Disturbo ossessivo compulsivo e comportamento
Gentili dottori, chiedo a voi un parere su un evento che oggi mi ha dato molto fastidio perché la mia psicologa è assente per due settimane...
Sono già in cura da lei per il mio disturbo ossessivo compulsivo parecchio grave, sto andando dalla psicologa da solo un mese e so che ci vorrà molto impegno e tempo per migliorare.
Poiché sono parecchio in ansia per un impegno che ho domani pomeriggio, oggi non so come mai, la mia mente è rimbalzata nell ossessione di scrivere a due persone con cui non ho più contatti da più di un anno, precisando solamente "Non ci sentiremo mai più perché non ho più intenzione di sentirti, ciao".
Con queste due persone, che tra loro non si conoscono, ho avuto dei disaccordi che mi hanno appunto portato a interrompere il dialogo, ma ricordo di aver detto a loro l ultima volta che le ho sentite "Ci sentiamo" o comunque una cosa del genere.
E quindi oggi mi è venuto in mente il ricordo e preso dalla voglia di mettere le cose in chiaro (io non volevo assolutamente più sentirle ma preso dal buonismo all epoca mi era scappato quel "Ci sentiamo"), ho scritto a loro apposta per precisare che non ci sentiremo mai più, NONOSTANTE LORO IN QUESTO ULTIMO ANNO NON MI HANNO MINIMAMENTE CONSIDERATO, NON LE HO MAI PIÙ VISTE DAL VIVO E NON MI HANNO MANDATO NEMMENO UN MESSAGGIO.
In pratica oggi ho fatto questo solo perché la mia. Mente era fissata su quel "Ci sentiamo", totalmente in conflitto con le mie reali intenzioni di non volerle più sentire.
Immagino che rimanere fissati su ricordi spiacevoli, la necessità di non lasciare nulla sottinteso (ovvero, "Non mi ha più scritto, quindi non gli interesso più e lo dimentico"), la vera e propria FOBIA che se non si mette in chiaro una cosa con una persona questa rimane pure lei fissata su di te, poiché io non voglio più correre il rischio di averci a che fare in futuro, sento la vera e propria necessità quasi di impegnarmi a entrare nella sua testa e dimenticarmi.
Il mio comportamento È segno di fragilità immotivata di fronte alle cose che mettono ansia data dal Disturbo ossessivo compulsivo vero? Una vera e propria volontà di ipercontrollo pure sui ricordi degli altri...
La giornata di oggi è ormai già tutta colorata di questo avvenimento, non so nemmeno se riuscirò a dormire domani aggiungendoci pure l ansia per il mio impegno di domani. Che schifo.
Grazie mille, scusate per il testo lunghissimo ma scrivere mi aiuta moltissimo, ogni giorno infatti scrivo su un quaderno ogni Debolezza e miglioramento ottenuto
Sono già in cura da lei per il mio disturbo ossessivo compulsivo parecchio grave, sto andando dalla psicologa da solo un mese e so che ci vorrà molto impegno e tempo per migliorare.
Poiché sono parecchio in ansia per un impegno che ho domani pomeriggio, oggi non so come mai, la mia mente è rimbalzata nell ossessione di scrivere a due persone con cui non ho più contatti da più di un anno, precisando solamente "Non ci sentiremo mai più perché non ho più intenzione di sentirti, ciao".
Con queste due persone, che tra loro non si conoscono, ho avuto dei disaccordi che mi hanno appunto portato a interrompere il dialogo, ma ricordo di aver detto a loro l ultima volta che le ho sentite "Ci sentiamo" o comunque una cosa del genere.
E quindi oggi mi è venuto in mente il ricordo e preso dalla voglia di mettere le cose in chiaro (io non volevo assolutamente più sentirle ma preso dal buonismo all epoca mi era scappato quel "Ci sentiamo"), ho scritto a loro apposta per precisare che non ci sentiremo mai più, NONOSTANTE LORO IN QUESTO ULTIMO ANNO NON MI HANNO MINIMAMENTE CONSIDERATO, NON LE HO MAI PIÙ VISTE DAL VIVO E NON MI HANNO MANDATO NEMMENO UN MESSAGGIO.
In pratica oggi ho fatto questo solo perché la mia. Mente era fissata su quel "Ci sentiamo", totalmente in conflitto con le mie reali intenzioni di non volerle più sentire.
Immagino che rimanere fissati su ricordi spiacevoli, la necessità di non lasciare nulla sottinteso (ovvero, "Non mi ha più scritto, quindi non gli interesso più e lo dimentico"), la vera e propria FOBIA che se non si mette in chiaro una cosa con una persona questa rimane pure lei fissata su di te, poiché io non voglio più correre il rischio di averci a che fare in futuro, sento la vera e propria necessità quasi di impegnarmi a entrare nella sua testa e dimenticarmi.
Il mio comportamento È segno di fragilità immotivata di fronte alle cose che mettono ansia data dal Disturbo ossessivo compulsivo vero? Una vera e propria volontà di ipercontrollo pure sui ricordi degli altri...
La giornata di oggi è ormai già tutta colorata di questo avvenimento, non so nemmeno se riuscirò a dormire domani aggiungendoci pure l ansia per il mio impegno di domani. Che schifo.
Grazie mille, scusate per il testo lunghissimo ma scrivere mi aiuta moltissimo, ogni giorno infatti scrivo su un quaderno ogni Debolezza e miglioramento ottenuto
[#1]
Anche se lunghissimo, è sempre un consulto online.
"
E quindi oggi mi è venuto in mente il ricordo e preso dalla voglia di mettere le cose in chiaro (io non volevo assolutamente più sentirle ma preso dal buonismo all epoca mi era scappato quel "Ci sentiamo"), ho scritto a loro apposta per precisare che non ci sentiremo mai più, NONOSTANTE LORO IN QUESTO ULTIMO ANNO NON MI HANNO MINIMAMENTE CONSIDERATO, NON LE HO MAI PIÙ VISTE DAL VIVO E NON MI HANNO MANDATO NEMMENO UN MESSAGGIO. "
Il suo disagio è sempre il doc, anche se vedrà la sua psicologa a breve, non cambia nulla, prosegua con il lavoro intrapreso.
Segue anche una cura farmacologica?
"
E quindi oggi mi è venuto in mente il ricordo e preso dalla voglia di mettere le cose in chiaro (io non volevo assolutamente più sentirle ma preso dal buonismo all epoca mi era scappato quel "Ci sentiamo"), ho scritto a loro apposta per precisare che non ci sentiremo mai più, NONOSTANTE LORO IN QUESTO ULTIMO ANNO NON MI HANNO MINIMAMENTE CONSIDERATO, NON LE HO MAI PIÙ VISTE DAL VIVO E NON MI HANNO MANDATO NEMMENO UN MESSAGGIO. "
Il suo disagio è sempre il doc, anche se vedrà la sua psicologa a breve, non cambia nulla, prosegua con il lavoro intrapreso.
Segue anche una cura farmacologica?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo,
Vorrei che Lei riflettesse su quello che gli altri recepiscono ricevendo le Sue azioni. E non solo su quello che Lei desidera.
Poiche' tutti noi viviamo in un contesto condiviso non si puo' prescindere dall'Altro (che pensa, sente, ci osserva, si meraviglia).
Ecco, Lei in questo SCRIVERE a persone che non avevano mostrato interesse per Lei non ha rispettato tale REGOLA SOCIALE.
Era Lei forse che aveva desiderio di avvicinarsi a loro, e non per dire che NON desiderava piu' sentirle, ma il contrario.
Lei ha bisogno di sentirle ed ha usato questa PROVOCAZIONE molto banale per dirglielo. Si e' trattato di una grande umiliazione per Lei. E queste umiliazioni deve evitarle perche' non Le fanno bene. Le parlano della Sua debolezza, della Sua dipendenza dagli altri.
Ecco. Cerchi di riflettere su tale meccanismo.
Poi parli delle sue riflessioni in terapia.
Sono temi molto profondi e dolorosi, ma che non e' dato sfuggire. Non solo a Lei, se questo puo' consolarla. Essere in grado di gestire se stessi, i propri desideri, tenendo conto anche degli aspetti relazionali e' una competenza indispensabile!
Le formulo i migliori auguri!
Vorrei che Lei riflettesse su quello che gli altri recepiscono ricevendo le Sue azioni. E non solo su quello che Lei desidera.
Poiche' tutti noi viviamo in un contesto condiviso non si puo' prescindere dall'Altro (che pensa, sente, ci osserva, si meraviglia).
Ecco, Lei in questo SCRIVERE a persone che non avevano mostrato interesse per Lei non ha rispettato tale REGOLA SOCIALE.
Era Lei forse che aveva desiderio di avvicinarsi a loro, e non per dire che NON desiderava piu' sentirle, ma il contrario.
Lei ha bisogno di sentirle ed ha usato questa PROVOCAZIONE molto banale per dirglielo. Si e' trattato di una grande umiliazione per Lei. E queste umiliazioni deve evitarle perche' non Le fanno bene. Le parlano della Sua debolezza, della Sua dipendenza dagli altri.
Ecco. Cerchi di riflettere su tale meccanismo.
Poi parli delle sue riflessioni in terapia.
Sono temi molto profondi e dolorosi, ma che non e' dato sfuggire. Non solo a Lei, se questo puo' consolarla. Essere in grado di gestire se stessi, i propri desideri, tenendo conto anche degli aspetti relazionali e' una competenza indispensabile!
Le formulo i migliori auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 18/05/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.