ansia e attacchi di panico AIUTO!!

Salve a tutti.
Mi scuso in anticipo se sarò poco chiara..

Tutto é iniziato il 18 marzo con un attacco di panico notturno con palpitazioni, sudore freddo e tremori. Dopo quell'episodio tutto sembrava essere tornato nella norma quando il 30 marzo iniziano i forti dolori allo stomaco per cui finisco al pronto soccorso. Dopo vari esami scopro di essere intollerante al lievito. Altri due giorni di tranquillitá ed ecco un altro sintomo: mal di testa forte e vertigini. Questi due sintomi mi fanno preoccupare molto e inizio a cercare i miei sintomi su internet (so che é deleterio ma inutile mentire, alla comparsa di ogni sintomo ancora oggi lo faccio). Scopro di soffrire di bruxismo ma i dolori non si placano, mi rivolgo al mio medico curante che mi indirizza da un osteopata e grazie a questi incontri sembra che tutto torni normale fino a quando una settimana fa mi sveglio ed inizio a sentirmi "lontana" da me, come se fossi un robot e a tratti non faccio che chiedermi se quello che sto vivendo sia reale. Non riesco a guardarmi neanche allo specchio e mi chiedo "quella che vedo, sono io?". Ho paura per cose che prima non temevo, anzi amavo, come il cinema. Decido di rivolgermi ad una psicologa e non appena mi siedo scoppio in lacrime, come se non potessi controllarmi. Le elenco i miei disturbi e rispondo alle sue domande ma dopo l'incontro continuo a pensare alla mia ansia (gli episodi di depersonalizzazione si presentano per pochi minuti e poi scompaiono alla stessa velocità). Una domanda che non ho avuto il coraggio di farle é stata: sto diventando pazza? Posso guarire? I miei sono sintomi di ansia o posso avere altri problemi?
Ho bisogno di rassicurazioni, il prossimo incontro sará tra 4 giorni e non credo di trovare il coraggio di chiederglielo per paura della risposta.
Si può guarire senza prendere farmaci? Dovrò restare cosi?
Spero di essere stata abbastanza chiara e in attesa di una risposta vi ringrazio.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Genrile Utente,
Alle sue domande si può rispondere soltanto dopo una diagnosi clinica, una medica ed una psicologica..


La terapia anche farmacologica, oltre che psicologica - se ne avesse bisogno - non è un fallimento,ma una modalità di approccio combinato alla sua sofferenza.

La pazzia, o follia, è ben altro, sembra invece ansia e paura di stare male.

Si faccia aiutare, vedrà che potrà guarire ed anche in tempi brevi.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
A mio parere, on line e senza averLa vista Lei sembra solo molto agitata. E quindi entrata in un loop di sintomi a catena.
Le diagnosi cliniche invece di renderle ragione della realta' l'hanno mandata in tilt.
La paura di "diventare pazza" lo indica.
Cerchi di riprendere il controllo di se' e ovviamente non fomenti le Sue paure cercando su Internet. Internet e' un immenso catalogo e se non si e' in possesso delle "chiavi" giuste porta fuori strada.
Auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Vi ringrazio entrambe per le risposte celeri ed esaurienti. Mi sono voluta rivolgere ad una psicologa proprio per cercare di contrastare in tempo questa continua paura che mi attanaglia e che talvolta non mi permette di fare anche le azioni più semplici. Ho un desiderio enorme di tornare come prima e la volontà di fare tutto il necessario affinché ciò sia possibile. Non vedo l'ora di svegliarmi la mattina e pensare alla bella giornata che mi si prospetta davanti invece che focalizzare il pensiero su questa paura irrazionale! Cercherò di limitare, fino a far sparire del tutto, questa assurda convinzione di cercare ogni sintomo su internet. Aspetto il prossimo incontro con la psicologa e vedrò cosa emergerà..
La depersonalizzazione che va e viene è il sintomo che ritengo più fastidioso.
Per quanto riguarda i farmaci la mia paura riguarda le controindicazioni di cui ho sentito parlare, ci sono anche farmaci naturali che possono avere, se necessario, lo stesso effetto?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Se Le vengono prescritti dei farmaci da un medico a cui Lei si rivolge e' il medico che deve riscuotere la Sua fiducia.
I migliori saluti!
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Utente
Utente
La ringrazio ancora per la celere risposta! Vi terrò informati su come sarà andato il colloquio che avverrà a giorni..
Grazie ancora, cordiali saluti!
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Utente
Utente
Buonasera dottori,
Vi aggiorno sulla mia situazione: ho fatto un secondo colloquio con la psicologa la quale si è concentrata parecchio sul rapporto con mia madre che io ho sempre reputato buono sebbene ci sia qualche alto-basso.
Dopo il colloquio mi sono sentita meglio, ma ho come l'impressione che lei si stia focalizzando su questo rapporto nonostante io presenti ancora dei problemi di ansia, sebbene sono diminuiti.
Ho detto alla psicologa che l'ansia adesso mi viene non appena devo camminare a piedi, perché ho paura di svenire o che le mie gambe non mi reggano.
Proprio oggi mi è venuto uno strano pensiero, a scriverlo mi vergogno, ma ho come avuto il pensiero del suicidio sebbene io, ragazza sempre gioiosa e che ama la vita, non voglio farlo! Ma ho paura, non capisco cosa mi sta accadendo e ho paura che i colloqui con la psicologa non mi stiano aiutando perché si concentra sul rapporto con mia madre tralasciando magari quelle che io manifesto come paure..
In attesa di una risposta cordiali saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
La gestione della terapia spetta alla Sua terapeuta.
Altrimenti sarebbe inutile effettuare una psicoterapia.
Farebbe tutto da sola. Le pare?
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Utente
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio sempre per la risposta, il mio dubbio riguarda la possibilità che la psicologa si interessi ad un solo aspetto tralasciando gli altri che per me sono altrettanto importanti..
Poi dopo il colloquio mi sento bene, ma 3-2 giorni prima dell'incontro mi sembra di ricadere nello stesso tunnel di ansia e agitazione
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Il "lavoro" terapeutico si svolge per la parte piu' importante proprio quando e' a casa. Quando da sola pensa e medita su quanto e' emerso nel colloquio di terapia.
La terapia e' un'ora, il resto sono 7 giorni e 7 notti di riflessioni anche inconsapevoli che Le permettono di elaborare tutto nei particolari.
Che Lei si senta in ansia alcuni giorni prima del colloquio e' dunque fisiologico.
Accetti quello stato d'animo con una visione positiva. E abbia fiducia in quello che sta facendo!
Buona settimana
[#10]
Utente
Utente
Il problema è che alterno momenti in cui mi sento positiva a momenti di assoluto pessimismo. Ho paura di rimanere in questa condizione in modo perenne.. Sono in attesa del prossimo incontro con la psicologa. La ringrazio per la risposta dottoressa
[#11]
Utente
Utente
Dottoressa, scusi se la disturbo ancora con i miei dubbi perenni ma volevo chiederle se esistono delle tecniche da svolgere a casa per cercare di contrastare l'ansia non appena si "impossessa" di me..
Il prossimo incontro con la psicologa sarà lunedì e in attesa vorrei mettere in atto qualche tecnica che possa aiutarmi e darmi sollievo..
In attesa di una risposta, i miei più cordiali saluti
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"volevo chiederle se esistono delle tecniche da svolgere a casa per cercare di contrastare l'ansia non appena si "impossessa" di me.."

Non trattasi di ginnastica, ma di psiche..

Aspetti la sua terapeuta e stabilisca con lei il precorso da poter intraprendere.

Se lavora sul sintomo, con strategie fai da te, è possibile che non risolva la causa o le cause
[#13]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Il fatto che lunedi' debba incontrare la psicologa e' forse responsabile dell'ansia.
A livello inconscio inizia a farsi domande. E forse a sentire emergere risposte che non la tanquillizzano.
Questo e' il lavoro terapeutico. Importantissimo.
Non le consiglierei di tacitare questo lavoro, ma se non lo sopporta provi a scrivere i suoi pensieri. In modo che sia perlomeno un lavoro finalizzato a mettere a fuoco meglio i punti di cui parlare in terapia.
L'ansia e' un importante segnale che non andrebbe mai sfuggito!
Coraggio!
[#14]
Utente
Utente
Ringrazio entrambe per le risposte, vi aggiornerò sul prossimo incontro.
Cordiali saluti
[#15]
Utente
Utente
Salve dottori,
Scusate il ritardo ma ho avuto tanto da fare. L'incontro con la psicologa è andato bene, credo sia stato diverso dalle altre volte perché mi sentivo più consapevole (non saprei come altro definire la sensazione che provavo e provo) e mi ha detto che la mia è un'ansia da separazione collegata all'ansia nel non avere ansia. Dopo il nostro colloquio di un'ora, che mi è sembrato infinito (in positivo si intende) mi sono sentita meglio ed è da lunedì che l'ansia sembra scomparsa quasi del tutto, a volte compare per 5-10 minuti ma poi va via.
Mi ha anche detto di imparare a volermi bene (ho una scarsa autostima) e mi ha consigliato di essere più autonoma, elementi su cui sto iniziando a lavorare grazie anche ai consigli avuti da lei. Posso dire di essere tranquilla ad oggi e spero di non avere ricadute.. Mi sto appassionando nuovamente alle cose che credevo non mi piacessero più e a scoprire nuove parti di me che non credevo esistessero. Spero che sia un cammino sempre più positivo e di poter avere sempre la forza di superare gli ostacoli che incontrerò! Grazie per il vostro supporto e le vostre rassicurazioni.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Mi fa davvero piacere sapere che il lavoro terapeutico si sta incamminando in modo positivo. E fattivo!
Le porgo i miei saluti e i miei auguri!
[#17]
Utente
Utente
Gentili dottori,
Torno a scrivere perché proprio questa sera sto avendo delle strane sensazioni. Ho paura di impazzire e di perdere il controllo, ho paura di soffrire di derealizzazione, sebbene la psicologa mi ha rassicurata che la mia non lo sia. Queste paure sembrano non volermi abbandonare e tutte le risorse che utilizzavo per cacciarle via adesso non funzionano più. Mi sento diversa, strana e non riesco ad accettare questi pensieri che mi affollano la testa.
Ho paura di perdere il controllo e farmi del male anche se non voglio e se penso di poterlo fare l'ansia aumenta! Tutte sembrava andare per il verso giusto e non riesco a capire perché sto avendo questa ricaduta che mi sta spaventando tantissimo, sembra più forte delle altre sensazioni che ho provato.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Nel Suo percorso verso la "normalizzazione' penso che Lei debba applicarsi ad accettare la presenza di alcuni momenti piu' difficili.
Che avranno senz'altro una causa: oggi e' domenica (e i giorni festivi sono piu' critici per definizione). C'e il cambio di stagione e questi fattori climatici incidono. Anche la meteologia ha il Suo peso!
Quindi cerchi davvero di essere paziente verso questi momenti.
Vedra' che domani con l'inizio della settimana lavorativa il suo stato d'animo si normalizzera'.
Ci mandi un Suo scritto per confermarcelo!
Buona notte!
[#19]
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa,
Purtroppo il mio stato d'animo non è cambiato. Mi sento come incastrata, prigioniera di questa sensazione e ho paura di non farcela! Non so cosa fare..
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