Malassere generale
Salve a tutti! Sono un ragazzo di 22 anni e attualmente non me la sto passando bene. Da sempre in famiglia ho avuto problemi, o meglio i miei hanno avuto varie divergenze che tutt'ora portano avanti, un rapporto fatto di rancori e un padre assente e disinteressato sotto qualsiasi aspetto. Ho sofferto di doc omosessuale che ho superato da solo e sono balbuziente o meglio lo ero quando ero piccolo ma adesso per via della mia infelicità e malessere mi ricapita di balbettare. La mancanza di un impiego, di una ragazza, di un padre non interessato mi sta facendo vivere male, ansia, fiato corto, pensieri ossessivi e negativi. Di base sono una persona ottimista e positiva con una grande passione per la musica che anestetizza il mio malessere, ma sono arrivato dopo anni al limite di sopportazione. La mia vita è vuota, la mia situazione economica non è buona, vivo in un paese che mi fa schifo. Ho cercato di fare un sunto della situazione ma ci sarebbero altre cose da raccontare. Secondo voi esperti, avrei bisogno di un consulto presso uno psicologo?
Ringrazio tutti anticipatamente.
Ringrazio tutti anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
Nonostante la sua giovane età ci descrive un vissuto già piuttosto sofferente.
Problemi familiari tra cui un padre assente, il fatto di non lavorare e non avere una ragazza da amare sicuramente incidono se non addirittura determinano la sintomatologia che ci descrive.
Questi sintomi sono un campanello d'allarme, un segnale che il suo corpo le sta mandando affinché si prenda cura di sé, della sua vita e del suo benessere.
A mio avviso uno psicologo potrebbe assolutamente aiutarla a venire fuori da questa situazione. È apprezzabile che da solo abbia "risolto" il problema ossessivo che ha avuto in passato ma forse è ora di fare un percorso più profondo. E per farlo necessita dell'aiuto di un collega perché lei è ovviamente coinvolto e perciò non sufficientemente lucido per affrontare la situazione e ripartire da lei.
Non potrà che farle del bene. Eventualmente può ottenere una visita anche tramite la asl. In questo caso può chiedere informazioni al suo medico curante.
Cordialmente
Nonostante la sua giovane età ci descrive un vissuto già piuttosto sofferente.
Problemi familiari tra cui un padre assente, il fatto di non lavorare e non avere una ragazza da amare sicuramente incidono se non addirittura determinano la sintomatologia che ci descrive.
Questi sintomi sono un campanello d'allarme, un segnale che il suo corpo le sta mandando affinché si prenda cura di sé, della sua vita e del suo benessere.
A mio avviso uno psicologo potrebbe assolutamente aiutarla a venire fuori da questa situazione. È apprezzabile che da solo abbia "risolto" il problema ossessivo che ha avuto in passato ma forse è ora di fare un percorso più profondo. E per farlo necessita dell'aiuto di un collega perché lei è ovviamente coinvolto e perciò non sufficientemente lucido per affrontare la situazione e ripartire da lei.
Non potrà che farle del bene. Eventualmente può ottenere una visita anche tramite la asl. In questo caso può chiedere informazioni al suo medico curante.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta tempestiva dottoressa!
Ne parlerò con il mio medico di base e mi informerò per un consulto con l'asl.
Negli ultimi anni non ho fatto altro che costruire gran parte della mia felicità sui successi altrui, sono sempre stato felice nel vedere le persone a me vicino realizzarsi sotto vari aspetti della loro vita, ma in fin dei conti se da una parte ero felice, dall'altra ero triste e stanco di essere sempre felice per gli altri, di essere sempre e solo lo "spettatore" di codesta felicità e quasi mai il protagonista.
Inoltre ho accumulato una certa quantità di rabbia repressa, sento che c'è qualcosa che non va, che per troppo tempo ho tenuto dentro e ora sono al limite della sopportazione. So che la vita è bella infondo, e voglio davvero iniziare a viverla a pieno.
Ne parlerò con il mio medico di base e mi informerò per un consulto con l'asl.
Negli ultimi anni non ho fatto altro che costruire gran parte della mia felicità sui successi altrui, sono sempre stato felice nel vedere le persone a me vicino realizzarsi sotto vari aspetti della loro vita, ma in fin dei conti se da una parte ero felice, dall'altra ero triste e stanco di essere sempre felice per gli altri, di essere sempre e solo lo "spettatore" di codesta felicità e quasi mai il protagonista.
Inoltre ho accumulato una certa quantità di rabbia repressa, sento che c'è qualcosa che non va, che per troppo tempo ho tenuto dentro e ora sono al limite della sopportazione. So che la vita è bella infondo, e voglio davvero iniziare a viverla a pieno.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 25/05/2016.
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