blocco vita
Salve, sono uno studente (fuoricorso da anni) che è fermo all'ultimo esame della laurea triennale (ometto nel dire quale ma si tratta di uno di i quei corsi non troppo pubblicamente blasonati). Ho infatti sostenuto 20 esami su 21, con la media del 28.
Quest'esame mi causa un'ansia pazzesca e pur avendo intrapreso moltissime strade per affrontarlo, non sono mai riuscito a provarlo ( eccessive aspettative in me stesso? chissà.. di sicuro il mio carattere perfezionista fa si che non riuscirei mai a tentarlo senza sentirmi preparato)
Mi sta rovinando talmente tanto la vita (in realtà mi rendo conto che non è colpa dell'esame ma soltanto la mia) che ho pensato moltissime volte di ritirarmi per buttarmi in un mercato del lavoro ancorpiu' incerto e precario.
Insomma, ormai ho 27 anni e sarebbe ora di darsi una svegliata (io il mio impegno ce l'ho messo, tanto che mi sono buttato a fare il servizio civile che sto ultimando in questi mesi) ma quest'esperienza, mi ha fatto ancora piu' capire quanto io sia inadeguato all'attuale mercato del lavoro (i miei colleghi sono tutti molto piu' piccoli e hanno intrapreso questa scelta per mancanza di titoli di studio e prospettive future)
Se fin'ora non mi sono ancora ritirato dagli studi è per l'insistenza dei miei genitori (sindrome da scacco?) e la loro convinzione antidiluviana che la laurea possa garantirmi un futuro migliore (presa in 8 anni dubito)
Ad ogni modo ,io in cuor mio sento che non riuscirò mai a sbloccarmi e che non troverò mai la mia strada nella vita, a titolo di cronaca, c'è da dire che la mia non è una presa di posizione dovuta a comidità e scarsa voglia di lavorare: è vero che in casa non mi è mai stato fatto mancare nulla, ma non sono nemmeno stato eccessivamente viziato, anzi, io stesso rimprovero i miei se fanno spese inutili o allorquando mi domandino se mi servono soldi per uscire.
Sto anche cercando lavoro , ma in fase di selezione vengo immediatamente scartato (chi mai vorrebbe un diplomato con solo un'esperienza di tirocinio di 150 ore e il servizio civile?)
A titolo di cronaca , preciso che la situazione d'ansia e inevitabilità di fallimento, unita a scarsa autostima, è stata talmente tanto dirompente che da ottobre sono in terapia con 30 mg di Eutimil al giorno. Ma,questo farmaco mi evita gli attacchi d'ansia (nemmeno troppo in realtà) e toglie la concentrazione. Per quanto riguarda il lato sentimentale, dopo una relazione di vari anni finita qualche anno fa, ho da poco ricominciato una storia con una ragazza che abita in un'altra regione, ci stiamo vedendo una volta al mese, ma la preoccupazione per il futuro è tanta (adesso con il lavoretto che ho mi pago i miei sfizi, ma una volta terminato?) Quindi, sta maturando in me la convinzione che, prima o poi, la storia impatterài contro le difficoltà della vita.
Il vero problema comunque, è che non ho interessi (se non politica e informatica ma ad un livello generalista) e la voglia di studiare è venuta meno.
Cosa dovrei fare?
Quest'esame mi causa un'ansia pazzesca e pur avendo intrapreso moltissime strade per affrontarlo, non sono mai riuscito a provarlo ( eccessive aspettative in me stesso? chissà.. di sicuro il mio carattere perfezionista fa si che non riuscirei mai a tentarlo senza sentirmi preparato)
Mi sta rovinando talmente tanto la vita (in realtà mi rendo conto che non è colpa dell'esame ma soltanto la mia) che ho pensato moltissime volte di ritirarmi per buttarmi in un mercato del lavoro ancorpiu' incerto e precario.
Insomma, ormai ho 27 anni e sarebbe ora di darsi una svegliata (io il mio impegno ce l'ho messo, tanto che mi sono buttato a fare il servizio civile che sto ultimando in questi mesi) ma quest'esperienza, mi ha fatto ancora piu' capire quanto io sia inadeguato all'attuale mercato del lavoro (i miei colleghi sono tutti molto piu' piccoli e hanno intrapreso questa scelta per mancanza di titoli di studio e prospettive future)
Se fin'ora non mi sono ancora ritirato dagli studi è per l'insistenza dei miei genitori (sindrome da scacco?) e la loro convinzione antidiluviana che la laurea possa garantirmi un futuro migliore (presa in 8 anni dubito)
Ad ogni modo ,io in cuor mio sento che non riuscirò mai a sbloccarmi e che non troverò mai la mia strada nella vita, a titolo di cronaca, c'è da dire che la mia non è una presa di posizione dovuta a comidità e scarsa voglia di lavorare: è vero che in casa non mi è mai stato fatto mancare nulla, ma non sono nemmeno stato eccessivamente viziato, anzi, io stesso rimprovero i miei se fanno spese inutili o allorquando mi domandino se mi servono soldi per uscire.
Sto anche cercando lavoro , ma in fase di selezione vengo immediatamente scartato (chi mai vorrebbe un diplomato con solo un'esperienza di tirocinio di 150 ore e il servizio civile?)
A titolo di cronaca , preciso che la situazione d'ansia e inevitabilità di fallimento, unita a scarsa autostima, è stata talmente tanto dirompente che da ottobre sono in terapia con 30 mg di Eutimil al giorno. Ma,questo farmaco mi evita gli attacchi d'ansia (nemmeno troppo in realtà) e toglie la concentrazione. Per quanto riguarda il lato sentimentale, dopo una relazione di vari anni finita qualche anno fa, ho da poco ricominciato una storia con una ragazza che abita in un'altra regione, ci stiamo vedendo una volta al mese, ma la preoccupazione per il futuro è tanta (adesso con il lavoretto che ho mi pago i miei sfizi, ma una volta terminato?) Quindi, sta maturando in me la convinzione che, prima o poi, la storia impatterài contro le difficoltà della vita.
Il vero problema comunque, è che non ho interessi (se non politica e informatica ma ad un livello generalista) e la voglia di studiare è venuta meno.
Cosa dovrei fare?
[#1]
Gentile ragazzo,
Il Suo "blocco sull'ultimo esame" e` molto studiato in psicologia. Fra le "sindromi" che interessano coloro che devono affrontare la vita, il lavoro, confrontarsi davvero con i colleghi ex compagni senza piu' alcuno spirito goliardico a rendere piu' lieve il tutto.
Pensi che si sono dati casi emblematici di due compagni di universita', amici, che si "passavano il compito" fino alla laurea e che poi ritrovatisi a fare un concorso si sono ignorati ostentatamente.
Le dice qualcosa questo?
L'ingresso nel mondo "adulto" e' spesso caricato di angoscia e puo' accadere che questa angoscia sia paralizzante.
Quindi e' su questa che bisogna operare e non sull'esame. Esso costituisce una soglia simbolica.
Ci pensi un po' su e se crede si rivolga ad uno psicologo, a mio avviso dinamico, per elaborare i contenuti inconsci che la tengono ancorata alla Sua vita di studente impedendoLe di proseguire!
I miei auguri e mi faccia sapere!
Il Suo "blocco sull'ultimo esame" e` molto studiato in psicologia. Fra le "sindromi" che interessano coloro che devono affrontare la vita, il lavoro, confrontarsi davvero con i colleghi ex compagni senza piu' alcuno spirito goliardico a rendere piu' lieve il tutto.
Pensi che si sono dati casi emblematici di due compagni di universita', amici, che si "passavano il compito" fino alla laurea e che poi ritrovatisi a fare un concorso si sono ignorati ostentatamente.
Le dice qualcosa questo?
L'ingresso nel mondo "adulto" e' spesso caricato di angoscia e puo' accadere che questa angoscia sia paralizzante.
Quindi e' su questa che bisogna operare e non sull'esame. Esso costituisce una soglia simbolica.
Ci pensi un po' su e se crede si rivolga ad uno psicologo, a mio avviso dinamico, per elaborare i contenuti inconsci che la tengono ancorata alla Sua vita di studente impedendoLe di proseguire!
I miei auguri e mi faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Concordo con quanto detto dalla Collega,
Si chiama ansia da prestazione
Paura del combiamento...
Ansia da altitudine...
Immobilismo...
È curabile ed aggirabile, il problema non è l'esame ma il presunto dopo.
Si faccia aiutare da un nostro collega.
Si chiama ansia da prestazione
Paura del combiamento...
Ansia da altitudine...
Immobilismo...
È curabile ed aggirabile, il problema non è l'esame ma il presunto dopo.
Si faccia aiutare da un nostro collega.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 16/05/2016.
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