Sensazioni strane.
Buonasera,
sto vivendo un periodo particolarmente stressante e sono una persona molto ansiosa.
Ultimante sto provando delle strane sensazioni che mi stanno rendendo la vita impossibile.
La mattina appena sveglia, ho paura di alzarmi dal letto perché ho paura di svenire. Sto male tutta la mattina e per questo salto molto spesso l'università. Poi in questi giorni, se sto ferma ho bisogno per forza di far tremare le gambe, sono irrequieta ed è come se tremando calmassi un po' lansia.
Poi ho una strana sensazione alla testa, che non spiegare, una sensazione di friggere, ma non proprio così e poi oggi stavo normale e all'improvviso il cuore batteva fortissimo e non riuscivo a respirare pensavo di star avendo un attacco di cuore ma poi sono riuscita a calmarmi, ma sento la necessità di fare respiri più lunghi.
Secondo voi è ansia o qualche patologia cardiaca o neurologica seria???
Sto malissimo, non riesco più a vivere-
sto vivendo un periodo particolarmente stressante e sono una persona molto ansiosa.
Ultimante sto provando delle strane sensazioni che mi stanno rendendo la vita impossibile.
La mattina appena sveglia, ho paura di alzarmi dal letto perché ho paura di svenire. Sto male tutta la mattina e per questo salto molto spesso l'università. Poi in questi giorni, se sto ferma ho bisogno per forza di far tremare le gambe, sono irrequieta ed è come se tremando calmassi un po' lansia.
Poi ho una strana sensazione alla testa, che non spiegare, una sensazione di friggere, ma non proprio così e poi oggi stavo normale e all'improvviso il cuore batteva fortissimo e non riuscivo a respirare pensavo di star avendo un attacco di cuore ma poi sono riuscita a calmarmi, ma sento la necessità di fare respiri più lunghi.
Secondo voi è ansia o qualche patologia cardiaca o neurologica seria???
Sto malissimo, non riesco più a vivere-
[#1]
Gentile utente,
I sintomi sono assolutamente compatibili con un problema di origine ansiosa ma per fare questo tipo di diagnosi è innanzitutto necessario escludere cause mediche, e poi dovrà rivolgersi a un collega della sua zona per una valutazione.
Da ciò che scrive si potrebbe pensare ad un disturbo d'ansia. Teme di sentirsi male e ad avere paura della paura, motivo per cui poi il suo sistema si attiva a livello fisiologico con tachicardia e dispnea. Il problema è magari leggere questa attivazione come minacciosa ed è proprio lì che si instaura il circolo vizioso dell'ansia.
Dal momento che, da quanto mi sembra di aver capito, questa condizione sta diventando per lei invalidante, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo ed eventualmente cominciare una psicoterapia.
Cordialmente
I sintomi sono assolutamente compatibili con un problema di origine ansiosa ma per fare questo tipo di diagnosi è innanzitutto necessario escludere cause mediche, e poi dovrà rivolgersi a un collega della sua zona per una valutazione.
Da ciò che scrive si potrebbe pensare ad un disturbo d'ansia. Teme di sentirsi male e ad avere paura della paura, motivo per cui poi il suo sistema si attiva a livello fisiologico con tachicardia e dispnea. Il problema è magari leggere questa attivazione come minacciosa ed è proprio lì che si instaura il circolo vizioso dell'ansia.
Dal momento che, da quanto mi sembra di aver capito, questa condizione sta diventando per lei invalidante, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo ed eventualmente cominciare una psicoterapia.
Cordialmente
Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it
[#2]
Gentile Signora,
In una precedente richiesta di consultazione Lei ha riferito di stare seguendo una terapia farmacologica (Daparox)
La sta continuando? E se si' ha chiesto allo psichiatra che la sta seguendo se i sintomi che ora ci propone possano essere degli effetti collaterali dei farmaci?
In una precedente richiesta di consultazione Lei ha riferito di stare seguendo una terapia farmacologica (Daparox)
La sta continuando? E se si' ha chiesto allo psichiatra che la sta seguendo se i sintomi che ora ci propone possano essere degli effetti collaterali dei farmaci?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Salve, sto continuando la terapia solo con xanax. 15 gocce al mattino e 10 la sera. Il Daparox l'ho preso per un po' poi ho smesso.
Io sto male soprattutto al mattino. Per me il risveglio è uno strazio. Ho paura di alzarmi. Oppure quando entro nei negozi inizio a star male e ho di nuovo l'ansia quando mangio, in pratica sempre. Mi faccio misurare la pressione ma è sempre la stessa, 120/80.
Non so che fare....
Io sto male soprattutto al mattino. Per me il risveglio è uno strazio. Ho paura di alzarmi. Oppure quando entro nei negozi inizio a star male e ho di nuovo l'ansia quando mangio, in pratica sempre. Mi faccio misurare la pressione ma è sempre la stessa, 120/80.
Non so che fare....
[#6]
Gentile utente,
Questo è sicuramente l'approccio giusto ma purtroppo non possiamo farlo qui.
A mio avviso dovrebbe trovare uno psicoterapeuta nella sua zona e iniziare una psicoterapia. Inizialmente si associa una terapia farmacologica per favorire la remissione dei sintomi.
Provi, perché condannarsi a "sentire" la sofferenza se ci sono delle strategie per fronteggiarla a e alleggerirla?
Ci pensi.
Questo è sicuramente l'approccio giusto ma purtroppo non possiamo farlo qui.
A mio avviso dovrebbe trovare uno psicoterapeuta nella sua zona e iniziare una psicoterapia. Inizialmente si associa una terapia farmacologica per favorire la remissione dei sintomi.
Provi, perché condannarsi a "sentire" la sofferenza se ci sono delle strategie per fronteggiarla a e alleggerirla?
Ci pensi.
[#7]
Gentile Signora,
Concordo con il suggerimento offertoLe dalla mia collega.
La psicoterapia e' l'approccio vero ai problemi. E occorre determinazione per seguirla senza mai sottrarsi.
Ma.. c'e un ma... La psicoterapia richiede tempo per raggiungere i suoi obiettivi e nel frattempo occorre stare "discretamente" almeno.
A questo fine vengono somministrati i farmaci.
E' giustissimo rendersi conto che si tratta di un "veicolo" provvisorio che serve a sostenere il percorso verso una risoluzione vera. Ma non volersi giovare di alcun sostegno.. be', forse e' un atteggiamento da valutare. Potrebbe essere un tentativo di ribellarsi un po' troppo finalizzato a provare a se' stessi l'ONNIPOTENZA.
Una terapia farmacologica e' una STAMPELLA che Lei puo' sempre mettere da parte se vuole. Ma utilizzare se puo' esserLe di aiuto.
Ci pensi un po' su!
I migliori auguri!
E ci faccia sapere!
Concordo con il suggerimento offertoLe dalla mia collega.
La psicoterapia e' l'approccio vero ai problemi. E occorre determinazione per seguirla senza mai sottrarsi.
Ma.. c'e un ma... La psicoterapia richiede tempo per raggiungere i suoi obiettivi e nel frattempo occorre stare "discretamente" almeno.
A questo fine vengono somministrati i farmaci.
E' giustissimo rendersi conto che si tratta di un "veicolo" provvisorio che serve a sostenere il percorso verso una risoluzione vera. Ma non volersi giovare di alcun sostegno.. be', forse e' un atteggiamento da valutare. Potrebbe essere un tentativo di ribellarsi un po' troppo finalizzato a provare a se' stessi l'ONNIPOTENZA.
Una terapia farmacologica e' una STAMPELLA che Lei puo' sempre mettere da parte se vuole. Ma utilizzare se puo' esserLe di aiuto.
Ci pensi un po' su!
I migliori auguri!
E ci faccia sapere!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.5k visite dal 22/05/2016.
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