Lo stress per il lavoro sta diventando una ossessione
Buongiorno,
Chiedo consulto relativo alla mia situazione di ansia e stress causata molto probabilmente dal lavoro.
Dalle 8 ore classiche che svolgevo seguendo un ufficio, senza problemi, senza tensioni, dopo il rientro della collega sono stata spostata in un altro ufficio al momento "scoperto".
Dopo la scadenza del contratto, mi è stato rinnovato solamente part time, ed il carico di lavoro è eccessivo, seguo 2 uffici in 1, non mi sono state spiegate molto bene le nozioni base per seguire le mansioni principali e purtroppo nessun collega può aiutarmi nei picchi di lavoro giornalieri.
A trabocchetto poi mi è stato comunicato dalla direzione che dovrò partecipare ad eventi e trasferte sia in Italia che all'estero, cosa che però avevo categoricamente escluso al momento dei colloqui e della firma del contratto per motivi personali.
Le responsabilità che ho in questa nuova mansione sono moltissime, mi pesano davvero tanto perché mi trovo allo sbaraglio, con poco tempo e con poco supporto.
Forse ho sempre dato troppo e quindi ora sembra che da parte mia sia tutto dovuto. Non ho mai ricevuto maltrattamenti o screzi con i colleghi, anzi ho sempre avuto molti complimenti e un bel rapporto, però da me tutti si aspettano tutto!!!
Purtroppo con l'andare avanti delle settimane mi si è presentata una brutta gastrite che ho in cura con il mio medico di base, ed una sensazione di ansia perenne che mi si trasforma in panico al solo pensiero del tipo di lavoro che devo svolgere. Tutte le mattine le ho libere e invece di fare qualcosa che mi faccia star bene, dormo e rimugino sul lavoro..
Il contratto mi scadrà a fine Agosto, quindi vi chiedo un consiglio su come superare i mesi che mi rimangono.. E soprattutto.. Se non è il lavoro per me, non so come farò a declinare eventuali proposte di rinnovo senza sentirmi terribilmente in colpa sia con i colleghi e tutta l'azienda, sia con mio marito che si dovrà accollare tutte le spese di casa finché non troverò un nuovo impiego.
Attendo un vs prezioso riscontro
Chiedo consulto relativo alla mia situazione di ansia e stress causata molto probabilmente dal lavoro.
Dalle 8 ore classiche che svolgevo seguendo un ufficio, senza problemi, senza tensioni, dopo il rientro della collega sono stata spostata in un altro ufficio al momento "scoperto".
Dopo la scadenza del contratto, mi è stato rinnovato solamente part time, ed il carico di lavoro è eccessivo, seguo 2 uffici in 1, non mi sono state spiegate molto bene le nozioni base per seguire le mansioni principali e purtroppo nessun collega può aiutarmi nei picchi di lavoro giornalieri.
A trabocchetto poi mi è stato comunicato dalla direzione che dovrò partecipare ad eventi e trasferte sia in Italia che all'estero, cosa che però avevo categoricamente escluso al momento dei colloqui e della firma del contratto per motivi personali.
Le responsabilità che ho in questa nuova mansione sono moltissime, mi pesano davvero tanto perché mi trovo allo sbaraglio, con poco tempo e con poco supporto.
Forse ho sempre dato troppo e quindi ora sembra che da parte mia sia tutto dovuto. Non ho mai ricevuto maltrattamenti o screzi con i colleghi, anzi ho sempre avuto molti complimenti e un bel rapporto, però da me tutti si aspettano tutto!!!
Purtroppo con l'andare avanti delle settimane mi si è presentata una brutta gastrite che ho in cura con il mio medico di base, ed una sensazione di ansia perenne che mi si trasforma in panico al solo pensiero del tipo di lavoro che devo svolgere. Tutte le mattine le ho libere e invece di fare qualcosa che mi faccia star bene, dormo e rimugino sul lavoro..
Il contratto mi scadrà a fine Agosto, quindi vi chiedo un consiglio su come superare i mesi che mi rimangono.. E soprattutto.. Se non è il lavoro per me, non so come farò a declinare eventuali proposte di rinnovo senza sentirmi terribilmente in colpa sia con i colleghi e tutta l'azienda, sia con mio marito che si dovrà accollare tutte le spese di casa finché non troverò un nuovo impiego.
Attendo un vs prezioso riscontro
[#1]
Cara Signora,
Purtroppo cio' che Le accade e' diffuso nel mondo del lavoro di oggi.
Lei per fortuna ha un buon carattere e la situazione non ha conseguenze anche nel Suo rapporto con i colleghi e superiori.
Penso che parlare con Suo marito e consigliarvi su cosa fare sia propedeutico a qualsiasi decisione.
Siamo a maggio e si tratta di pochi giorni per concludere il contratto. Se questo impegno la rende infelice e sofferente penso che in seno alla Sua famiglia sia il luogo ove elaborare il da farsi.
Per quanto riguarda l'ambito di lavoro puo' fare presente a un responsabile che il Suo impegno e' il massimo possibile. Ma piu' di questo temo che non possa fare.
Ci faccia sapere!
Purtroppo cio' che Le accade e' diffuso nel mondo del lavoro di oggi.
Lei per fortuna ha un buon carattere e la situazione non ha conseguenze anche nel Suo rapporto con i colleghi e superiori.
Penso che parlare con Suo marito e consigliarvi su cosa fare sia propedeutico a qualsiasi decisione.
Siamo a maggio e si tratta di pochi giorni per concludere il contratto. Se questo impegno la rende infelice e sofferente penso che in seno alla Sua famiglia sia il luogo ove elaborare il da farsi.
Per quanto riguarda l'ambito di lavoro puo' fare presente a un responsabile che il Suo impegno e' il massimo possibile. Ma piu' di questo temo che non possa fare.
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 23/05/2016.
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