sfogo,prime esperienza di coppia.

Gentili dottori sono una ragazza di 28 anni e da otto mesi sto con un ragazzo di 36. Premetto che anche se sono adulta questa è la prima relazione che ho avuto con un ragazzo ( ho perso la verginità e dato il primo bacio a 27 anni con un ragazzo sbagliatissimo ma quasi per liberarmi della mia inesperienza,so che c'è del patologico in questo ). All'inizio con questo ragazzo andava tutto alla grande: dolcissimo romantico premuroso sensibile. Molto attento a me,mi ha riempito di regali e miha coccolato. La sessualità è stata sempre un pò un'incognita,perché anche se lui esce da una relazione di dodici anni ha pochissima esperienza sessuale : mi ha descritto il loro rapporto come infelice,lui zerbino di lei,lei che non aveva mai voglia di fare l'amore,rari rapporti sessuali non protetti,paure di gravidanze. Non mi ha mai nascosto ad esempio la sua difficoltà nel mettersi il preservativo e nel tentativo di inserirlo lui perdeva l'erezione. Ho pensato allora che lui non sopportasse al contatto il preservativo. Per garantirci del sesso sicuro allora io ho proposto la pillola,e da un mese e mezzo la sto prendendo.Di comune accordo abbiamo deciso di ricodarci a vicenda l'orario di assunzione e credo sia una cosa carina in una coppia condividere questa cosa( o mania di controllo sua?).
Io volevo finire il primo blister ma lui mi ha fatto pressione dicendo che non è normale come coppia non averlo ancora fatto dopo questi mesi etc etc,che si stava annoiando della mia ritrosia....così ho ceduto. Nonostante ciò durante il rapporto perde l'erezione ,riesce poi a raggiungere( dopo tentativi) l'eiaculazione ma presto,con rapporto indoddisfacente per me. Lui è un ragazzo molto ansioso e prende dei farmaci per questo motivo.Io gli sto affianco,lo incoraggio,lui si sfoga con me ed io cerco di esser forte per entrambi. E' possibile che soffra di qualche disturbo sessuale?ansia da prestazione? Poi è da notare come cambi del tutto atteggiamento verso di me in intimità: da dolce diventa volgare,mi chiama prostituta,mi tira i capelli,mi schiaffeggia. Nulla di esagerato ed ho letto che ad alcuni uomini questo piace e a me non dà molto fastidio e lo trovo espressione di eccitazione,ma mai me lo sarei aspettato da lui. Ma come mai muta così radicalmente?. Dopo i nostri rapporti sessuali lui poi sembra tutto preso dal mio corpo: io lavoro fuori e quando ritorno lui non fa che toccarmi,elogiare il mio corpo in preda all'eccitazione ma poi al dunque si perde tutto....Mi sento come un oggetto. Spesso penso che lui forse non abbia mai fatto l'amore in vita sua nonostante il suo fidanzamento decennale ed ora stia rivivendo con me l'espolsione dei sensi,a differenza mia...che mi sento trattatata come un pezzo di manzo e non ne godo( mi è venuta anche una cistite e la pillola mi reca qualche disturbo come secchezza e mastodinia). Mi sento forse per amore di essere troppo paziente e comprensiva e che forse lui abusi di questo mio aspetto perchè sta diventando arrogante nelle risposte che mi dà e mi urla addosso per sciocchezze.( forse per lui ormai sono una conquista?)
Come è possibile che sia cambiato così nell'arco di pochi mesi?So che amore è impegno e voglia di stare insieme ,anche io ho i miei difetti,ma non voglio passare per quella sulle quali ricadono le responsabilità di tutto nella coppia ...che fare?Scusate lo sfogo.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Non lo dica neanche che si scusa per lo sfogo!
Credo che Lei stia vivendo un momento di grande solitudine. E non e' una condizione piacevole!
Da come ci parla del ragazzo e della cura che ha per lui Lei sembra davvero amare questo ragazzo e riservare a lui tutta la Sua attenzione, sottraendola a Lei.
La pillola e' simbolica in questa interazione.
Il ragazzo ha problemi per i quali deve assumere farmaci che probabilmente sono alla base del suo deficit elettivo. E lei si fa carico di risolverglieli. Anche se cio' Le produce danni fisici e psichici.
Ecco vorrei che riflettese su questo.
Siete in due nel rapporto e Lei non e' quella che deve DARE a lui che PRENDE.

Ci rifletta su, e se dovesse giungere a questa consapevolezza penso sia bene ricorrere ad un aiuto professionale che Le permetta di elaborare le profondita' della Sua psiche.

I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
la rigranzio mille per la risposta dottoressa,quindi secondo Lei io dovrei sottopormi ad una cura psicologica?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Lei appare troppo "bisognosa di dare".
Questo puo' essere un grave pericolo per Lei. Perche' puo' essere sfruttato da chi lo vede!
Ecco. Io su questo aspetto penso Le convenga correre ai ripari in ogni modo!
Coraggio!
Non e' una problematica insolubile. Sara' un po' doloroso perche' comprendera' cose profonde di Lei e dovra' confrontarsi con esse.
Ma quando lo avra' fatto stara' meglio e sara' piu' consapevole .
I miei saluti e auguri