Come superare le crisi tra una seduta l'altra quando la psicoterapeuta non risponde
Da circa un mese e mezzo vado una psicoterapeuta. Spesso tra una seduta l'altra succedono cose che mi fanno stare molto male, ho brutti pensieri e le mando messaggi di sfogo, solo che Lei non mi risponde mai e infatti stasera sono ricorsa a voi. Faccio veramente fatica a proseguire così. Io sono sola, mi sento sola, non ho amici, nessuno in famiglia mi aiuta e mi capisce, anzi spesso la mia famiglia è fonte di disagio. Come faccio a tamponare tra una seduta e l'altra? Io ho bisogno di qualcuno che mi ascolti invece io mi sento solo ignorata
[#1]
Gentile ragazza,
Per quali problemi è ricorsa ad una psicoterapia?
Per quanto riguarda il rispondere ai pazienti al di fuori della seduta, ogni professionista adotta il proprio "metodo" sulla base di ciò che ritiene opportuno fare. C'è chi ritiene dover dare peso ai messaggi dei pazienti solo se questi hanno un contenuto urgente e poi c'è invece chi, compatibilmente con i propri impegni, risponde sempre ai pazienti.
Ha parlato di questo con la sua terapeuta?
Poi volevo chiederle se è anche stata valutata da uno psichiatra e se prende farmaci.
Cordialmente
Per quali problemi è ricorsa ad una psicoterapia?
Per quanto riguarda il rispondere ai pazienti al di fuori della seduta, ogni professionista adotta il proprio "metodo" sulla base di ciò che ritiene opportuno fare. C'è chi ritiene dover dare peso ai messaggi dei pazienti solo se questi hanno un contenuto urgente e poi c'è invece chi, compatibilmente con i propri impegni, risponde sempre ai pazienti.
Ha parlato di questo con la sua terapeuta?
Poi volevo chiederle se è anche stata valutata da uno psichiatra e se prende farmaci.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Gentile ragazza,
Il silenzio della Sua terapeuta fra una seduta e l'altra E' TERAPIA.
Se Le fosse lasciata la possibilita' di chiamare la terapeuta quando vuole Lei non riuscirebbe a camminare con le Sue gambe. Neanche a provarci.
Forse e' questo l'obiettivo terapeutico primario. E Lei dovrebbe collaborare alla realizzazione di tale obiettivo. Con maturita'.
Ok?
Il silenzio della Sua terapeuta fra una seduta e l'altra E' TERAPIA.
Se Le fosse lasciata la possibilita' di chiamare la terapeuta quando vuole Lei non riuscirebbe a camminare con le Sue gambe. Neanche a provarci.
Forse e' questo l'obiettivo terapeutico primario. E Lei dovrebbe collaborare alla realizzazione di tale obiettivo. Con maturita'.
Ok?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Ex utente
Buonasera,
Vi ringrazio per le vostre risposte. A distanza di qualche giorno dall'ultima seduta con la mia psicoterapeuta, ho maturato l'idea di non proseguire le sedute.
Dato che tra qualche giorno dovrei rivederla, stavo pensando di comunicarglielo per messaggio e quindi di disdire il prossimo appuntamento, perché temo che se aspettassi la seduta per dirglielo, poi non riuscirei ad avere la fermezza necessaria per portare avanti la mia decisione e che troverei un altro motivo o un'altra scusa per proseguire quando è chiaro che è inutile proseguire le sedute se non sono disposta a fare nulla per stare meglio ma forse non voglio neanche stare meglio, altrimenti l'avrei già fatto, o forse non penso di poter star meglio senza determinati presupposti. Pensiate sia brutta idea dirglielo per messaggio?
Vi ringrazio per le vostre risposte. A distanza di qualche giorno dall'ultima seduta con la mia psicoterapeuta, ho maturato l'idea di non proseguire le sedute.
Dato che tra qualche giorno dovrei rivederla, stavo pensando di comunicarglielo per messaggio e quindi di disdire il prossimo appuntamento, perché temo che se aspettassi la seduta per dirglielo, poi non riuscirei ad avere la fermezza necessaria per portare avanti la mia decisione e che troverei un altro motivo o un'altra scusa per proseguire quando è chiaro che è inutile proseguire le sedute se non sono disposta a fare nulla per stare meglio ma forse non voglio neanche stare meglio, altrimenti l'avrei già fatto, o forse non penso di poter star meglio senza determinati presupposti. Pensiate sia brutta idea dirglielo per messaggio?
[#4]
Ex utente
Oggi sono stata in seduta. Ho esordito dicendole che non ero più sicura di continuare con le sedute poi la seduta è proseguita come se nulla fosse. Ad un certo punto le ho chiesto come mai non prende appunti durante la seduta e lei mi ha risposto che non è il suo modo di lavorare. Allora le chiedo se si ricorda alcune delle mie informazioni e non ha saputo rispondere. Ma è normale? Io mi sento presa in giro. Io ho la sensazione che la mia psicoterapeuta non sia interessata a seguirmi. A volte dice cose ed ha degli atteggiamenti che mi danno fastidio. La psicoterapeuta mi ha consigliato di riflettere se proseguire o no e quando sono uscita dallo studio ero fuori di me.
[#5]
Gentile ragazza,
penso che Lei debba riflettere molto intimamente e seriamente se desidera continuare le sedute o no.
Le sedute non hanno un obiettivo "antalgico" e quando nei colloqui lei andra' a parlare di cose dolorose sentira' dolore. Poi durante i giorni che seguiranno e che intercorrono fra una seduta. e l'altra il Suo Io elaborerà i discorsi e cerchera' di trovare una soluzione positiva affinché' Lei riesca a pensare ai temi trattati con maggiore forza.
Questa e' la dinamica della terapia.
Se non accetta questo andamento il Suo inconscio frapporra' ogni tipo di ostacolo (come sta facendo ora!) e si rifiutera' di elaborare cio' che La fa soffrire. Ma questo non significhera' smettere di soffrire. Significhera' rifiutarsi di affronare i temi dolorosi che resteranno in Lei.
Ora anche io Le dico, come ha fatto la Sua terapeuta, di decidere cosa desidera fare. Ed assumersene la responsabilità'. Di fronte a Se' stessa.
I miei auguri cara ragazza!
penso che Lei debba riflettere molto intimamente e seriamente se desidera continuare le sedute o no.
Le sedute non hanno un obiettivo "antalgico" e quando nei colloqui lei andra' a parlare di cose dolorose sentira' dolore. Poi durante i giorni che seguiranno e che intercorrono fra una seduta. e l'altra il Suo Io elaborerà i discorsi e cerchera' di trovare una soluzione positiva affinché' Lei riesca a pensare ai temi trattati con maggiore forza.
Questa e' la dinamica della terapia.
Se non accetta questo andamento il Suo inconscio frapporra' ogni tipo di ostacolo (come sta facendo ora!) e si rifiutera' di elaborare cio' che La fa soffrire. Ma questo non significhera' smettere di soffrire. Significhera' rifiutarsi di affronare i temi dolorosi che resteranno in Lei.
Ora anche io Le dico, come ha fatto la Sua terapeuta, di decidere cosa desidera fare. Ed assumersene la responsabilità'. Di fronte a Se' stessa.
I miei auguri cara ragazza!
[#6]
Ex utente
"penso che Lei debba riflettere molto intimamente e seriamente se desidera continuare le sedute o no."
Vado da questa psicoterapeuta da poco più di due mesi e durante questo periodo mi sono sempre chiesta se è giusto proseguire o no. Poco fa le ho mandato un messaggio per prendere un nuovo appuntamento e non mi ha risposto, anche se l'ha letto. Ad oggi non ho trovato nessuna risposta. Forse è giusto che io rimanga in stand-by, come da un anno da a questa parte. Forse prima o poi mi riaccenderò da sola. Mia sorella mi ha appena preso in giro perché non ho fatto nulla tutto il giorno. Sa che c'è? Se un giorno di questi decidessi veramente di farla finita, da una parte sarei contenta. Vorrei vedere la vita di quelli che mi stanno accanto distrutta. Ultimamente godo a vedere gli altri soffrire. Peccato che non ci sarò a godermi lo spettacolo.
"Le sedute non hanno un obiettivo "antalgico" e quando nei colloqui lei andra' a parlare di cose dolorose sentira' dolore. Poi durante i giorni che seguiranno e che intercorrono fra una seduta. e l'altra il Suo Io elaborerà i discorsi e cerchera' di trovare una soluzione positiva affinché' Lei riesca a pensare ai temi trattati con maggiore forza."
Il problema è che faccio fatica ad accettare delle cose che mi vengono dette, e più me le ripete, più provo rancore (che mi manifesta in maniera molto vivace, forte) anche verso la psicoterapeuta. A volte la trovo insopportabile.
Riguardo al fatto che non prenda appunti, non mi sa dire nulla? Come fa uno psicoterapeuta a ricordarsi le cose se non le appunta da nessuna parte? A me sembra una mancanza di interesse, azzerderei a dire, quasi di professionalità. Personalmente, mi ricordo sempre tutte le sedute e il fatto che la mia psicoterapeuta non ricordi alcune informazioni della mia vita, mi sembra una mancanza di rispetto.
Vado da questa psicoterapeuta da poco più di due mesi e durante questo periodo mi sono sempre chiesta se è giusto proseguire o no. Poco fa le ho mandato un messaggio per prendere un nuovo appuntamento e non mi ha risposto, anche se l'ha letto. Ad oggi non ho trovato nessuna risposta. Forse è giusto che io rimanga in stand-by, come da un anno da a questa parte. Forse prima o poi mi riaccenderò da sola. Mia sorella mi ha appena preso in giro perché non ho fatto nulla tutto il giorno. Sa che c'è? Se un giorno di questi decidessi veramente di farla finita, da una parte sarei contenta. Vorrei vedere la vita di quelli che mi stanno accanto distrutta. Ultimamente godo a vedere gli altri soffrire. Peccato che non ci sarò a godermi lo spettacolo.
"Le sedute non hanno un obiettivo "antalgico" e quando nei colloqui lei andra' a parlare di cose dolorose sentira' dolore. Poi durante i giorni che seguiranno e che intercorrono fra una seduta. e l'altra il Suo Io elaborerà i discorsi e cerchera' di trovare una soluzione positiva affinché' Lei riesca a pensare ai temi trattati con maggiore forza."
Il problema è che faccio fatica ad accettare delle cose che mi vengono dette, e più me le ripete, più provo rancore (che mi manifesta in maniera molto vivace, forte) anche verso la psicoterapeuta. A volte la trovo insopportabile.
Riguardo al fatto che non prenda appunti, non mi sa dire nulla? Come fa uno psicoterapeuta a ricordarsi le cose se non le appunta da nessuna parte? A me sembra una mancanza di interesse, azzerderei a dire, quasi di professionalità. Personalmente, mi ricordo sempre tutte le sedute e il fatto che la mia psicoterapeuta non ricordi alcune informazioni della mia vita, mi sembra una mancanza di rispetto.
[#7]
Non si preoccupi di questo aspetto "tecnico" ogni terapeuta ha il suo metodo. E non deve essere "condiviso con Lei".
Non pensa?
A proposito di quella perplessita' che l'ha colta: quello che potra' accadere una volta morta.. be' no, Lei non potra' vederlo! Questo e' sicuro!
Buona serata!
Non pensa?
A proposito di quella perplessita' che l'ha colta: quello che potra' accadere una volta morta.. be' no, Lei non potra' vederlo! Questo e' sicuro!
Buona serata!
[#8]
Ex utente
"Non si preoccupi di questo aspetto "tecnico" ogni terapeuta ha il suo metodo. E non deve essere "condiviso con Lei".
Non pensa?"
Ok. Ma tutti gli psicoterapeuti che avevo consultato prima di quella attuale prendevano appunti. La mia terapeuta non si ricordava un particolare di una persona a me vicina, che tra l'altro non c'entrava nulla col discorso che stavamo facendo. A questo punto mi domando quante cose si ricorda effettivamente di me. Ciò mi fa pensare che "non sta sul pezzo", concentrata su di me. Per carità, se poi la psicoterapeuta non mi vuole seguire, lo capirei pure, visto che c'è stato un po' di attrito tra di noi, ma almeno vorrei avesse l'onesta di ammettere che non vuole più avere a che fare con me. Sicuramente nell'arco della propria vita, vi sarà capitato di trovarvi a che fare con un paziente che proprio non vi andava a genio. Magari la psicoterapeuta non ha veramente voglia di seguirmi.
"A proposito di quella perplessita' che l'ha colta: quello che potra' accadere una volta morta.. be' no, Lei non potra' vederlo! Questo e' sicuro!"
Motivo in più per farla finita. Spero solo di non fare brutti incontri post-mortem.
Non pensa?"
Ok. Ma tutti gli psicoterapeuti che avevo consultato prima di quella attuale prendevano appunti. La mia terapeuta non si ricordava un particolare di una persona a me vicina, che tra l'altro non c'entrava nulla col discorso che stavamo facendo. A questo punto mi domando quante cose si ricorda effettivamente di me. Ciò mi fa pensare che "non sta sul pezzo", concentrata su di me. Per carità, se poi la psicoterapeuta non mi vuole seguire, lo capirei pure, visto che c'è stato un po' di attrito tra di noi, ma almeno vorrei avesse l'onesta di ammettere che non vuole più avere a che fare con me. Sicuramente nell'arco della propria vita, vi sarà capitato di trovarvi a che fare con un paziente che proprio non vi andava a genio. Magari la psicoterapeuta non ha veramente voglia di seguirmi.
"A proposito di quella perplessita' che l'ha colta: quello che potra' accadere una volta morta.. be' no, Lei non potra' vederlo! Questo e' sicuro!"
Motivo in più per farla finita. Spero solo di non fare brutti incontri post-mortem.
[#13]
Gentile Signora,
Non e' un bene per Lei scrivere a noi per *controllare* la Sua terapeuta.
Indica sfiducia e questo non presagisce niente di buono per la vostra alleanza terapeutica.
L'alleanza terapeuica e' un costrutto utile a Lei. Alla Sua terapia e alla possibilita' di trarne vantaggi e risultati positivi.
Se non sin pone nelle condizioni di realizzarla sara' difficile per Lei.
Ne parli con la Sua terapeuta, con lealta' e chiarezza!
Auguri!
Non e' un bene per Lei scrivere a noi per *controllare* la Sua terapeuta.
Indica sfiducia e questo non presagisce niente di buono per la vostra alleanza terapeutica.
L'alleanza terapeuica e' un costrutto utile a Lei. Alla Sua terapia e alla possibilita' di trarne vantaggi e risultati positivi.
Se non sin pone nelle condizioni di realizzarla sara' difficile per Lei.
Ne parli con la Sua terapeuta, con lealta' e chiarezza!
Auguri!
[#14]
Ex utente
Gentile Dottoressa,
Il problema è che non so se avrò modo di rivederla in quanto ho avuto l'ennesima discussione a distanza (tramite messaggi) con la Dottoressa e sono stata un po' aggressiva, la Dottoressa mi ha risposto dopo diverso tempo in modo spazientito (e non è nemmeno la prima volta, visto che anche in seduta è capitato, in particolare quando le ho detto che mi dava fastidio il fatto che non ricordasse determinate cose su persone a me vicine, penso sia lecito pretendere che il proprio terapeuta si ricordi le cose che gli vengono dette). Ha senso che io torni sui miei passi e che chieda scusa? E' possibile per me avere una sana relazione terapeutica con questa professionista se non sento che mi viene incontro? Magari farò perdere la pazienza pure a un santo, ma se a ogni mia constazione su ciò che non mi sta bene, controattacca, gettando benzina sul fuoco e facendomi stare male, come mi aiuta?
Il problema è che non so se avrò modo di rivederla in quanto ho avuto l'ennesima discussione a distanza (tramite messaggi) con la Dottoressa e sono stata un po' aggressiva, la Dottoressa mi ha risposto dopo diverso tempo in modo spazientito (e non è nemmeno la prima volta, visto che anche in seduta è capitato, in particolare quando le ho detto che mi dava fastidio il fatto che non ricordasse determinate cose su persone a me vicine, penso sia lecito pretendere che il proprio terapeuta si ricordi le cose che gli vengono dette). Ha senso che io torni sui miei passi e che chieda scusa? E' possibile per me avere una sana relazione terapeutica con questa professionista se non sento che mi viene incontro? Magari farò perdere la pazienza pure a un santo, ma se a ogni mia constazione su ciò che non mi sta bene, controattacca, gettando benzina sul fuoco e facendomi stare male, come mi aiuta?
[#15]
Gentile Signora,
Ogni relazione terapeutica e' una *relazione* fra due persone. Un rapporto . E noi da qui non possiamo dire assolutamente nulla.
Come ripeto ne parli con la terapeuta di persona.
Non con i messaggi.
Io personalmente non ammetto i messaggi a meno che non si tratti di due parole per ragioni pratiche.
I miei saluti.
Ogni relazione terapeutica e' una *relazione* fra due persone. Un rapporto . E noi da qui non possiamo dire assolutamente nulla.
Come ripeto ne parli con la terapeuta di persona.
Non con i messaggi.
Io personalmente non ammetto i messaggi a meno che non si tratti di due parole per ragioni pratiche.
I miei saluti.
[#16]
Ex utente
Va bene. La ringrazio. Proverò a parlarne con la terapeuta anche se ormai non c'è più nulla da recuperare visto che provo rancore verso la terapeuta, talmente tanto rancore che se in questo momento mi rivolgessi ad un/a altro/a professionista, automaticamente proverei dei sentimenti di ostilità anche verso di lui/lei.
[#18]
Gentile Signora,
Questo quesito deve porlo a Se' stessa e non certo a noi.
Come potremo avere una risposta?
La Sua opinione e' la sola che conti davvero.
Lasci sedimentare la domanda e si risponda con senso di responsabilita' verso se stessa!
I miei saluti!
Questo quesito deve porlo a Se' stessa e non certo a noi.
Come potremo avere una risposta?
La Sua opinione e' la sola che conti davvero.
Lasci sedimentare la domanda e si risponda con senso di responsabilita' verso se stessa!
I miei saluti!
[#19]
Ex utente
Buonasera Dottoressa,
La sensazione che ho rispetto a questa professionista è che sia poco interessata a me, nonostante le mie richieste d'aiuto e soprattutto di attenzione, che sono state sempre ignorate. A volte mi fa sentire in difetto e mi sento rimproverata per il mio comportamento. Ho insistito a lungo con questa psicoterapeuta ma penso sia stato un grosso errore e ora sono molto arrabbiata con me stessa perché ho sprecato tempo prezioso e anche con la psicoterapeuta, che in tre mesi non si è resa conto che la nostra relazione terapeutica non andava. Ultimamente ci andavo quasi sempre controvoglia e utilizzavo la seduta settimanale per sfogarmi. Gliel'ho pure detto (per messaggio) che credo di aveer un transfert negativo nei suoi confronti e che volevo sapere come superare questa cosa, ma lei non mi ha nemmeno risposto. Forse ha continuato a seguirmi perché comunque sia, al di là che io stia meglio no, ne trae vantaggio economico. Mi dispiace se si sente offesa da quest'ultima affermazione ma la sensazione che ho è "beh ti ascolto una volta a settimana poi chi si è visto si è visto e se campi o crepi di te non me frega nulla, perché anch'io ho la mia vita e questo è soltanto un lavoro." Comunque la ringrazio per avermi spinto a riflettere.
Saluti
La sensazione che ho rispetto a questa professionista è che sia poco interessata a me, nonostante le mie richieste d'aiuto e soprattutto di attenzione, che sono state sempre ignorate. A volte mi fa sentire in difetto e mi sento rimproverata per il mio comportamento. Ho insistito a lungo con questa psicoterapeuta ma penso sia stato un grosso errore e ora sono molto arrabbiata con me stessa perché ho sprecato tempo prezioso e anche con la psicoterapeuta, che in tre mesi non si è resa conto che la nostra relazione terapeutica non andava. Ultimamente ci andavo quasi sempre controvoglia e utilizzavo la seduta settimanale per sfogarmi. Gliel'ho pure detto (per messaggio) che credo di aveer un transfert negativo nei suoi confronti e che volevo sapere come superare questa cosa, ma lei non mi ha nemmeno risposto. Forse ha continuato a seguirmi perché comunque sia, al di là che io stia meglio no, ne trae vantaggio economico. Mi dispiace se si sente offesa da quest'ultima affermazione ma la sensazione che ho è "beh ti ascolto una volta a settimana poi chi si è visto si è visto e se campi o crepi di te non me frega nulla, perché anch'io ho la mia vita e questo è soltanto un lavoro." Comunque la ringrazio per avermi spinto a riflettere.
Saluti
[#20]
Ex utente
Buonasera,
mi rivolgo a voi professionisti per chiedervi un’opinione sul da farsi. Ho abbandonato la terapia con la precedente la psicoterapeuta: una professionista che dice “ti piangi addosso” non penso possa essere davvero d’aiuto, no? Così ne ho contattata un’altra ma è in ferie e non potrà vedermi prima di altre due settimane. Onestamente da una parte vorrei iniziare ad andarci, anche per avere qualcuno con cui potermi sfogare, ma dall’altra mi chiedo se sia veramente utile continuare a vivere qui con la mia famiglia, visto che da quando ho iniziato a stare male, cioè un anno fa, per un amore non corrisposto, la mia famiglia mi ha fatto stare soltanto peggio e sminuiscono il mio malessere e la mia reazione che ho avuto al fatto. È giusto allontanarsi da quella che ora per me rappresenta una fonte di stress, aumenta il mio malessere, il mio nervosismo e la mia irritabilità?
Saluti
mi rivolgo a voi professionisti per chiedervi un’opinione sul da farsi. Ho abbandonato la terapia con la precedente la psicoterapeuta: una professionista che dice “ti piangi addosso” non penso possa essere davvero d’aiuto, no? Così ne ho contattata un’altra ma è in ferie e non potrà vedermi prima di altre due settimane. Onestamente da una parte vorrei iniziare ad andarci, anche per avere qualcuno con cui potermi sfogare, ma dall’altra mi chiedo se sia veramente utile continuare a vivere qui con la mia famiglia, visto che da quando ho iniziato a stare male, cioè un anno fa, per un amore non corrisposto, la mia famiglia mi ha fatto stare soltanto peggio e sminuiscono il mio malessere e la mia reazione che ho avuto al fatto. È giusto allontanarsi da quella che ora per me rappresenta una fonte di stress, aumenta il mio malessere, il mio nervosismo e la mia irritabilità?
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 25.8k visite dal 07/06/2016.
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