Gli altri ovviamente dobbiamo reprimere istinti ma anche i sentimenti
Salve,
sono un ragazzo di 22 anni omosessuale e da 3 mesi sto vivendo la mia prima storia d'amore con un ragazzo di 24 anni. Siamo entrambi non dichiarati quindi viviamo un rapporto clandestino caratterizzato da baci, abbracci e una forte complicità. Ho sempre avuto problemi di carattere sessuale (erezione debole e ansia da prestazione) con lui infatti molto spesso è andata così e così, però da una settimana a questa parte da questo punto di vista ha iniziato a funzionare e venerdi scorso abbiamo fatto l'amore per la prima volta.
Il giorno dopo lui però mi ha invitato ad uscire con un gruppo di amici, una ventina, e ovviamente abbiamo dovuto nascondere tutto il nostro rapporto e fingere di essere semplici amici; questa cosa mi ha destabilizzato non poco infatti quando sono con gli altri ovviamente dobbiamo reprimere istinti ma anche i sentimenti e infatti ci guardiamo come semplici amici. Io mi sento molto spesso non pronto a questa situazione e questo continuo on/off dei sentimenti mi sta portando a sbalzi d'umore incredibili e a dubbi sul fatto che mi possa piacere o altro.
Che consigli mi potreste dare?
Un saluto
sono un ragazzo di 22 anni omosessuale e da 3 mesi sto vivendo la mia prima storia d'amore con un ragazzo di 24 anni. Siamo entrambi non dichiarati quindi viviamo un rapporto clandestino caratterizzato da baci, abbracci e una forte complicità. Ho sempre avuto problemi di carattere sessuale (erezione debole e ansia da prestazione) con lui infatti molto spesso è andata così e così, però da una settimana a questa parte da questo punto di vista ha iniziato a funzionare e venerdi scorso abbiamo fatto l'amore per la prima volta.
Il giorno dopo lui però mi ha invitato ad uscire con un gruppo di amici, una ventina, e ovviamente abbiamo dovuto nascondere tutto il nostro rapporto e fingere di essere semplici amici; questa cosa mi ha destabilizzato non poco infatti quando sono con gli altri ovviamente dobbiamo reprimere istinti ma anche i sentimenti e infatti ci guardiamo come semplici amici. Io mi sento molto spesso non pronto a questa situazione e questo continuo on/off dei sentimenti mi sta portando a sbalzi d'umore incredibili e a dubbi sul fatto che mi possa piacere o altro.
Che consigli mi potreste dare?
Un saluto
[#1]
Caro ragazzo,
Non Le sembra una domanda un po' troppo complessa per essere rivolta in modo disinvolto?
Si tratta di emozioni, di pudore, di forze interne enormemente intense.
Se io Le dicessi di non farlo? Lei come si sentirebbe?
E se Le dicessi di farlo Lei lo farebbe?
E il Suo amico lo farebbe?
E poi stando insieme come commentereste il tutto?
Guardi, per vivere una storia bisogna essere anzitutto consapevoli di cosa si vuole, di cosa si sia disposti a mettere in gioco e quali conseguenze si e' in grado di accettare.
Ci pensi e molto profondamente.
Per crescere Lei come persona, prima di tutto!
Auguri!
Non Le sembra una domanda un po' troppo complessa per essere rivolta in modo disinvolto?
Si tratta di emozioni, di pudore, di forze interne enormemente intense.
Se io Le dicessi di non farlo? Lei come si sentirebbe?
E se Le dicessi di farlo Lei lo farebbe?
E il Suo amico lo farebbe?
E poi stando insieme come commentereste il tutto?
Guardi, per vivere una storia bisogna essere anzitutto consapevoli di cosa si vuole, di cosa si sia disposti a mettere in gioco e quali conseguenze si e' in grado di accettare.
Ci pensi e molto profondamente.
Per crescere Lei come persona, prima di tutto!
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile utente,
Lei sta sperimentando la situazione che vivono tutte le coppie clandestine o segreta, omo o etero che siano.
E che prevede tutto quanto Lei ha con precisione descritto.
Un cosa però non mi sembra .. proprio così:
<<ci guardiamo come semplici amici. <<
E' proprio l'opposto di ciò
che permette di creare e mantenere un tenace "fil rouge" quando si è in gruppo:
uno sguardo - apparentemente da amici, ma NON da amici - il cui contenuto segreto è palese solo ai due. E che li fa sentire unici e collegati anche tra la folla.
Se Lei non è ancora pronto, eviti le uscite in gruppo.
Si chieda anche se è pronto, se siete pronti, ad uscire allo scoperto.
Lei sta sperimentando la situazione che vivono tutte le coppie clandestine o segreta, omo o etero che siano.
E che prevede tutto quanto Lei ha con precisione descritto.
Un cosa però non mi sembra .. proprio così:
<<ci guardiamo come semplici amici. <<
E' proprio l'opposto di ciò
che permette di creare e mantenere un tenace "fil rouge" quando si è in gruppo:
uno sguardo - apparentemente da amici, ma NON da amici - il cui contenuto segreto è palese solo ai due. E che li fa sentire unici e collegati anche tra la folla.
Se Lei non è ancora pronto, eviti le uscite in gruppo.
Si chieda anche se è pronto, se siete pronti, ad uscire allo scoperto.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 29/05/2016.
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