Solitudine

Salve, sin da piccola sono sempre stata rifiutata da parte dei compagni di classe e a partire dalla seconda media sono stata oggetto di scherno da parte di ragazze che mi facevano degli scherzi crudeli, compromettendo la mia autostima. Da lì è iniziato un periodo in cui non volevo andare più a scuola, mi facevo venire a prendere prima dell'orario di uscita (a volte rimanevo solo due ore perché mi era impossibile rimanere in classe), avevo pensieri suicidi e di autolesionismo, etc. Purtroppo mia madre non capiva tutto questo disagio che provavo e mi determinava solo come una scansafatica, facendomi stare ancora più male.
Alle superiori i compagni maschi (talvolta anche i professori) mi parlavano alle spalle e/o in faccia dicendomi cose brutte che mi facevano male (es. che ero grassa, facevo schifo, ero brutta, nessuno mi aveva e mi avrebbe mai amato), e mi fanno male tutt'ora a ripensarci. E' iniziato così un altro periodo in cui ero arrivata a farmi del male fisicamente (durato quasi 2 anni), che poi sono riuscita a superare. Ho tre amiche di numero e non ho mai avuto un ragazzo, questo mi fa sentire sola e ho paura di rimanerci per sempre. Se voglio uscire, devo farlo da sola perché tutte le mie amiche sono impegnate con altri e poche volte mi invitano. Non capisco perché non piaccio ai ragazzi e nessuno mi abbia mai chiesto di uscire, quando tutte le mie amiche ne hanno avuti. Se mi piace qualche ragazzo c'è sempre un problema (la maggior parte delle volte rinuncio in partenza perché so che mi rifiuterebbe), mi fa stare male, non ne parlo con nessuno ma piango spesso per questo motivo anche se so che alla fine non è così importante. Ci sono giorni in cui anche un nonnulla mi fa scoppiare a piangere e si trasforma in una pioggia di pensieri in cui arrivo a pensare di non valere nulla e che davvero rimarrò sola a vita. So che tutto quello che è successo a scuola c'entra qualcosa. Come posso fare a superare questa situazione che mi "perseguita" e come andare avanti e non pensarci perché ci sono giorni in cui non penso ad altro.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza, le esperienze che lei riporta hanno avuto sicuramente un peso, ma forse non sono state le uniche a determinare le sue difficoltà sociali e affettive.

Credo sia importante ridimensionare il suo modo di approcciare alle persone e alle cose che le accadono, per evitare rigidità, insoddisfazioni e ripetuti fallimenti.

Le suggerisco di contattare un Collega di persona per una consulenza psicologica, questo per le permetterà di lenire le sue insicurezze e recuperare la sua autostima: componente fondamentale per apportare un cambiamento positivo e solito.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Grazie della risposta. Cercherò di rivolgermi a qualcuno di persona quando mi sarà possibile.