Infantilismo sessuale

Salve, ho 27 anni e da ormai due anni sto attraversando una profonda crisi interiore che mi ha spinto a iniziare una psicoterapia da una psichiatra di indirizzo analitico. Ciò che mi spinse a cercare un aiuto professionale furono due attacchi di panico e una "depressione" per aver dovuto troncare un rapporto a distanza durato appena un mese con una ragazza, ma vissuto in maniera intensissima da parte mia (quasi un anno di messaggi e la sensazione fin da subito che la mia autostima dipendesse eccessivamente dal successo/insuccesso della relazione), 2) la separazione dei miei genitori, che mi ha portato a riconsiderare la mia difficilissima situazione familiare prima che me ne andassi a studiare fuori casa (una madre simbiontica e un padre eccessivamente manesco, e psicologicamente violento) 3) la fine degli studi universitari.
Il mio percorso psicologico è stato positivo, grazie soprattutto alle capacità della mia psichiatra. Era emerso un tratto ossessivo e la psichiatra insisteva molto sul portare a galla la mia rabbia. Avevo indirizzato la mia rabbia verso i miei genitori, su mia madre perché considerata ipocrita (nonostante mi abbia fatto sempre sentire speciale, per le sue continue attenzioni e il suo affetto, non era stata in grado di arginare i comportamenti di mio padre, che si presenta davvero un'ottima persona superficialmente, ma che rivela un'indole molto negativa all'interno del nostro nucleo familiare. Nonostante il clima familiare pesantissimo, soprattutto per le continue denigrazioni, umiliazioni fisiche e mentali di mio padre, non posso dire che non mi voglia a modo suo bene).

A causa di un allontanamento dalla mia sede universitaria di circa 4 mesi, il percorso iniziato con quella psichiatra è diventato però molto difficile e attualmente verso in una confusione e in un umore devastanti. Per cui vorrei un parere su un tema diverso, che però per me rappresenta da semlre un leitmotiv anche nei momenti più felici della mia vita: ovvero l'impotenza sessuale e il mio complicatissimo rapporto con le donne, che varia dal narcisismo, alla rabbia, al rifiuto e alla dipendenza.

Ho la sensazione di avere una ansia/paura del rapporto sessuale (della penetrazione) e ciò mi porta a tenere a distanza o evitare le donne che mi piacciono e a svalutare quelle che mi corrono dietro, con grande sofferenza mia e di chi mi sta vicino. A volte penso che sia proprio una specie di infantilismo che mi porti a vivere il sesso più come autoerotico. Da qui ne deriva un senso di impotenza terrificante e una forte senso di sconfitta.

Vi ringrazio in anticipo, resto a disposizione per eventuali dubbi
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Ho la sensazione di avere una ansia/paura del rapporto sessuale (della penetrazione) e ciò mi porta a tenere a distanza o evitare le donne che mi piacciono e a svalutare quelle che mi corrono dietro, con grande sofferenza mia e di chi mi sta vicino. A volte penso che sia proprio una specie di infantilismo che mi porti a vivere il sesso più come autoeroti"


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Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
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