Mia madre ha manie di persecuzione?

Buongiorno a tutti coloro che potranno aiutarmi per prima cosa.
Mi chiamo Ilenia, ho 18 anni, e da molti anni convivo insieme a mio padre con un problema mai risolto e mai compreso, per così dire, con mia madre.
Non ricordo quando siano iniziati precisamente questi problemi ma so che col tempo la situazione è andata degenerando portando mia madre a comportarsi in modi totalmente fuori dal comune. Mia madre ha purtroppo sofferto svariati lutti familiari quando avevo 3 anni, con la morte di tumore del padre, e ai miei 13 con quella della sorella, che l'hanno portata a ingrassare di circa 20 chili, abbandonare le sue passioni e a non avere nemmeno un amico o comunque una persona su cui contare che non sia sua madre e mio padre, che ha deciso di lasciare quando avevo 7 anni chiedendo il divorzio.
Sono cresciuta sentendo spesso mia madre "delirare", dicendo che tutti i suoi problemi di lavoro (fa l'insegnante) fossero dovuti a persone che vogliono farle del male e che agiscono contro di lei sotterraneamente. Spesso dubita della fedeltà di mio padre, sia in amore che in amicizia, portandola a chiedere il divorzio da lui già da tantissimo tempo senza mai portarlo a termine perchè, come lei dice da circa 11 anni: "se mi separassi ora quelle persone riuscirebbero a farmi licenziare", la qual cosa non ha alcun fondamento logico secondo la mia opinione. Dunque, dopo 11 anni, sono ancora sposati, o più correttamente "separati in casa". Spesso ha dubitato anche di me, attaccandomi molto pesantemente come con tutti gli altri che hanno provato a farla ragionare, arrivando anche ad alzare le mani e ad agire violentemente. Ogni battuta scherzosa che gli viene fatta, la interpreta come un attacco, ogni problema anche stupido la porta a convincersi sempre di più di essere vittima di piani malefici "sotterranei". Per fare un esempio, una volta credeva di non aver trovate le polpette al supermercato sempre per colpa di queste persone, urlando e lamentandosene per una mattina intera. Ovviamente io da anni provo a chiederle di spiegarmi perchè pensa tutto ciò e perchè fa così senza risposta. Non riesce a relazionarsi con nessuno, vede tutti come persone negative e di conseguenza ha spesso distrutto (o provato a distruggere) molte mie relazioni amicali e non, convincendomi che fossero negative. E come può una ragazza totalmente ignorare il parere della madre? Mia madre mi fa pena e rabbia allo stesso tempo: stamattina, ad esempio, ha affermato che secondo lei l'alternanza scuola-lavoro (una novità che fa parte della riforma della buona scuola di renzi) sia stata portata avanti sempre dalle stesse persone contro di lei e solo lei. Come può credere di essere la causa di qualcosa a livello nazionale?
Sospetto da tempo che possa avere qualche problema mentale, non saprei, ma lei ha sempre rifiutato categoricamente di farsi aiutare in qualsiasi modo, rispondendoci malissimo e mettendoci in difficoltà.
Se qualcuno potesse aiutarmi gli sarei grata.

Un saluto,
Ilenia
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
dice di convivere con suo padre, poi che i suoi sono separati in casa.
Può precisare meglio quale sia l'effettiva situazione di convivenza?
Suo padre quali effettivi tentativi ha fatto per uscire dall'impasse descritta, come si comporta con sua madre?

La situazione descritta meriterebbe a mio parere una presa in carico familiare, dato che siete a quanto dice tutti coinvolti e in difficoltà.

Se i tentativi fatti finora con sua madre non hanno funzionato, potrebbe suo padre in primis rivolgersi a un terapeuta familiare sistemico per sentire un parere e indicazioni in merito al da farsi, con gli elementi utili rilevabili solo direttamente alla mano.

Credo che continuare a proporre a sua madre un consulto specialistico personale non sortisca gli effetti desiderati, anzi come spesso accade generi opposizione, rifiuto, negazione.
Come la pensa suo padre in merito?
Sa che ha scritto qui?
Avete mai chiesto un parere al vostro medico di base?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Grazie mille della risposta immediata dottoressa,
mio padre ha sempre cercato di aiutare mia madre insieme a me in tutti i modi (più di tutto il resto della famiglia che detto chiaramente ha sempre visto mia madre come una disadattata e l'ha sempre trattata da tale, credendo che avesse bisogno di un medico e biasimandomi fin da quando ero una bambina, senza fare effettivamente nulla) non attraverso il colloquio con il nostro medico curante o con un psicologo in generale ma cercando di aiutarla col lavoro, con le sue passioni e con le difficoltà di ogni giorno. Da anni sono sempre stata io, però, più a stretto contatto con mia madre quotidianamente (poichè mio padre è spesso assente per motivi di lavoro) a rendermi conto che la cosa necessitasse un intervento medico. Dopo tutte le risposte negative di mia madre tutti hanno perso le speranze, lasciandola nella sua situazione. Mio padre è al corrente della mia presa di posizione e spero abbia il "coraggio" di portarlo avanti, perchè la sofferenza di mia madre mi porta a soffrire ogni giorno. Vorrei davvero aiutarla...

Grazie ancora
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Perdere le speranze lascia la situazione inalterata, cronicizzata e apportatrice di sofferenza sempre maggiore per tutti.
Comprensibilissimo il suo desiderio di aiutare la mamma anche se può fare poco anzi nulla senza che sua madre abbia il desiderio e la motivazione di farsi aiutare.
Tra l'altro spetterebbe a suo padre in questo caso preoccuparsi di un miglior benessere familiare (anche se ha aiutato la mamma con tuttte le buone intenzioni del caso, tralasciando però la soluzione a mio parere più opportuna e contribuendo involontariamente a mentener lo status quo) anche perchè i figli ne soffrono e non hanno responsabilità in merito.

Se suo padre si rivelasse ancora restio nel prendere iniziative opportune come suggerito, può pensare a rivolgersi lei in prima persona a uno psicologo per sentire un parere e indicazioni atte a gestire i suoi rapporti familiari e pensare maggiormente alla sua serenità alla quale ha indubitabilmente diritto.
Ha mai parlato a suo padre delle sue preoccupazioni e della sua sofferenza?
E con sua madre come si comporta? Cosa le dice quando le pone problemi o difficoltà?
[#4]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Mio padre è perfettamente consapevole delle mie preoccupazioni, che condivide con me, ma ha paura che provando a farla mettere in cura (contro il suo volere o non) possano insorgere problematiche di vario genere. E' ad esempio preoccupato che mia madre possa sporgere denuncia contro di lui se si occupasse di questo problema senza il suo consenso o che possa avere problemi molto gravi, se non il licenziamento, sul lavoro nel caso in cui dovesse essere riscontrato un problema serio psichico, invalidante.
Lei crede che provare ad aiutarla possa portare a delle conseguenze di questo tipo?

Per quanto riguarda il mio rapporto con mia madre ho sempre cercato di starle accanto e aiutarla nei momenti in cui perde il controllo dei suoi pensieri. Purtroppo a volte, e me ne vergogno, negli anni più "difficili" dell'adolescenza e un po meno frequentemente ora ho risposto alle sue aggressioni con altrettanta violenza verbale, sentendo un fortissimo senso di colpa dopo. Sono infatti consapevole che ciò che pensa e dice non sia sempre frutto della sua "testa", poichè quando sembra stare meglio è una persona molto buona e dolce...
Cosa pensa dovrei fare? Come dovrei comportarmi dunque?

Grazie mille ancora del consulto,
Ilenia
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Paure infondate, nessuno può essere obbligato a curarsi (TSO a parte ma è un altro discorso).
Sarebbe opportuno come ho detto che suo padre sentisse un terapeuta familiare che con gli elementi alla mano possa dare opportune indicazioni anche per coinvolgere la mamma in un consulto.
Si potrebbe così spostare l' attenzione e il motivo per cui ricorrere a un consulto, da sua madre a problemi che riguardano l'armonia familiare. In questo modo potrebbe così sentirsi meno etichettata come colei che ha un problema (che nega).
Mi sembra che siano anche in atto dinamiche di relazione disfunzionali che sostengono e alimentano il disagio.
Naturalmente da qui andiamo a spanne per mancanza di elementi, per questo sarebbe davvero necessario adire a un consulto specialistico come suggerito.
Non si faccia colpe per le sue reazioni, lei è ed è stata coinvolta in difficoltà che riguardano i suoi genitori, non lei, e di cui loro stessi dovrebbero curarsi.
Casomai come già le ho detto chieda lei un consulto personale, ha diritto alla sua serenità e a progettare il suo futuro autonomo.

Un caro saluto
[#6]
Attivo dal 2016 al 2019
Ex utente
Grazie mille per i suoi consigli! Proporrò a mio padre di consultare uno psicoterapeuta o lo farò io stessa per aiutare mia madre al meglio.

Grazie ancora e buona giornata.
[#7]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Bene, ma è' importante anche il suo di benessere , non solo quello di sua madre, ne tenga conto per alleggerire il peso che porta sulle spalle.
Se crede informi suo padre dell'esistenza di questo sito, se volesse scriverci diretttamente.

Lieta di averla ascoltata, buona serata.