Espatriare per amore

Salve,

ho 26 anni e mi sono trasferita 10 mesi fa in un altro continente per seguire il mio ragazzo di 28 (stiamo insieme da 6 anni). Seguirlo non e' stata una decisione facile perche' la sua partenza e' stata improvvisa e io non sono stata minimamente coinvolta nel processo decisionale. Dopo mesi di sofferenza ho deciso di raggiungerlo: Forse ho sbagliato a partire in un momento in cui ancora avevamo molto da risolvere e c'era forse del rancore ma d'altra parte risolvere le cose quando si e' a 5000 km di distanza e' complicato. Fatto sta che non sono partita tranquilla ma in preda all'ansia e al panico. Ho avuto quasi subito problemi anche sul lavoro e nel frattempo a casa a mio papa' e' stata diagnosticata una malattia. Questo non ha aiutato il mio stato d'animo che era davvero buio e negativo da mesi ormai. Lui e' stato molto distaccato e distante, ferito dal fatto che io non fossi felice di essere qui con lui.. I primi mesi di convivenza (in Italia non vivevamo insieme) non sono stati per niente idilliaci, neanche dal punto di vista intimo. Da qualche mese le cose vanno meglio, mio padre sta meglio e sul fronte lavorativo le cose sono migliorate, ho trovato un lavoro che mi piace e appaga molto! tra di noi va meglio e quando non litighiamo stiamo benissimo insieme. Il problema e' che c'e sempre una questione che aleggia sui di noi come una nube nera, e quando ne parliamo finisce in tragedia: per me essere qui e' un'esperienza dopo la quale voglio tornare in Italia mentre lui non lo sa.. Dice che se ricevesse un'offerta dall'altro capo del mondo si sentirebbe obbligato a dire di no per colpa mia, ed e' convinto che se tornassimo in Italia andremmo a vivere sotto un ponte e che sicuramente peggioreremmo la nostra situazione. Ora, lo so bene che in Italia non e' cosi facile ma io sarei disposta a provarci almeno, e di certo neanche io voglio andare a vivere sotto un ponte. Io sicuramente sono piu attaccata alla mia famiglia di lui, magari perche i suoi si sono divorziati quando era piccolino. Oltre agli amici di una vita e ai genitori che ho lasciato da soli, comunque a me manca davvero la nostra citta'. Praticamente io per lui rappresento un limite a future ed eventuali offerte che potrebbe ricevere. Io lo amo davvero, vorrei che fosse il padre dei miei figli un giorno, ed e' un ragazzo d'oro con una testa dura, penso che anche lui mi ami e quello che vorrei e' solo avere un progetto comune in cui le esigenze di entrambi sono prese in considerazione ma purtroppo discutere in modo tranquillo e' molto difficile. Ho paura che per lui sia diventata piu importante la carriera che noi, ho paura che stiamo perdendo tempo a stare insieme, come se avessimo una data di scadenza perche un giorno io vorro' tornare e lui no, e questo pensiero mi distrugge. Se tiro fuori il mio malessere su questa questione litighiamo, e qui, a parte qualche ''amicizia'' superficiale, sono sola. Spero che possiate aiutarmi in qualche modo perche sono davvero a terra
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Ho capito bene il suo quesito e risponderle non e' affatto facile.
Si tratta di due punti di vista diametralmente opposti a causa del background familiare di ognuno di voi.
Lui ha desiderio di "guardare avanti e oltre".
Lei non ha questa esigenza, perche' la Sua famiglia e' una risorsa per Lei.
Non e' facile davvero una soluzione comune.
Diciamo che a livello evolutivo Lei forse dovrebbe ipotizzare di immaginare una vita in cui la Vostra vita sia un po' priva di quelle che per Lei sono delle risorse.
Temo che Lei sia quella che maggiormente possa "scegliere" seppur con sforzo.
Temo che lui non abbia la stessa energia motivazionale.
Ci pensi un po'!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa, la ringrazio per la risposta. Quello che mi chiedo e su cui mi struggo e' se e' giusto stare con una persona con cui potrebbe non esserci un futuro insieme e con cui non si riesce a fare un progetto comune: io per noi mi sono trasferita e per noi sono disposta a stare in un posto che non avrei mai neanche considerato per una vacanza piu' a lungo di quanto pensassi, posso essere flessibile per una storia che reputo davvero importante, sperando che lui cambi idea e prima o poi potremo tornare in Italia insieme. Lui invece a questi quesiti risponde che non lo sa, tra 5 o 10 anni potrebbe essere ovunque, se non fosse per me. In questi mesi ci siamo chiesti piu volte se non fosse meglio lasciarci ora perche' forse stiamo perdendo tempo e nessuno dei due cambiera' idea su quello che vogliamo. Sarebbe giusto sacrificare il nostro amore e il nostro stare bene insieme adesso (quando non si pensa a questo discorso) per un futuro che puo' volgere in qualsiasi direzione inaspettata? O non si puo stare insieme senza un progetto comune per il futuro?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Lei pone delle domande a cui nessuno puo' dare una risposta obiettiva.
Solo il Suo SENTIRE puo' guidarla su cosa sia meglio per Lei.
Ma questo SENTIRE va ascoltato senza porre "paletti". Senza volerlo piegare alle cognizioni razionali che cercano di condurci dove vogliono, in un luogo ove potremmo essere molto infelici.
Se Le fosse possibile sarebbe bene che chiedesse a una persona "terza", uno psicologo, di aiutarla a comprendersi davvero: da sola potrebbe confondere le speranze e i desideri con delle indicazioni su cosa fare o no.
Se invece riuscira' a decodificare elementi meno soggetti al raziocinio, come i sogni ad esempio, capirà meglio cio' che "la Sua ragione non sa di sapere"!
Coraggio!

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, accetto davvero il suo consiglio, in effetti ci stavo gia' pensando da un po', penso che parlarne con qualcuno esterno e con esperienza come uno psicologo mi aiuterebbe molto. Grazie
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Utente
Utente
Scusi, un'ultima domanda. Secondo lei, dovrei dirglielo della mia volonta' di parlare con uno psicologo? Vorrei anche se so che non capirebbe e la prenderebbe poco seriamente, sul ridere.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
vede come Lei sia perfettamente consapevole delle differenze di sensibilita' fra Lei e il ragazzo?
E' importante che Le consapevolizzi, per difendersi. Perche' non si rivelino in momenti critici come debolezze.
Purtroppo per natura la sensibilità e' diversa nel sesso femminile rispetto a quello maschile, nella maggior parte dei casi gli uomini tendono al pragmatismo e alle realizzazioni materiali dei progetti, mettendo sullo sfondo i sentimenti e le emozioni; per le donne accade il contrario. E questa non e' una differenza da sottostimare, specialmente quando ci si trovi davanti ad una scelta esistenziale!
Ci pensi su cara Signora!
Sa che a volte quelle che sembrano difficolta' si rivelano invece strumenti per conoscersi e capirsia?!
Auguri quindi mi faccia sapere!