Ricordi che generano ansia

Buongiorno a tutti, vi scrivo per un ricordo che mi sta generando molta ansia. Premetto che sono attualmente sotto TCC per contrastare il DOC che mi è stato diagnosticato dalla mia psicologa e da quando ho iniziato questo percorso sto scoprendo che piano piano posso combatterlo e si spera guarirne.
Nello specifico sono affetto da DOC pedofilo con immagini intrusive e oggi se ne è presentata una che non è fantasiosa, ma bensì frutto di un ricordo. Da piccolo, ai tempi delle medie quindi verso i 13 anni io e mio fratell più piccolo che ne aveva 8/9 facevamo dei giochi erotici, non c'è mai stata penetrazione ne masturbazione, semplicemente ci "strusciavamo" l'uno sull'altro provando piacere. Era capitato qualche volta anche con mio cugino.
Una sera mi sono svegliato in preda ai sensi di colpa e ho confessato tutto ai miei genitori, che con assurda calma (ora che sono più grande capisco quanto sia stato difficile) mi hanno spiegato di non farlo più e da li abbiamo smesso e non ci ho più pensato.
Ora però, alimentato sicuramente dai problemi del DOC, sono terribilmente in ansia, mi sento uno schifo e mi bombardo di domande come "e se fosse la prova che potrei essere un pedofilo?"
"Non è normale fare quelle cose"
Purtroppo ora sono in "vacanza", se di vacanza si può parlare stando cosi, e non ho la possibilità di vedere la psicologa per qualche settimana.
Quindi vi chiedo, quello che ho fatto da piccolo è una cosa normale che può capitare o forse una verità al mio timore esiste?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Penso che con il terapeuta che La sta seguendo abbiate elaborato quanto Le e' tornato in mente.
Se non lo avete fatto fatelo.
Perche' questo evento potrebbe essere all'origine del suo Disturbo Ossessivo. Cioe' il disturbo ossessivo un "modo" psicopatologia inconscio di controllare che quanto accaduto non accada di nuovo. Un controllo tanto piu' necessario quanto piu' le sensazioni che sono conservate nella Sua sessualita' sono colpevolizzate.
Sarebbe da sviscerarle ed elaborarle con scrupolo e costanza, affinche' liberino l'inconscio e giunte nella coscienza risultino meno aggressive e angoscianti per Lei.
Le formulo i migliori auguri affinche' Lei possa davvero farlo e prestissimo!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Salve dott.ssa Esposito, grazie della risposta. Esporrò la questione nella prossima seduta.
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Utente
Utente
Nel frattempo però volevo sapere se secondo lei atteggiamenti di questo tipo sono "normale" scoperta della sessualità come in alcuni casi ho letto o invece sono sintomo di un problema magari pedofilico. Io non sono attratto e non provo pulsioni verso bambini, ma non riesco a non sentirmi sporco e una brutta persona per quello che ho fatto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Guardi, la primissima cosa che dovrebbe cercare di fare e' di non colpevolizzarsi di quanto accadde.
Era un bambino e i bambini "sperimentano" per curiosita'.
Si tratta di giochi che poi l'interpretazione degli adulti fa diventare colpe.
Tenga presente che nelle Scuole e negli ambienti religiosi di diversi anni fa i bambini venivano dissuasi dal masturbarsi (in solitudine) incutendo loro il terrore che tale "aberrazione" portasse alla cecita'!
Purtroppo per tenere sotto controllo la sessualita' dei bambini si sono fatti molti danni!

Se Lei riuscira' a liberarsi della sensazione di colpa sara' "fuori pericolo".
Se non ci riuscira' dovra' lavorarci su. Ma non perche' Lei sia un depravato. Perche' e' stato una vittima e in base alla "coazione a ripetere" porra' di nuovo in essere cio' che ebbe a vivere. Forse pensando che non puo' liberarsene o che cio' che provo' Lei possa essere vissuto piacevolmente da altri bambini.
E' un meccanismo di difesa che si chiama "proiezione". Assolutamente inconscio. Ma puo' strutturare la Sua visione degli eventi.
Ma non stia a preoccuparsi ora!
Cerchi di liberarsi dell'angoscia. Poi se vuole ne riparliamo!
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Utente
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Grazie mille di cuore dottoressa ! Buona serata!
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