Calo del desiderio
Salve,
ho già chiesto in passato dei consulti tramite questo portale, ma è la prima volta che lo faccio per un problema che non riguarda solo me.
Infatti il problema riguarda più che altro la mia fidanzata e il nostro rapporto di coppia. La mia ragazza è purtroppo affetta da TLE (epilessia del lobo temporale) e assume da circa 10 anni il Tegretol (400 mg al giorno). Nonostante ciò, ha una vita perfettamente normale: è laureata, pratica sport e non ha nessun altro problema di salute.
Purtroppo però, non so se a causa del Tegretol o della stessa TLE, il desiderio sessuale della mia ragazza rasenta da sempre lo zero. Stiamo insieme da tanti anni, ci amiamo moltissimo e abbiamo normalente rapporti. Ma lei, per sua stessa ammissione, non ha fantasie sessuali, non sente il bisogno di avere rapporti (devo sempre prendere io l'iniziativa), non ha mai praticato autoerotismo e ovviamente non ha mai avuto un orgasmo. Praticamente si relaziona alla sessualità esattamente come un cieco dalla nascita si relaziona alla realtà circostante: sa che esiste, fa comunque parte della sua esistenza, ma non ha la più pallida idea di come sia realmente e non la comprende appieno.
Lei è pienamente consapevole del problema e si sente sempre "inadeguata". Ultimamente il problema sta peggiorando poichè lei ne sta acquisendo una consapevolezza sempre maggiore: è sempre più difficile parlare con lei del problema e i miei sporadici tentativi di affrontarlo direttamente si concludono sempre con una litigata.
I rapporti sessuali con lei sono meccanici e totalmente privi di "carica sessuale"; "fatica a starmi dietro" e non comprende i miei desideri e le mie fantasie (che non sono nulla di perverso, sia chiaro). Io provo sempre ad avere pazienza durante i rapporti al punto che, in alcuni casi sporadici, lei è riuscita a vivevere almeno la fase di "eccitamento" del rapporto, ma poi, stando a ciò che ella stessa mi ha riferito, non accade nulla e questa situazione di "stallo" le azzera anche quel briciolo di eccitamento.
Il neurologo che la cura le ha detto che nel suo caso è possibile risolvere l'epilessia mediante intervento chirurgico risolutivo che le permetterà di eliminare anche l'assunzione del tegretol nel giro di 2 anni. Ma per effettuare l'intervento, a causa della lista d'attesa, ci vorranno almeno 2 anni. Significa che, ammesso che questa situazione sia causata dalla TLE o dal Tegretol (cosa tutt'altro che scontata), essa persisterà per almeno i prossimi 4-5 anni...ma io sono già allo stremo e non so per quanto tempo l'amore fortissimo che provo per questa persona prevarrà su questo problmema che per me è davvero invalidante. Non sono sesso dipendente, ma il fatto di non avere una suessualità di coppia normale con la persona che amo mi destabilizza parecchio.
Pertanto vi scrivo per chiedervi se c'è qualcosa che posso fare nel frattempo per cercare di risvegliare un po di desiderio sessuale nella mia ragazza, ammesso avviamente che sia possibile, date le condizioni.
ho già chiesto in passato dei consulti tramite questo portale, ma è la prima volta che lo faccio per un problema che non riguarda solo me.
Infatti il problema riguarda più che altro la mia fidanzata e il nostro rapporto di coppia. La mia ragazza è purtroppo affetta da TLE (epilessia del lobo temporale) e assume da circa 10 anni il Tegretol (400 mg al giorno). Nonostante ciò, ha una vita perfettamente normale: è laureata, pratica sport e non ha nessun altro problema di salute.
Purtroppo però, non so se a causa del Tegretol o della stessa TLE, il desiderio sessuale della mia ragazza rasenta da sempre lo zero. Stiamo insieme da tanti anni, ci amiamo moltissimo e abbiamo normalente rapporti. Ma lei, per sua stessa ammissione, non ha fantasie sessuali, non sente il bisogno di avere rapporti (devo sempre prendere io l'iniziativa), non ha mai praticato autoerotismo e ovviamente non ha mai avuto un orgasmo. Praticamente si relaziona alla sessualità esattamente come un cieco dalla nascita si relaziona alla realtà circostante: sa che esiste, fa comunque parte della sua esistenza, ma non ha la più pallida idea di come sia realmente e non la comprende appieno.
Lei è pienamente consapevole del problema e si sente sempre "inadeguata". Ultimamente il problema sta peggiorando poichè lei ne sta acquisendo una consapevolezza sempre maggiore: è sempre più difficile parlare con lei del problema e i miei sporadici tentativi di affrontarlo direttamente si concludono sempre con una litigata.
I rapporti sessuali con lei sono meccanici e totalmente privi di "carica sessuale"; "fatica a starmi dietro" e non comprende i miei desideri e le mie fantasie (che non sono nulla di perverso, sia chiaro). Io provo sempre ad avere pazienza durante i rapporti al punto che, in alcuni casi sporadici, lei è riuscita a vivevere almeno la fase di "eccitamento" del rapporto, ma poi, stando a ciò che ella stessa mi ha riferito, non accade nulla e questa situazione di "stallo" le azzera anche quel briciolo di eccitamento.
Il neurologo che la cura le ha detto che nel suo caso è possibile risolvere l'epilessia mediante intervento chirurgico risolutivo che le permetterà di eliminare anche l'assunzione del tegretol nel giro di 2 anni. Ma per effettuare l'intervento, a causa della lista d'attesa, ci vorranno almeno 2 anni. Significa che, ammesso che questa situazione sia causata dalla TLE o dal Tegretol (cosa tutt'altro che scontata), essa persisterà per almeno i prossimi 4-5 anni...ma io sono già allo stremo e non so per quanto tempo l'amore fortissimo che provo per questa persona prevarrà su questo problmema che per me è davvero invalidante. Non sono sesso dipendente, ma il fatto di non avere una suessualità di coppia normale con la persona che amo mi destabilizza parecchio.
Pertanto vi scrivo per chiedervi se c'è qualcosa che posso fare nel frattempo per cercare di risvegliare un po di desiderio sessuale nella mia ragazza, ammesso avviamente che sia possibile, date le condizioni.
[#1]
Gentile Utente,
Il desiderio sessuale e le sue deflessioni sono un ambito davvero complesso, con una patologia come ella della sua ragazza, lo è ancor di più.
Quello che potreste fare é una consulenza di coppia, luogo simbolico dove poter analizzare tutto quello che correla con la vostra vita di coppia, intimità, sessualità, fantasie../
Provi a consultare queste letture, ma se volesse approfondire nel mio sito personale www.valeriarandone.it , e nel mio blog https://www.medicitalia.it/valeriarandone/ ne troverà tante altre.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/3767/Calo-del-desiderio-s
Come vede le letture sono la numero uno e la due, perché gli ambiti da analizzare - anche extra sessualità- sono davvero tanti
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/4916/Alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio
Anche la coppia con le sue dinamiche gioca un ruolo centrale, non solo il partner portatore del sintomo..
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6137-che-fine-ha-fatto-il-desiderio-sessuale-desiderare-il-desiderio.html-
Il desiderio sessuale e le sue deflessioni sono un ambito davvero complesso, con una patologia come ella della sua ragazza, lo è ancor di più.
Quello che potreste fare é una consulenza di coppia, luogo simbolico dove poter analizzare tutto quello che correla con la vostra vita di coppia, intimità, sessualità, fantasie../
Provi a consultare queste letture, ma se volesse approfondire nel mio sito personale www.valeriarandone.it , e nel mio blog https://www.medicitalia.it/valeriarandone/ ne troverà tante altre.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/3767/Calo-del-desiderio-s
Come vede le letture sono la numero uno e la due, perché gli ambiti da analizzare - anche extra sessualità- sono davvero tanti
https://www.medicitalia.it/valeriarandone//news/4916/Alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio
Anche la coppia con le sue dinamiche gioca un ruolo centrale, non solo il partner portatore del sintomo..
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6137-che-fine-ha-fatto-il-desiderio-sessuale-desiderare-il-desiderio.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
<<Il neurologo che la cura le ha detto che nel suo caso è possibile risolvere l'epilessia mediante intervento chirurgico risolutivo che le permetterà di eliminare anche l'assunzione del tegretol nel giro di 2 anni.>>
Gentile Utente,
questa affermazione del curante è generica o è la risposta ad una precisa richiesta della sua ragazza in merito alla problematica che Lei ha qui descritto?
Il neurologo ritiene, quindi, che si tratti di un effetto collaterale della terapia farmacologica?
La sua ragazza assume altri farmaci?
A quale metodo anticoncezionale vi affidate?
Concordo con il suggerimento della dott.ssa Randone di effettuare una consulenza sessuologica di coppia: in quel contesto sarà possibile fare dei distinguo e cercare di comprendere meglio la multifattorialità del problema. Il rischio è infatti, a mio avviso, quello di concentrarsi su questa plausibile causa trascurandone altre eventuali (personali e/o relazionali) e -soprattutto- ignorando possibili "aggiustamenti" o soluzioni.
Pensa che la sua ragazza sarebbe disponibile a rivolgersi insieme a Lei ad un nostro Collega?
Saluti cordiali.
Gentile Utente,
questa affermazione del curante è generica o è la risposta ad una precisa richiesta della sua ragazza in merito alla problematica che Lei ha qui descritto?
Il neurologo ritiene, quindi, che si tratti di un effetto collaterale della terapia farmacologica?
La sua ragazza assume altri farmaci?
A quale metodo anticoncezionale vi affidate?
Concordo con il suggerimento della dott.ssa Randone di effettuare una consulenza sessuologica di coppia: in quel contesto sarà possibile fare dei distinguo e cercare di comprendere meglio la multifattorialità del problema. Il rischio è infatti, a mio avviso, quello di concentrarsi su questa plausibile causa trascurandone altre eventuali (personali e/o relazionali) e -soprattutto- ignorando possibili "aggiustamenti" o soluzioni.
Pensa che la sua ragazza sarebbe disponibile a rivolgersi insieme a Lei ad un nostro Collega?
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Utente
Ringrazio entrambe per la celere risposta.
Dr.ssa Scalco, in realtà la prima specialista a cui la mia ragazza ha esposto il problema è stata la sua ginecologa la quale ha ipotizzato che si potesse trattare di un effetto avverso del tegretol. La mia ragazza ha solo successivamente esposto il problema al neurologo che le aveva chiesto se accusava qualche disturbo in particolare a seguito dell'assunzione del tegretol. Il neurologo ha confermato che vi è un'alta probabilità che si tratti proprio di un effetto avverso del tegretol, ma non ha aggiunto altro: il neurologo non si è al momento preoccupato di approfondire la questione in quanto è concentrato solo sulla risoluzione del problema principale della mia ragazza (la TLE, il problema per cui la mia ragazza si è rivolta a lui).
La mia preoccupazione è proprio quella da lei esposta: e se il tegretol non fosse la vera causa del problema? In tal caso perderemmo del tempo prezioso.
Per quanto riguarda il metodo contraccettivo utilizzato, usiamo il preservativo: la ginecologa ha sconsigliato alla mia ragazza l'utilizzo della pillola poichè, a suo dire, potrebbe interferire con il tegretol e perdere l'efficacia contraccettiva (anche questo è un bel problema, il preservativo non è esattamente il massimo dell'erotismo).
La cosa che non riesco a spiegarmi è che la mia ragazza non riesce a provare desiderio sessuale neanche per conto suo: intendo dire che non ha mai provato uno stimolo sessuale tale da portarla all'autoerotismo. Da totale ignorante in materia, credo che qualora il problema risieda nel rapporto di coppia, la mia ragazza non avrebbe problemi all'infuori di essa.
Fra l'altro, per la verità, non possiamo neanche parlare di "calo del desiderio" in quanto il desiderio della mia ragazza non è mai stato alto. Inoltre, avendo cominciato ad assumere il tegretol dall'età di 13 anni, non può fare un confronto con la sua vita sessuale pregressa, in quanto troppo piccola, per capire se effettivamente il tegretol centra in tutto questo.
Da parte mia non ci sarebbe alcun problema ad effettuare una consulenza di coppia perchè a lei ci tengo davvero molto, ma ho forti dubbi sul fatto che la mia ragazza sia disposta in quanto la cosa le creerebbe un forte imbarazzo. Ma posso tranquillamente provare a proporglielo.
Concludo il mio messaggio (scusate se sono troppo prolisso) con un quesito che vorrei porvi: esiste un accertamento clinico per scoprire quanto peso ha il tegretol in tutto ciò senza però sospendere la terapia? Da totale ignorante in materia, suppongo ad esempio che vi sia una correlazione tra ormoni e deiderio sessuale. Magari anche solo scoprire che qualcosa non va dal punto di vista ormonale potrebbe aiutarci a capire se il problema ha una natura psicologica o biologica/farmacologica. Ma ripeto, sono solo mie congetture, per questo chiedo a voi.
PS: la mia ragazza assume esclusivamente 400 mg di Tegretol in compressa al giorno (200mg al mattino e 200mg la sera). Non assume altri farmaci
Dr.ssa Scalco, in realtà la prima specialista a cui la mia ragazza ha esposto il problema è stata la sua ginecologa la quale ha ipotizzato che si potesse trattare di un effetto avverso del tegretol. La mia ragazza ha solo successivamente esposto il problema al neurologo che le aveva chiesto se accusava qualche disturbo in particolare a seguito dell'assunzione del tegretol. Il neurologo ha confermato che vi è un'alta probabilità che si tratti proprio di un effetto avverso del tegretol, ma non ha aggiunto altro: il neurologo non si è al momento preoccupato di approfondire la questione in quanto è concentrato solo sulla risoluzione del problema principale della mia ragazza (la TLE, il problema per cui la mia ragazza si è rivolta a lui).
La mia preoccupazione è proprio quella da lei esposta: e se il tegretol non fosse la vera causa del problema? In tal caso perderemmo del tempo prezioso.
Per quanto riguarda il metodo contraccettivo utilizzato, usiamo il preservativo: la ginecologa ha sconsigliato alla mia ragazza l'utilizzo della pillola poichè, a suo dire, potrebbe interferire con il tegretol e perdere l'efficacia contraccettiva (anche questo è un bel problema, il preservativo non è esattamente il massimo dell'erotismo).
La cosa che non riesco a spiegarmi è che la mia ragazza non riesce a provare desiderio sessuale neanche per conto suo: intendo dire che non ha mai provato uno stimolo sessuale tale da portarla all'autoerotismo. Da totale ignorante in materia, credo che qualora il problema risieda nel rapporto di coppia, la mia ragazza non avrebbe problemi all'infuori di essa.
Fra l'altro, per la verità, non possiamo neanche parlare di "calo del desiderio" in quanto il desiderio della mia ragazza non è mai stato alto. Inoltre, avendo cominciato ad assumere il tegretol dall'età di 13 anni, non può fare un confronto con la sua vita sessuale pregressa, in quanto troppo piccola, per capire se effettivamente il tegretol centra in tutto questo.
Da parte mia non ci sarebbe alcun problema ad effettuare una consulenza di coppia perchè a lei ci tengo davvero molto, ma ho forti dubbi sul fatto che la mia ragazza sia disposta in quanto la cosa le creerebbe un forte imbarazzo. Ma posso tranquillamente provare a proporglielo.
Concludo il mio messaggio (scusate se sono troppo prolisso) con un quesito che vorrei porvi: esiste un accertamento clinico per scoprire quanto peso ha il tegretol in tutto ciò senza però sospendere la terapia? Da totale ignorante in materia, suppongo ad esempio che vi sia una correlazione tra ormoni e deiderio sessuale. Magari anche solo scoprire che qualcosa non va dal punto di vista ormonale potrebbe aiutarci a capire se il problema ha una natura psicologica o biologica/farmacologica. Ma ripeto, sono solo mie congetture, per questo chiedo a voi.
PS: la mia ragazza assume esclusivamente 400 mg di Tegretol in compressa al giorno (200mg al mattino e 200mg la sera). Non assume altri farmaci
[#5]
<<La cosa che non riesco a spiegarmi è che la mia ragazza non riesce a provare desiderio sessuale neanche per conto suo>>
Infatti, anche in virtù di questo, proponevo una consulenza di coppia. Mi spiego: da quanto ha precisato, è assodato che il farmaco abbia un peso rilevante, ma varrebbe la pena sondare anche altri aspetti che con molta probabilità fanno anche la loro parte... Ad esempio, proprio la "storia" sessuale di una ragazzina che diventa donna con -forse- un vissuto da "malata" sulle spalle; timori più o meno consapevoli rispetto all'esperienza orgasmica che magari può erroneamente venire assimilata al disturbo di cui soffre (è, in fin dei conti, fisiologicamente un momento di ottundimento della coscienza, accompagnato da scosse ritmiche...); il tipo di educazione alla sessualità ricevuto, i modelli avuti, la mentalità in cui è cresciuta, e via di questo passo.
Anch'io dubito che il problema stia nella coppia, ma credo che nella coppia potrebbe esserci la soluzione: il fatto che la sua ragazza sarebbe poco propensa ad affrontare certi argomenti con un nostro collega, magari potrebbe essere superato andandoci insieme. Oppure, se proprio non ne volesse sapere, potrebbe iniziare ad andarci Lei da solo per avere già comunque qualche suggerimento su come gestire al meglio la situazione e mostrarle che non c'è nulla di straordinario nel rivolgersi ad un professionista per queste cose.
Una consulenza non è terapia. Si tratta di alcune sedute per inquadrare la situazione e fornire delle indicazioni su se e come sarebbe opportuno intervenire. Le strade successive possono essere molteplici: non solo terapia di coppia o terapia sessuologica, ma anche psicoterapia individuale nel caso se ne ravvisasse la necessità (e non necessariamente focalizzata sulla problematica sessuologica).
Rispetto al preservativo, comprendo che non sia di grande aiuto... Sebbene solitamente non sia consigliata a ragazze giovani, nel caso della sua ragazza, si potrebbe valutare magari con la sua ginecologa la possibilità di utilizzare un metodo di barriera, come la spirale. Si eviterebbero così gli inconvenienti derivanti da ulterirori sostanze chimiche introdotte nell'organismo, ma si avrebbe una maggiore tranquillità rispetto ad eventuali gravidanze indesiderate.
Ecco, questo sarebbe un altro punto importante da discutere in seduta: la possibilità o meno di intraprendere in futuro una gravidanza, visto il problema di cui soffre la sua compagna. Non mi ci addentro, perché non è questa la sede adatta, ma capirà bene che per entrambi non è una questione irrilevante.
Cordialmente,
Infatti, anche in virtù di questo, proponevo una consulenza di coppia. Mi spiego: da quanto ha precisato, è assodato che il farmaco abbia un peso rilevante, ma varrebbe la pena sondare anche altri aspetti che con molta probabilità fanno anche la loro parte... Ad esempio, proprio la "storia" sessuale di una ragazzina che diventa donna con -forse- un vissuto da "malata" sulle spalle; timori più o meno consapevoli rispetto all'esperienza orgasmica che magari può erroneamente venire assimilata al disturbo di cui soffre (è, in fin dei conti, fisiologicamente un momento di ottundimento della coscienza, accompagnato da scosse ritmiche...); il tipo di educazione alla sessualità ricevuto, i modelli avuti, la mentalità in cui è cresciuta, e via di questo passo.
Anch'io dubito che il problema stia nella coppia, ma credo che nella coppia potrebbe esserci la soluzione: il fatto che la sua ragazza sarebbe poco propensa ad affrontare certi argomenti con un nostro collega, magari potrebbe essere superato andandoci insieme. Oppure, se proprio non ne volesse sapere, potrebbe iniziare ad andarci Lei da solo per avere già comunque qualche suggerimento su come gestire al meglio la situazione e mostrarle che non c'è nulla di straordinario nel rivolgersi ad un professionista per queste cose.
Una consulenza non è terapia. Si tratta di alcune sedute per inquadrare la situazione e fornire delle indicazioni su se e come sarebbe opportuno intervenire. Le strade successive possono essere molteplici: non solo terapia di coppia o terapia sessuologica, ma anche psicoterapia individuale nel caso se ne ravvisasse la necessità (e non necessariamente focalizzata sulla problematica sessuologica).
Rispetto al preservativo, comprendo che non sia di grande aiuto... Sebbene solitamente non sia consigliata a ragazze giovani, nel caso della sua ragazza, si potrebbe valutare magari con la sua ginecologa la possibilità di utilizzare un metodo di barriera, come la spirale. Si eviterebbero così gli inconvenienti derivanti da ulterirori sostanze chimiche introdotte nell'organismo, ma si avrebbe una maggiore tranquillità rispetto ad eventuali gravidanze indesiderate.
Ecco, questo sarebbe un altro punto importante da discutere in seduta: la possibilità o meno di intraprendere in futuro una gravidanza, visto il problema di cui soffre la sua compagna. Non mi ci addentro, perché non è questa la sede adatta, ma capirà bene che per entrambi non è una questione irrilevante.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.3k visite dal 02/06/2016.
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