crisi coniugale

Buongiorno Dottore
ho letto con interesse la Sua presentazione e, brevemente vorrei presentare un mio quadro personale che mi fa ritrovare in quanto da Lei esposto
Sono sposato da circa 30 anni e padre di due splendidi ragazzi in età adulta ( 29 e 21).
Da circa 7-8 anni la mia vita,o meglio quella di coppia è notevolmente cambiata. Con mia moglie ci siamo resi conto che tutto il nostro passato, la nostra unione, i nostri desideri, le nostre aspettative non esistono più. Oserei dire che il tutto si è fermato da quando anche i nostri rapporti intimi si sono interrotti ( anche se non sono mai stati un gran che'). Con la crescita dei figli, per i quali abbiamo dato tutte le attenzioni che si devono come padre e madre, con la loro indipendenza o quasi, noi ci siamo ritrovati a non avere più interessi comuni, ci siamo staccati ognuno sulle proprie cose, sulle proprie idee, sui propri desideri e sulle proprie necessità.
Fatalità o chissà cos'altro, io ho trovato una compagna (da 5 anni) che mi ha fatto ritrovare la voglia di vivere in tutti i sensi... intimità, unione, passione, corresponsione, interessi, e aggiungerei attenzioni e stima alla mia persona (cosa che non ho mai avuto da mia moglie)
Ora mi trovo ad un bivio, so', e vorrei intraprendere una nuova vita ma una cosa mi frena.....abbandonare una moglie che, nonostante non abbia cercato di capire la situazione, non mi sento di rendere vittima delle mie "colpe" ...perchè io do a me stesso le colpe di questa situazione? ... e la mia autostima? ....giusto o non giusto che sia
Grazie anticipatamente per una Sua attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

di solito prima di prendere decisioni così importanti, è opportuno capire che cosa è accaduto, che cosa motiva a stare insieme e che cosa spinge a staccarsi dal coniuge, tenendo conto di un bilancio personale che Lei ha già ben presente.

Ha fatto bene a scriverci, ma perché non prova a discutere l'intera questione con uno psicologo di persona per fare chiarezza e poter prendere la decisione con piena consapevolezza, pur tenendo conto che le separazioni non sono mai indolore?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Buongiorno e grazie per la pronta risposta
Ho provato a discuterne con uno psicologo e , dopo diverse sessioni di terapia, mi ritrovo ancora nella stessa situazione.
Abbiamo capito che i miei problemi nascono dalla mia infanzia (paura dell'abbandono, mancanza di autostima,cresciuto pressochè solo con responsabilità da adulto, ecc). . Nonostante ciò e, nonostante i miei tentativi di starmene fuori casa, oggi per me è risulta difficile vedere una situazione futura dove mia moglie sarà sola ad affrontare la vita. Come un paradosso vivo nella quotidianità spenta , in un rapporto che non ha più valori,non ha interessi , non c'è corresponsione ed attenzione in nessuna situazione e dall'altra parte riesco ad elaborare un modello di vita mio nel quale credo e desidero; ma al tempo stesso non riesco ad azzerare la figura di mia moglie vedendola sola in un prossimo futuro e tutto ciò mi preoccupa
Gradito qualche consiglio