Storia finita, puo esserci una dipendenza da una persona
Sono un ragazzo di 23 anni, lei 25. La mia storia con lei è durata solo 5 mesi, ma è stata intensissima, tant'è che la considero molto piu importante della mia precedente storia di 4 anni.
Era tutto fantastico, viaggi insieme, intesa ottima in ogni aspetto. Ad un tratto lei inizia ad accusare forte stress a causa del suo lavoro di infermiera, dice che il mio modo di aiutarla la opprime, io semplicemente continuavo a dirle:"Guarda che ci sono io con te". Una notte in auto sviene davanti a me, e dice che le causo attacchi di ansia e panico.
Dopo 3 giorni decide di lasciarmi, in lacrime, dicendo di essere innamorata, ma di non stare bene, e pregandomi di andare via in lacrime.. non ci sentiamo più. Purtroppo abbiamo molti amici in comune, e so per certo che lei sta evitando in tutti modi di vedermi perché starebbe male, faccio un po lo stesso anch'io e rispetto la sua scelta, anche se in cuor mio una piccola speranza l'avevo fino a poco fa, ora l'ho abbandonata.
Il fatto è: come può evolversi la situazione in cosi poco tempo, ed in tre settimane passare da una storia perfetta a questo strazio.
Sto un po meglio rispetto ad i primi giorni, riesco a distrarmi un po di più, evito i luoghi di prima, ho cambiato taglio, evito gli amici in comune, l'ho cancellata da facebook per non vederla, ma non nego che a volte è come se avessi degli attacchi di astinenza in cui mi viene una fortissima voglia di scriverla (ma devo trattenermi, perché una volta l'ho fatto e lei mi ha pregato di non scriverle più). Quando mi vengono quelle immagini in mente in cui andava tutto bene, quando penso che se fossi stato meno "attaccato" non l'avrei persa, beh quando ci penso a volte diviene impossibile studiare, ed io ho avuto una carriera universitaria brillante fino adesso.
Lo so che ce la farò, lo noto dal fatto che se prima ci pensavo 24 ore su 24, mi svegliavo la notte, adesso magari ci penso metà giornata, non mi sveglio la notte, e so che devo ripartire da me. Ma è davvero possibile avere "astinenza" da una persona, è davvero possibile che lei abbia avuto l'attacco di panico davanti a me a causa mia, è davvero possibile che lei pur lasciandomi, stia cosi male nel vedermi, tanto da evitarmi?
Sono passate 3 settimane dal giorno in cui ci siamo lasciati.
Ho molta paura che questi attacchi continuino a protrarsi per lungo tempo, sento di stare meglio, so che devo contare su di me, ma all'improvviso ripiombo nella sconforto. Ho paura di credere implicitamente che lei torni, anche se è impossibile. Ho dovuto cancellarla da facebook per evitare di controllare ogni secondo il suo profilo perche stava diventando un automatismo
Era tutto fantastico, viaggi insieme, intesa ottima in ogni aspetto. Ad un tratto lei inizia ad accusare forte stress a causa del suo lavoro di infermiera, dice che il mio modo di aiutarla la opprime, io semplicemente continuavo a dirle:"Guarda che ci sono io con te". Una notte in auto sviene davanti a me, e dice che le causo attacchi di ansia e panico.
Dopo 3 giorni decide di lasciarmi, in lacrime, dicendo di essere innamorata, ma di non stare bene, e pregandomi di andare via in lacrime.. non ci sentiamo più. Purtroppo abbiamo molti amici in comune, e so per certo che lei sta evitando in tutti modi di vedermi perché starebbe male, faccio un po lo stesso anch'io e rispetto la sua scelta, anche se in cuor mio una piccola speranza l'avevo fino a poco fa, ora l'ho abbandonata.
Il fatto è: come può evolversi la situazione in cosi poco tempo, ed in tre settimane passare da una storia perfetta a questo strazio.
Sto un po meglio rispetto ad i primi giorni, riesco a distrarmi un po di più, evito i luoghi di prima, ho cambiato taglio, evito gli amici in comune, l'ho cancellata da facebook per non vederla, ma non nego che a volte è come se avessi degli attacchi di astinenza in cui mi viene una fortissima voglia di scriverla (ma devo trattenermi, perché una volta l'ho fatto e lei mi ha pregato di non scriverle più). Quando mi vengono quelle immagini in mente in cui andava tutto bene, quando penso che se fossi stato meno "attaccato" non l'avrei persa, beh quando ci penso a volte diviene impossibile studiare, ed io ho avuto una carriera universitaria brillante fino adesso.
Lo so che ce la farò, lo noto dal fatto che se prima ci pensavo 24 ore su 24, mi svegliavo la notte, adesso magari ci penso metà giornata, non mi sveglio la notte, e so che devo ripartire da me. Ma è davvero possibile avere "astinenza" da una persona, è davvero possibile che lei abbia avuto l'attacco di panico davanti a me a causa mia, è davvero possibile che lei pur lasciandomi, stia cosi male nel vedermi, tanto da evitarmi?
Sono passate 3 settimane dal giorno in cui ci siamo lasciati.
Ho molta paura che questi attacchi continuino a protrarsi per lungo tempo, sento di stare meglio, so che devo contare su di me, ma all'improvviso ripiombo nella sconforto. Ho paura di credere implicitamente che lei torni, anche se è impossibile. Ho dovuto cancellarla da facebook per evitare di controllare ogni secondo il suo profilo perche stava diventando un automatismo
[#1]
Caro ragazzo,
Lei chiede se dopo tre settimane sia legittimo stare ancora male (nonostante ora a quanto riferisce i sintomi siano meno pesanti).
Io Le dico che un amore finito cosi' all'improvviso richiede alcuni mesi per essere "digerito".
Avra' altri sintomo, dubbi, recriminazioni, desideri di tornare indietro, di mettere tutto di nuovo in discussione. Si chiedera' se sia stata colpa Sua o no.
Insomma la strada di elaborazione del lutto e' lunga e piena di spine.
In realta' la verita' non la raggiingera' mai.
Forse la ragazza non era pronta ad un amore cosi' assoluto e l'ha spaventata.
Un amore forte e' un impegno enorme a tutti i livelli e non e' proprio semplice essere PRONTI per viverlo.
Lei pero' lo ha incontrato e lo ha vissuto. L'ha goduto (non e' da tutti!) e ora lo sta soffrendo. Sta a Lei dirsi se ne sia valsa la pena!
Lei chiede se dopo tre settimane sia legittimo stare ancora male (nonostante ora a quanto riferisce i sintomi siano meno pesanti).
Io Le dico che un amore finito cosi' all'improvviso richiede alcuni mesi per essere "digerito".
Avra' altri sintomo, dubbi, recriminazioni, desideri di tornare indietro, di mettere tutto di nuovo in discussione. Si chiedera' se sia stata colpa Sua o no.
Insomma la strada di elaborazione del lutto e' lunga e piena di spine.
In realta' la verita' non la raggiingera' mai.
Forse la ragazza non era pronta ad un amore cosi' assoluto e l'ha spaventata.
Un amore forte e' un impegno enorme a tutti i livelli e non e' proprio semplice essere PRONTI per viverlo.
Lei pero' lo ha incontrato e lo ha vissuto. L'ha goduto (non e' da tutti!) e ora lo sta soffrendo. Sta a Lei dirsi se ne sia valsa la pena!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Genrile Utente,
Mi asscio alle indicazioni della Collega e la invito a darsi tempo.
La fine di un amore - che non correla con la durata ma con l'intensità e con le parti psichiche che quell'amore ha fatto nascere in noi - è una vera elaborazione del lutto.
Pazienza
Tempo
Dolore
Solitudine
Lacrime
E notti insonni.
Gli ingredienti sono questi e purtroppo nessuna scorciatoia le regalerà la serenità
Provi a consultare queste letture, ma nel mio sito personale www.valeriarandone.it e blog ne troverà tante altre
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6492-il-mestiere-dell-ex-autopsia-di-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6464-quando-si-perde-in-un-amore.html
La lascio con una citazione che io amo molto e che rende quello che desidero dirle
La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva, ti senti invalido. Mutilato.
(Oriana Fallaci)
Mi asscio alle indicazioni della Collega e la invito a darsi tempo.
La fine di un amore - che non correla con la durata ma con l'intensità e con le parti psichiche che quell'amore ha fatto nascere in noi - è una vera elaborazione del lutto.
Pazienza
Tempo
Dolore
Solitudine
Lacrime
E notti insonni.
Gli ingredienti sono questi e purtroppo nessuna scorciatoia le regalerà la serenità
Provi a consultare queste letture, ma nel mio sito personale www.valeriarandone.it e blog ne troverà tante altre
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6492-il-mestiere-dell-ex-autopsia-di-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6464-quando-si-perde-in-un-amore.html
La lascio con una citazione che io amo molto e che rende quello che desidero dirle
La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva, ti senti invalido. Mutilato.
(Oriana Fallaci)
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Gentile utente,
<<se fossi stato meno "attaccato" non l'avrei persa<<
è una Sua opinione/convinzione/collegamento, creata cioé dalla Sua mente. Che però attribuisce implicitamente a Lei la fine della relazione.
Queste opinioni tossiche vanno considerate per quello che sono, e non per rapporti di reale causa-effetto!
Questa Sua opinione/convinzione/collegamento è in grado di rallentare quel processo di elaborazione che Lei,
<<tipo con molta fretta<< ,
vorrebbe avvenisse rapidamente.
Sui meccanismi di innamoramento e della (lenta) elaborazione della fine dello stesso Le consiglio di leggere:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html .
<<se fossi stato meno "attaccato" non l'avrei persa<<
è una Sua opinione/convinzione/collegamento, creata cioé dalla Sua mente. Che però attribuisce implicitamente a Lei la fine della relazione.
Queste opinioni tossiche vanno considerate per quello che sono, e non per rapporti di reale causa-effetto!
Questa Sua opinione/convinzione/collegamento è in grado di rallentare quel processo di elaborazione che Lei,
<<tipo con molta fretta<< ,
vorrebbe avvenisse rapidamente.
Sui meccanismi di innamoramento e della (lenta) elaborazione della fine dello stesso Le consiglio di leggere:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html .
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.5k visite dal 19/05/2016.
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