Disturbi relazionali
Salve, e da anni che chiedo consulti per il mio stato ansioso, è bene la mia terapia è quasi finita, sembra che ho risolto molti problemi ma purtroppo uno ancora mi angoscia e mi tiene bloccato, al prossimo appuntamento ne parlo anche con il mio terapeuta, purtroppo io non riesco ad amare non so stare nelle relazioni e da quello che leggo su internet coincide con i miei sintomi tipo il philofobico oppure il narcisismo o anche la sindrome di peter pan proprio quello che la mia psicologa disse che io ho problemi con la crescita ho risolto tutti i vincoli della mia vita ma questo è quello che mi fa star più male sono fidanzato da 1 anno, con la mia ragazza i primi mesi sono stati bellissimi dopo di che sono andato in forte ansia e ci sono stati tira e molla, adesso da 5 mesi la storia si è stabilizzata solo che io amo a tratti alcuni giorni sento di amarla alla follia altri nn mi interessa proprio e tutti questi cambiamenti fanno stare male lei è me, purtroppo anche le storie precedenti si sono chiuse per questo motivo per colpa mia, non so più che leggere che fare e come migliorare, sto male se sto con lei e sto male se sono lontano da lei. Non riesco a dare svolta ai rapporti. Cosa dovrei fare? Sono condannato a non vivere L amore? Ho notato che i sintomi iniziano quando le storie diventano serie. Grazie
[#1]
Genrile Utente,
I suoi consulti sono davvero tanti, questo testimonia il suo grado di sofferenza.
Online non è possibile fare altro oer lei, se non indirizzarla verso chi la ha già in cura.
Il suo terapeuta la conosce a fondo, saprà di cosa si tratta e saprà come aiutarla a guarire davvero.
I suoi consulti sono davvero tanti, questo testimonia il suo grado di sofferenza.
Online non è possibile fare altro oer lei, se non indirizzarla verso chi la ha già in cura.
Il suo terapeuta la conosce a fondo, saprà di cosa si tratta e saprà come aiutarla a guarire davvero.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Utente,
intanto è una buona cosa aver risolto buona parte dei problemi nella terapia che sta continuando, ma credo che il problema che descrive qui e che è relativo all'ansia, ancora una volta.
Infatti lo stato ansioso si presenta con sfaccettature diverse e sintomatologie diverse, ma non è infrequente che la predisposizione all'ansia possa anche creare problemi nelle relazioni. Anche qui è possibile che il problema si esprima con difficoltà nel prendere decisioni, con l'idea della propria libertà, con il controllo di alcune situazioni e/o persone, ecc...
Non è facile per la persona ansiosa stare con gli altri, ma non drammatizzerei troppo quello che accade: è importante focalizzarsi sulle soluzioni al problema con l'aiuto del terapeuta e NON vedersi come una persona condannata a non essere felice o a non poter amare (significato che dovrebbe discutere con il terapeuta).
Quindi mi pare una buona idea discutere questi aspetti con il terapeuta, ma senza avere la fretta di chiudere la terapia, che -pur con i buoni risultati raggiunti- si chiude quando gli obiettivi terapeutici sono raggiunti.
Cordiali saluti,
intanto è una buona cosa aver risolto buona parte dei problemi nella terapia che sta continuando, ma credo che il problema che descrive qui e che è relativo all'ansia, ancora una volta.
Infatti lo stato ansioso si presenta con sfaccettature diverse e sintomatologie diverse, ma non è infrequente che la predisposizione all'ansia possa anche creare problemi nelle relazioni. Anche qui è possibile che il problema si esprima con difficoltà nel prendere decisioni, con l'idea della propria libertà, con il controllo di alcune situazioni e/o persone, ecc...
Non è facile per la persona ansiosa stare con gli altri, ma non drammatizzerei troppo quello che accade: è importante focalizzarsi sulle soluzioni al problema con l'aiuto del terapeuta e NON vedersi come una persona condannata a non essere felice o a non poter amare (significato che dovrebbe discutere con il terapeuta).
Quindi mi pare una buona idea discutere questi aspetti con il terapeuta, ma senza avere la fretta di chiudere la terapia, che -pur con i buoni risultati raggiunti- si chiude quando gli obiettivi terapeutici sono raggiunti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie, la mia psicoterapeuta questo problema non lo ritiene così importante, non so il perché ma lei mi dà fiducia in questa cosa. Ha da aggiungere che i miei sintomi si accentuano quando sto sotto stress, quando ho la mente rilassata sto bene con me stesso e con lei e non ho nessun tipo di problema. Poi mi stresso e divento ribelle nella mia relazione con gli altri e vorrei scappare da ogni cosa che mi tiene legato non sopporto più niente grazie,.
[#5]
Gentile Utente,
non sorprende che tale sintomatologia sia accentuata quando si trova in condizioni di stress, ma proprio per questa ragione sarei propensa a pensare che anche questa problematica sia legata all'ansia.
Sembra infatti che Lei non abbia ancora imparato a riconoscere, modulare e gestire ansia e stress e forse (ma chiarisca col terapeuta) il curante utilizza questa modalità di approccio al problema, che è comunque corretta.
Posso chiedere quali sono gli obiettivi della terapia, quali quelli raggiunti e quale tipo di psicoterapia sta facendo?
Cordiali saluti,
non sorprende che tale sintomatologia sia accentuata quando si trova in condizioni di stress, ma proprio per questa ragione sarei propensa a pensare che anche questa problematica sia legata all'ansia.
Sembra infatti che Lei non abbia ancora imparato a riconoscere, modulare e gestire ansia e stress e forse (ma chiarisca col terapeuta) il curante utilizza questa modalità di approccio al problema, che è comunque corretta.
Posso chiedere quali sono gli obiettivi della terapia, quali quelli raggiunti e quale tipo di psicoterapia sta facendo?
Cordiali saluti,
[#6]
Utente
In che senso utilizza questa tecnica? Io sono arrivato lì che avevo paura di tutto senza fiducia e con sintomi di ansia attacchi di panico e sintomi ossessivi, dopo un po lei mi disse che ero come un peter pan comunque immaturo cioè la sindrome di peter pan ecc poi abbiamo lavorato su me stesso ho fatto terapia con i miei genitori chiariti varie problematiche familiari mi ha aiutato a gestire L ansia a contare su me stesso a concentrarmi di nuovo sui miei obiettivi persi, ecc. L unico problema che mi rimane è quello di non riuscire a essere stabile nelle relazioni amorose per il resto nn riscontro quasi più nessuna difficoltà.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.5k visite dal 03/06/2016.
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