono esserci dubbi, ripensamenti e spesso anche convincimenti erronei che magari generiamo nella nostra testa per cercare conferme o per giustificare i nostri comportamenti. Non entri in ansia, cerchi di non rimuginare. La rimuginazione le provocherà solo altri dubbi e altre preoccupazioni e la spingerà a cercare risoluzioni e rassicurazioni immediate. La fine di una storia invece, ha bisogno di essere affrontata ed elaborata con i tempi che necessita. Cerchi di stare serena questi giorni e di non colpevolizzarsi. Quando rivedrà la sua terapeuta gliene parli, ma senza affanni.
Cordialmente
chiudere una relazione d'amore, a maggior ragione se dura da anni, in questo caso otto, è quasi sempre un percorso doloroso.
Possono esserci dubbi, ripensamenti e spesso anche convincimenti erronei che magari generiamo nella nostra testa per cercare conferme o per giustificare i nostri comportamenti. Non entri in ansia, cerchi di non rimuginare. La rimuginazione le provocherà solo altri dubbi e altre preoccupazioni e la spingerà a cercare risoluzioni e rassicurazioni immediate. La fine di una storia invece, ha bisogno di essere affrontata ed elaborata con i tempi che necessita. Cerchi di stare serena questi giorni e di non colpevolizzarsi. Quando rivedrà la sua terapeuta gliene parli, ma senza affanni.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Provi a consultare questa lettura proprio sui manipolatori affettivi.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6531-il-gaslighting-in-amore-la-manipolazione-della-mente-altrui-ansia-e-depressione.html
La legga e, se desidera, ne riparliamo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6531-il-gaslighting-in-amore-la-manipolazione-della-mente-altrui-ansia-e-depressione.html
La legga e, se desidera, ne riparliamo.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Dottoressa Randone, ho letto l'articolo e mi sono ritrovata in tutto quello che c'era scritto, le sensazioni che provavo, il non riuscire più a capire se quello che pensavo era giusto o sbagliato, le fasi che ha descritto le ho vissute tutte!
quando finalmente ho aperto gli occhi su chi avevo accanto ho sofferto abbastanza, non riuscivo a credere che una persona che amavo potesse farmi del male, mi sono sentita "abusata" mentalmente e fisicamente anche se non aveva usato la violenza fisica.. però col passare dei giorni la rabbia è svanita e ogni tanto mi faccio intenerire perchè lo vedo soffrire, poi ci sono momenti in cui mi manca e non riesco a pensarlo con un'altra . Sicuramente mi rendo conto che non era un rapporto sano e lo devo prima di tutto a me stessa. Spero di tenere duro e guardare avanti.
la ringrazio moltissimo per la risposta.
cordiali saluti
quando finalmente ho aperto gli occhi su chi avevo accanto ho sofferto abbastanza, non riuscivo a credere che una persona che amavo potesse farmi del male, mi sono sentita "abusata" mentalmente e fisicamente anche se non aveva usato la violenza fisica.. però col passare dei giorni la rabbia è svanita e ogni tanto mi faccio intenerire perchè lo vedo soffrire, poi ci sono momenti in cui mi manca e non riesco a pensarlo con un'altra . Sicuramente mi rendo conto che non era un rapporto sano e lo devo prima di tutto a me stessa. Spero di tenere duro e guardare avanti.
la ringrazio moltissimo per la risposta.
cordiali saluti
[#6]
"Dottoressa Randone, ho letto l'articolo e mi sono ritrovata in tutto quello che c'era scritto, le sensazioni che provavo, il non riuscire più a capire se quello che pensavo era giusto o sbagliato, le fasi che ha descritto le ho vissute tutte! "
Immaginavo!!
Il "dopo" é sempre molto doloroso, ambivalente, faticoso... si faccia aiutare se ne avesse bisogno.
Fare chiarezza è il modo migliore per divorziare psichicamente ...
Ogni perdita - che il legame d'amore sia durato un mese, un anno, o una vita intera - porta sempre con se una perdita di parti psichiche che quell'Amore ha fatto nascere ed ha custodito dentro di se.
È sempre un vero lutto e, come tutti i lutti, necessita di un lento e doloroso processo di elaborazione per il suo superamento.
Ogni perdita, ogni fine - anche se voluta e liberatoria - è sempre una vera sconfitta, così talvolta, non si può far altro che sedere sulle macerie della relazione per contemplarne il disastro e le macerie postume.
Coraggio ed infiniti auguri
Immaginavo!!
Il "dopo" é sempre molto doloroso, ambivalente, faticoso... si faccia aiutare se ne avesse bisogno.
Fare chiarezza è il modo migliore per divorziare psichicamente ...
Ogni perdita - che il legame d'amore sia durato un mese, un anno, o una vita intera - porta sempre con se una perdita di parti psichiche che quell'Amore ha fatto nascere ed ha custodito dentro di se.
È sempre un vero lutto e, come tutti i lutti, necessita di un lento e doloroso processo di elaborazione per il suo superamento.
Ogni perdita, ogni fine - anche se voluta e liberatoria - è sempre una vera sconfitta, così talvolta, non si può far altro che sedere sulle macerie della relazione per contemplarne il disastro e le macerie postume.
Coraggio ed infiniti auguri
[#7]
Ex utente
Dottoressa Randone ha ragione, devo "mollare la presa" e accettare che non c'è più niente che io possa fare. in questi anni c'ho provato in tutti modi a tenere insieme le crepe che si erano create ma ormai è crollato tutto.
vi ringrazio per la gentilezza e la disponibilità con cui mi avete ascoltata.
cordiali saluti
vi ringrazio per la gentilezza e la disponibilità con cui mi avete ascoltata.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.3k visite dal 08/06/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.